Jason Bourne
di
Roberto Vicario
Era dal 2007 che l'agente Jason Bourne non tornava a calcare i grandi schermi cinematografici. Quasi dieci anni, in cui abbiamo visto la serie “partorire” uno spin off di nome The Bourne Legacy, Matt Damon affermarsi sempre di più come uno dei migliori attori attualmente in circolazione e il regista, Paul Greengrass, dirigere film completamente differenti dall'action saga in questione.
Tutti quanti hanno però deciso di salire nuovamente in sella alle avventure dello smemorato ex agente della CIA per un ultimo grande giro (sarà vero?). Come se la saranno cavata? scopriamolo insieme.
La storia di Jason Bourne inizia dove finiva The Bourne Ultimatum. L'ex agente della CIA (Matt Damon) si é ormai ritirato e, soprattutto, ha finalmente ritrovato la memoria. La situazione tornerà a precipitare nel momento in cui alcune informazioni super segrete verranno rubate alla stessa agenzia governativa, informazioni che rimandano al programma di cui faceva parte Jason, alla sua vita privata e ad un nuovo programma governativo di cui inizialmente si conosce molto poco.
Ecco quindi che la voglia di eliminare l'ex agente tornerà a farsi prepotentemente sentire, e come spesso accade in questi casi ci sarà la famosa divisione: “poliziotto buono e poliziotto cattivo”. Ne cast troveremo graditi ritorni come quello di Julia Stiles nel personaggio di Nicky Parson e nuovi volti come quello del sempre bravo Vincent Cassel e soprattutto della sorprendente Alicia Vikander. La sua Heather Lee, oltre ad essere un personaggio chiave nella vicenda, é stata la figura che più ci é piaciuta all'interno della pellicola.
Senza indugiare oltre nella trama, lasciando a voi il piacere di scoprire un intreccio sicuramente non complesso, ma allo stesso tempo piacevolmente intricato, Jason Bourne riesce nell'intento che si prefigge sin dai primissimi minuti di proiezione: offrire un film d'azione dinamico e carico di adrenalina.
Paul Greengrass é un regista ormai esperto e navigato, una condizione che lo mette in una posizione di privilegio rispetto ad altri cineasti. Questa sua esperienza si percepisce pienamente nell'intera durata del film. Quella di Jason Bourne é un'azione serrata, in grado di strattonare lo spettatore, di tenerlo costantemente con il fiato sul collo senza mai lasciarlo. Merito di una telecamere nervosissima ma che non perde mai il focus dell'azione e di un montaggio folle e “inzuppato” di tagli di pochissimi secondi, ma allo stesso incredibilmente perfetto; cose che meritano tranquillamente un Oscar.
In questo caos controllato, il regista britannico ci regala alcune scene d'azione memorabili, portandoci in giro per il mondo (Atene, Roma, ecc.) e mettendo Bourne in situazioni davvero incredibili. In particolare, spiccano due passaggi che non solo dovrebbero diventare materia di studio per gli aspiranti registi action, ma possiamo tranquillamente affermare che nell'arco di breve tempo diventeranno delle instant classic.
Davanti a tutto questo cinema d'azione di qualità, girato con un eleganza che abbiamo percepito con estremo piacere, dovremmo anche sottolineare la mancanza di colpi di scena, oppure dei passaggi che sembrano tirare un po per i capelli una sceneggiatura che - rispetto ad altri episodi della serie - non brilla in maniera particolare. Peccati che sicuramente non si possono negare, ma che non pregiudicano in alcun modo la qualità finale dell'esperienza audiovisiva. Il film di Greengrass é un ottimo action movie e come tale vogliamo giudicarlo.
Certo, andando a scavare nel profondo di una trama comunque non banale possiamo trovare dei riferimenti alla situazione che ha vissuto la Grecia, al mondo super connesso di oggi e persino al caso Snowden. Elementi che però il regista incastra nella superficie dell'esperienza che vuole offrire, lasciando allo spettatore la facoltà di coglierli o meno…ma con tutta questa azione perfettamente coreografata e un montaggio ai limiti della lucida follia, trovare il tempo di ragionare é davvero dura, preferiamo viverci appieno questa appagante visione di intrattenimento.
Tutti quanti hanno però deciso di salire nuovamente in sella alle avventure dello smemorato ex agente della CIA per un ultimo grande giro (sarà vero?). Come se la saranno cavata? scopriamolo insieme.
Azione da perdere il fiato
La storia di Jason Bourne inizia dove finiva The Bourne Ultimatum. L'ex agente della CIA (Matt Damon) si é ormai ritirato e, soprattutto, ha finalmente ritrovato la memoria. La situazione tornerà a precipitare nel momento in cui alcune informazioni super segrete verranno rubate alla stessa agenzia governativa, informazioni che rimandano al programma di cui faceva parte Jason, alla sua vita privata e ad un nuovo programma governativo di cui inizialmente si conosce molto poco.
Ecco quindi che la voglia di eliminare l'ex agente tornerà a farsi prepotentemente sentire, e come spesso accade in questi casi ci sarà la famosa divisione: “poliziotto buono e poliziotto cattivo”. Ne cast troveremo graditi ritorni come quello di Julia Stiles nel personaggio di Nicky Parson e nuovi volti come quello del sempre bravo Vincent Cassel e soprattutto della sorprendente Alicia Vikander. La sua Heather Lee, oltre ad essere un personaggio chiave nella vicenda, é stata la figura che più ci é piaciuta all'interno della pellicola.
Senza indugiare oltre nella trama, lasciando a voi il piacere di scoprire un intreccio sicuramente non complesso, ma allo stesso tempo piacevolmente intricato, Jason Bourne riesce nell'intento che si prefigge sin dai primissimi minuti di proiezione: offrire un film d'azione dinamico e carico di adrenalina.
Quella di Jason Bourne é un'azione serrata, in grado di strattonare lo spettatore, di tenerlo costantemente con il fiato sul collo senza mai lasciarlo.
Paul Greengrass é un regista ormai esperto e navigato, una condizione che lo mette in una posizione di privilegio rispetto ad altri cineasti. Questa sua esperienza si percepisce pienamente nell'intera durata del film. Quella di Jason Bourne é un'azione serrata, in grado di strattonare lo spettatore, di tenerlo costantemente con il fiato sul collo senza mai lasciarlo. Merito di una telecamere nervosissima ma che non perde mai il focus dell'azione e di un montaggio folle e “inzuppato” di tagli di pochissimi secondi, ma allo stesso incredibilmente perfetto; cose che meritano tranquillamente un Oscar.
In questo caos controllato, il regista britannico ci regala alcune scene d'azione memorabili, portandoci in giro per il mondo (Atene, Roma, ecc.) e mettendo Bourne in situazioni davvero incredibili. In particolare, spiccano due passaggi che non solo dovrebbero diventare materia di studio per gli aspiranti registi action, ma possiamo tranquillamente affermare che nell'arco di breve tempo diventeranno delle instant classic.
Davanti a tutto questo cinema d'azione di qualità, girato con un eleganza che abbiamo percepito con estremo piacere, dovremmo anche sottolineare la mancanza di colpi di scena, oppure dei passaggi che sembrano tirare un po per i capelli una sceneggiatura che - rispetto ad altri episodi della serie - non brilla in maniera particolare. Peccati che sicuramente non si possono negare, ma che non pregiudicano in alcun modo la qualità finale dell'esperienza audiovisiva. Il film di Greengrass é un ottimo action movie e come tale vogliamo giudicarlo.
Certo, andando a scavare nel profondo di una trama comunque non banale possiamo trovare dei riferimenti alla situazione che ha vissuto la Grecia, al mondo super connesso di oggi e persino al caso Snowden. Elementi che però il regista incastra nella superficie dell'esperienza che vuole offrire, lasciando allo spettatore la facoltà di coglierli o meno…ma con tutta questa azione perfettamente coreografata e un montaggio ai limiti della lucida follia, trovare il tempo di ragionare é davvero dura, preferiamo viverci appieno questa appagante visione di intrattenimento.