Criminal

di Francesca Perozziello
Sembra proprio che Ryan Reynolds ci abbia preso gusto, a cimentarsi con gli scambi di corpi e di coscienze. Se qualche mese fa lo abbiamo visto in Self/less, eccolo nella nuova pellicola diretta dall'israeliano Ariel Vromen, cioé Criminal, che con il film appena citato ha alcuni punti di contatto.

Ma non preoccupatevi, questa volta non é lui il protagonista indiscusso. Bill Pope, l'agente della CIA interpretato da Reynolds, esce di scena dopo i primi minuti di film (non si tratta di spoiler, non temete). Ed ecco che subentra Kevin Costner, che da qualche anno a questa parte non ha ricoperto molti ruoli da protagonista, pur partecipando a blockbuster come il recentissimo Batman V Superman.



Bill Pope é impegnato in una delicatissima missione nel cuore di Londra, dove vive. L'obiettivo é quello di scovare un hacker noto come l'Olandese prima che lo faccia lo psicopatico di turno, cioé l'anarchico spagnolo Xavier Heimdal (Jordi Mollà).

Il coraggioso Pope, padre di famiglia e agente modello, non ha la meglio sul nemico, ma questo é quasi inutile dirlo. La storia entra nel vivo quando Quaker Wells (Gary Oldman), supervisore della CIA sull'orlo di una crisi di nervi, si rivolge al dottor Franks (Tommy Lee Jones), un medico che da anni sperimenta una tecnica rivoluzionaria per trasferire la coscienza da un soggetto all'altro.

Il condannato a morte Jericho Stewart, criminale iper-violento e ritenuto incapace di provare sentimenti, é la cavia ideale per questo primo tentativo del dottor Frank su un essere umano. Anche perché, come al solito, c'é in palio la sicurezza delle principali città del mondo.

Dopo diversi anni in cui lo abbiamo visto come semplice co-protagonista, fa sicuramente piacere rivedere Kevin Costner in un ruolo centrale. A onor del vero, però, dobbiamo ammettere che non si tratta di una pellicola molto innovativa, non solo per il fulcro della storia, una tematica che in questo periodo fa gola a molti registi e sceneggiatori, ma anche per il modo in cui é stata sviluppata.



L'impressione generale é quella di un film un po' "frettoloso", che accelera gli eventi (almeno nella prima parte), per correre verso un potenziale evento clou, tralasciando alcune spiegazioni che allo spettatore potrebbero essere utili.

Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, anche qui si riscontra lo stesso problema della trama. Un buon cast messo insieme in modo non molto omogeneo, situazioni potenzialmente interessanti che vengono ridotte a passaggi un po' prevedibili. L'intento di fondo é chiaramente quello di mostrare le sfaccettature del protagonista, la sua "doppia personalità" dovuta all'intervento, e a volte il film ci riesce. La collisione fra il criminale Jericho e il suo gemello buono Bill é forse l'aspetto più riuscito della pellicola, pur riportando in scena una sorta di lotta fra Dottor Jekyll e Mister Hyde che non é certo nuova.

Dal nevrotico Gary Oldman all'inconsolabile vedova Jill (Gal Gadot), ogni interprete mette del suo per far funzionare il tutto. Ciò che manca a questi personaggi é forse una cornice che funzioni, un insieme di azioni e conseguenze capaci di conferire alla storia un ritmo più serrato.
Buona l'interpretazione anche del nostro Kevin Costner, che in parte riporta sul grande schermo un personaggio collaudato. A tratti, infatti, sembra di rivedere Un mondo perfetto, film di Clint Eastwood del 1993 dove l'attore americano interpretava Butch, un rapinatore dal cuore d'oro che stringe amicizia con il bambino che ha preso in ostaggio.

Criminal é nel complesso una pellicola d'azione che riesce nell'intento principale, quello di intrattenere con inseguimenti e sparatorie degne del genere. Occasione mancata, invece, per l'aspetto più "creativo" del film, che si adagia su un tema alla moda senza cercare nuovi spunti o soluzioni inaspettate.