Croce e delizia

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Croce e delizia, questo il titolo della commedia amorosa e non scontata di Simone Godano (Moglie e Marito, 2017), scritta, davvero bene, da Giulia Steigerwalt, che dona alla storia una luce e una morbidezza coinvolgenti.

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Due nonni, Tony (Fabrizio Bentivoglio) e Carlo (Alessandro Gassmann), di estrazione sociale e modi assai differenti, si innamorano, inaspettatamente. Tony è un eccentrico  ed elegante mercante d’arte, con una famiglia piuttosto bizzarra, allargata, disunita e piena di scheletri negli armadi di lusso nella loro casa a picco sul mare. “Petagna Carlo”, come si presenta sempre, è un uomo muscoloso e istintivo, dai modi rozzi ma gentili, vedovo e padre di due figli maschi, uno grande e sposato – Sandro (Filippo Scicchitano), l’altro ancora piccolo, Diego.

Quando Tony invita i Petagna nella sua depandance per svelare finalmente il loro amore, la convivenza forzata diventa un ring in cui tutti i personaggi sferrano colpi, facendosi anche male.

I valori tradizionali dei Petagna si scontrano con le ampie vedute dei Castelvecchio, che hanno una zia (Lunetta Savino) che coltiva marjuana ed ha un giovane fidanzato nullafacente (Giandomenico Cupaiuolo), una ex moglie comprensiva e mondana (Anna Galiena) e due figlie della stessa età – Olivia (Clara Ponsot) e Penelope (Jasmine Trinca) , la figlia irrisolta e apparentemente debole. Ed è così che tra una centrifuga ed un tuffo in piscina, i pescivendoli Petagna si ritrovano catapultati in un mondo fatto di apparente serenità, sentendosi troppo diversi.

Croce e delizia

Il punto di contatto nasce tra Sandro e Penelope, rispettivi primogeniti, uniti dal comune obiettivo di far saltare le nozze tra i loro padri. Una serie di “incidenti” che rendono il film una commedia brillante, per poi approfondire il mondo dei legami familiari in momenti intensi e pieni di verità, in cui riconoscersi e commuoversi. Ed anche se a tratti il personaggio di Bentivoglio sfiora livelli troppo alti del clichè dell’uomo ricco, egocentrico e forzatamente effeminato, non si fa fatica a credere al rapporto tra i due uomini, nato come una storia d’amore qualunque, ricco di tenerezza e complicità.

Croce e delizia è un tuffo nel cuore delle famiglie, nelle difficoltà più diverse, da quella di dirsi semplicemente la verità a quella di non giudicare, di riconoscere i propri errori e limiti, e di agire alla fine, seguendo il cuore. Il cast è perfetto, anche i ruoli minori: Rosa Diletta Rossi si trasforma in una ragazza di periferia ingenua e frizzante, Lunetta Savino è una splendida hippie altolocata, Anna Galiena una perfetta ex moglie, ma su tutti spicca l’interpretazione di Filippo Scicchitano, che dona a Sandro una forza e una verità uniche.  Il film è inoltre arricchito dalla fotografia di Daniele Ciprì. Prodotto da Matteo Rovere e Roberto Sessa, esce nelle sale il 28 febbraio distribuito da Warner Bros.

Croce e delizia

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