Geostorm
Il surriscaldamento globale fa parte di quella rosa di argomenti che ormai, volenti o nolenti, sentiamo ripetuti praticamente ovunque. Purtroppo le nostre azioni senza riserve stanno lentamente avvelenando la Terra, portandoci inevitabilmente (a meno che non vengano prese misure drastiche) a uno scenario catastrofico per il nostro futuro.
Questa tipologia di narrazione si presta certamente al genere dei disaster movie, e non ci sorprende che Dean Devlin (scrittore/produttore alle spalle di Independence Day) abbia deciso di fare il suo esordio alla regia con Geostorm, nuovo film prodotto dalla Warner Bros Pictures.
Chi Ha il controllo?
In seguito a una terribile serie di disastri naturali, i governatori delle varie potenze mondiali si sono riuniti al fine di costruire il Dutch Boy, sostanzialmente una complessa rete di satelliti in grado di controllare le condizioni climatiche sulla Terra. Qualcosa però sembra andare storto e una serie di incidenti climatici fuori scala, accende una miccia pronta a fare esplodere qualcosa di molto più pericoloso: il Geostorm. In gergo filmico, un evento climatico a catena di proporzioni catastrofiche pronto a distruggere il mondo senza diritto di replica.
Jake Lawson (Gerard Butler) viene quindi rispedito nello spazio per scoprire cosa sta succedendo alla macchina che ha costruito due anni prima, ma ben presto si troverà invischiato in una fitta serie di complotti e omicidi, che faranno venire a galla la vera minaccia alle spalle di questo complotto. Chi controlla il clima, controlla il mondo. Ed è in questo contesto pieno di tsunami e grandinate fuori scala che i protagonisti combattono per salvare il mondo.
A livello di sceneggiatura la pellicola convince, presumibilmente per il suo essere tremendamente attuale, ma gli altri elementi inseriti di contorno finiscono per rendere troppo caotica l’esposizione, creando improbabili macchinazioni utili soltanto a far apparire più del dovuto qualche personaggio, magari anche solo per fargli dire qualche battuta di spirito poco naturale.
Dentro Geostorm troviamo praticamente di tutto: eventi catastrofici legati al clima impazzito, un mini-dramma familiare tra il protagonista e suo fratello minore, il complotto sulla Terra per decidere chi controllerà il clima, seguita dalla suspense molto poco thriller a bordo dell’astronave, dove accadono incidenti veramente al limite del banale.
Il disaster movie, in teoria, fa della semplicità espositiva la sua forza più grande. Mischiando troppo le cose Devlin ha leggermente snaturato questo concetto, dandoci in pasto un film bello da vedere ma poco originale.
Questo Armageddon in salsa allerta meteo killer inscena di certo un piacevole spettacolo per gli occhi, coadiuvato peraltro da una serie di scene in CGI ben costruite, ma che non fanno certamente gridare al miracolo per la loro resa finale su schermo. Le vediamo piuttosto come accompagnamento di spettacoli action piuttosto lineari, come quello nel taxi dove Sarah Wilson (Abbie Cornish) scorta fuori da una tempesta fuori scala il Presidente degli Stati Uniti Andrew Palma (Andy Garcia) insieme al suo fidanzato Max Lawson (Jim Sturgess).
Questa scena, insieme ad alcune nello spazio divertenti ma nulla di più, portano il film in sala a essere apprezzato come intrattenimento fine a sé stesso. Per lo spettatore casual questo non risulterà certo un difetto, anzi, ma rischia di diventare un grosso punto interrogativo considerando la larga fetta di budget che la Warner Bros. ha speso in merito per produrlo.
In definitiva Geostorm si lascia tranquillamente guardare, anche se con qualche incidente di percorso nella sua esposizione, riuscendo perfino nell’intento di provocare qualche riflessione sul nostro presente burrascoso in tema (come esce dalla nostra intervista qui).