Goool!

di Roberto Vicario
Il mondo dell'animazione ha toccato negli anni diversi temi, e ambientato storie nei luoghi -reali e non - più disparati. Uno dei settori che meno hanno influenzato questa branca del cinema é sicuramente quello sportivo. A colmare questa sorta di gap ci pensa Goool!, film del regista premio Oscar Juan José Campanella - Oscar nel 2010 con Il Segreto dei Suoi Occhi - ispirato alla poetica storia “Memorie di un'ala destra” scritta dal compianto Roberto Fontanarosa.

Il calcio come veicolo di rivalsa


La storia di Goool! ci racconta la vita di Amedeo, un ragazzino che sin dalla tenera età dimostra un carattere timido, impacciato e molto introverso. L'unico momento in cui si sente uguale, se non migliore degli altri, é quando le sue mani impugnano le manopole del biliardino. In quei frangenti Amedeo é un vero e proprio portento e l'adrenalina e l'abilità nel gioco, lo portano persino a fronteggiare e sconfiggere un bulletto di paese che lo perseguita da tempo.

Gli anni passano, ma anche da adulto Amedeo non evidenzia grossi miglioramenti sotto l'aspetto caratteriale. La sua timidezza lo porta persino a tenere nascosto il suo amore incondizionato nei confronti di Laura, sua amica sin dall'infanzia.


La vita del nostro protagonista subisce un grosso scossone nel momento in cui il bullo battuto ormai anni or sono, torna nel paese in cui é stato sconfitto da Amedeo, nonché teatro dell'unica sua sconfitta in vita. Quello che un tempo era un bulletto ora é un calciatore ricco, affermato e famoso che si fa chiamare “El Grosso”. Per levare l'unica macchina della sua vita - quella sconfitta con Amedeo che ancora brucia - El Grosso decide di comprare il paese per raderlo al suolo e costruirci sopra una stadio dedicato a se stesso.

Una situazione pericolosa per Amedeo e per l'intera popolazione del villaggio. Proprio per questo motivo, il ragazzino un tempo triste ed introverso dovrà trovare una forza sino a quel momento neanche immaginata, per sconfiggere ancora una volta quel bullo, che sembra non voler uscire dalla sua vita.

Ad aiutarlo ci saranno però degli “amici” inaspettati: gli “omini" della sua squadra preferita di calcio balilla (con la casacca color giallo/verde) che magicamente prenderanno vita per aiutarlo in questo arduo compito.


Dopo averci raccontato storie toccanti e dirette, l'eclettico Campanella sceglie la strada dell'animazione per trasmettere ad un pubblico decisamente più giovane, un messaggio ancora una volta genuino, sincero e lontano dai classici luoghi comuni.

Grazie all'animazione che ha raggiunto ormai vette di eccellenza, Goool! si mostra come una storia dinamica, divertente e con diversi passaggi in grado di strappare più di una risata, in particolare quando Capi, Beto e Loco - gli “omini” del calcio balilla - dall'alto della loro estrema assurdità (i riferimenti ai calciatori veri si sprecano, ma lasciamo a voi il piacere di scoprirlo) portano in scena gag e battute a raffica che scimmiottano i calciatori di oggi.

Sotto questa scorza leggera ed estremamente coinvolgente, si nasconde un messaggio che condanna un po' l'attuale mondo del calcio. Uno sport che pur raggiungendo miliardi di persone nel mondo, non sempre é in grado di regalare una visione positiva di se stesso. Colpa dei soldi? Delle persone? Di chi gestisce questo mondo? A Campanella tutta questa demagogia non interessa, scegliendo di puntare su sentimentalismi conosciuti, ma solidi, e perfettamente contestualizzati in questo lungometraggio animato.


Amicizia, amore, coraggio. Tutti elementi che ritroviamo come un constante leit motiv che ci accompagnerà per il resto della pellicola. Nonostante il film funzioni e riesca a bilanciare in maniera tutto sommato soddisfacente la parte più comica a quella più sentimentale, abbiamo notato come il film, nelle scene in cui mancano i piccoli e agitati giocatori di biliardino, perda un po in carisma e interesse. Inserire gli umani é stata una scelta sensata ed in grado di portare avanti la storia, ma se il regista avesse voluto osare di più avrebbe dovuto dare più minutaggio a Capi e soci.

Nonostante questo piccolo sbilanciamento, Goool! racconta una storia valida, divertente e - cosa fondamentale - in grado di intrattenere dall'inizio alla fine dei cento minuti di visione. Nonostante l'aspetto tecnico non tocchi le vette di eccellenza di Pixar, la mano del regista si fa sentire, con quest'ultimo che si é rivelato in grado di portare su schermo alcuni passaggi davvero spettacolari.

In definitiva quindi, Goool! é un prodotto che si può tranquillamente vedere e apprezzare anche se si é adulti, grazie a tutta una serie di citazioni e frecciatine che solo chi ha un certo numero di primavere alle spalle sarà in grado cogliere. Per tutti gli altri, si tratterà comunque di un film più che mai coinvolgente ed in grado di intrattenere, mostrando allo stesso tempo la sapiente bravura e conoscenza di Campanella.