Hotel Transylvania 2
di
Uscito nel 2012, il film di Genndy Tartakovsky Hotel Transylvania é stato un discreto successo, rivelandosi un divertente film animato. Non poteva quindi mancare un seguito, che arriva in questi giorni nelle sale italiane, riportando sul grande schermo i personaggi a cui ci eravamo affezionati, come il papà Conte Dracula, la sua piccola Mevis, il fidanzato umano Johnny e gli spassosissimi comprimari, Lupo Mannaro Mummia, Uomo invisibile e mostro di Frankenstein. Ma scopriremo anche dei volti nuovi in questo Hotel Transylvania 2, varrà la pena staccare i vostri pargoli dalla Playstation per portarli al cinema?
L'amore tra Mevis e Johnny, il suo Zing, non é stato solo un capriccio adolescenziale. I due convolano a giuste nozze proprio all'inizio di questa nuova pellicola animata, in una ricca festa, tenuta ovviamente nel castello del padre, il conte Dracula. L'albergo é ormai aperto anche agli umani, che sperimentano delle vacanze alternative, mescolandosi coi mostri. Il vero centro attorno al quale però ruota la storia raccontata in Hotel Transylvania 2 é l'arrivo del piccolo Dennis, figlio dai capelli ricci e rossissimi, della giovane coppia mista. Il conte é felicissimo di essere nonno, anche se spera che il nascituro manifesti le proprie doti da vampiro entro l'arrivo dei 5 anni di età.
D'altra parte la famiglia di Johnny pensa che il bambino starebbe meglio con loro ed in mezzo agli umani. Così la trama si gioca sul tira e molla tra le due parti, con Dracula che le tenta tutte per tirare fuori il vampiro celato nel nipotino.Ciò genera situazioni comiche, un po' da Tre Scapoli e un Bebé quando il Conte ed il suo simpatico gruppo di amici decidono di svezzare il piccolo e portarlo nei luoghi della loro gioventù, per insegnargli a fare il mostro e spaventare la gente. Ovviamente ne combineranno di tutti i colori. Le battute sono divertenti ed il ritmo abbastanza sostenuto, ma il prodotto, sebbene scorra via fluido fino ai titoli di coda, ci é parso poco ispirato e prevedibile.
La sceneggiatura scritta da Robert Smigel e Adam Sandler non brilla, riciclando sostanzialmente i medesimi ed apprezzati personaggi visti nel precedente film. Il risultato é un cartone che divertirà i più piccoli, senza impegnarsi in modo particolare, con sketch un po' telefonati. Non manca un messaggio positivo di fondo: il mondo é bello perché vario. Insomma, mostri o umani, ognuno ha un suo posto e bisogna imparare ad accettare il prossimo qualsiasi siano le sue diversità. Una morale sicuramente positiva e ben proposta, ma fondamentalmente identica a quella del primo film.Abbiamo avuto il piacere di assistere alla proiezione in 3D, che senza impressionare fa il suo dovere.
Purtroppo le scene dedicate al godimento con gli occhialini si contano sulle dita di una mano monca, quindi non dà un valore aggiunto alla visione, però i bambini si divertiranno di sicuro con le facce strambe dei protagonisti e qualche "uscita di schermo" che fa balzare sulla sedia lo spettatore. Sulla qualità dell'animazione non si discute, anche in questo secondo capitolo, gli studi Sony Picture Animations hanno fatto un buon lavoro, giocando con la computer grafica con abilità e competenza. Infine una nota di merito anche al doppiaggio, con personaggi italiani del calibro di Caludio Bisizio, Cristiana Capotondi ed un cameo di Paolo Villaggio. Siamo rimasti davvero soddisfatti del lavoro nostrano.
Questione di Zing
L'amore tra Mevis e Johnny, il suo Zing, non é stato solo un capriccio adolescenziale. I due convolano a giuste nozze proprio all'inizio di questa nuova pellicola animata, in una ricca festa, tenuta ovviamente nel castello del padre, il conte Dracula. L'albergo é ormai aperto anche agli umani, che sperimentano delle vacanze alternative, mescolandosi coi mostri. Il vero centro attorno al quale però ruota la storia raccontata in Hotel Transylvania 2 é l'arrivo del piccolo Dennis, figlio dai capelli ricci e rossissimi, della giovane coppia mista. Il conte é felicissimo di essere nonno, anche se spera che il nascituro manifesti le proprie doti da vampiro entro l'arrivo dei 5 anni di età.
D'altra parte la famiglia di Johnny pensa che il bambino starebbe meglio con loro ed in mezzo agli umani. Così la trama si gioca sul tira e molla tra le due parti, con Dracula che le tenta tutte per tirare fuori il vampiro celato nel nipotino.Ciò genera situazioni comiche, un po' da Tre Scapoli e un Bebé quando il Conte ed il suo simpatico gruppo di amici decidono di svezzare il piccolo e portarlo nei luoghi della loro gioventù, per insegnargli a fare il mostro e spaventare la gente. Ovviamente ne combineranno di tutti i colori. Le battute sono divertenti ed il ritmo abbastanza sostenuto, ma il prodotto, sebbene scorra via fluido fino ai titoli di coda, ci é parso poco ispirato e prevedibile.
La morale
La sceneggiatura scritta da Robert Smigel e Adam Sandler non brilla, riciclando sostanzialmente i medesimi ed apprezzati personaggi visti nel precedente film. Il risultato é un cartone che divertirà i più piccoli, senza impegnarsi in modo particolare, con sketch un po' telefonati. Non manca un messaggio positivo di fondo: il mondo é bello perché vario. Insomma, mostri o umani, ognuno ha un suo posto e bisogna imparare ad accettare il prossimo qualsiasi siano le sue diversità. Una morale sicuramente positiva e ben proposta, ma fondamentalmente identica a quella del primo film.Abbiamo avuto il piacere di assistere alla proiezione in 3D, che senza impressionare fa il suo dovere.
Purtroppo le scene dedicate al godimento con gli occhialini si contano sulle dita di una mano monca, quindi non dà un valore aggiunto alla visione, però i bambini si divertiranno di sicuro con le facce strambe dei protagonisti e qualche "uscita di schermo" che fa balzare sulla sedia lo spettatore. Sulla qualità dell'animazione non si discute, anche in questo secondo capitolo, gli studi Sony Picture Animations hanno fatto un buon lavoro, giocando con la computer grafica con abilità e competenza. Infine una nota di merito anche al doppiaggio, con personaggi italiani del calibro di Caludio Bisizio, Cristiana Capotondi ed un cameo di Paolo Villaggio. Siamo rimasti davvero soddisfatti del lavoro nostrano.