Irish Wish - Solo un desiderio: quando l'attrice sbagliata rovina tutto
La storia di Maddie poteva passare inosservata. Invece, l'hanno trasformata in farsa...
Su Netflix è disponibile, e attualmente in testa alla classifica dei film più visti, Irish Wish - Solo un desiderio, il film romantico di cui Lindsay Lohan è protagonista e produttrice esecutiva. Una favola moderna senza pretese, che pur non puntando certo alla verosimiglianza esagera con la scelta della star della situazione.
La trama di Irish Wish - Solo un desiderio
Maddie, interpretata da Lindsay Lohan, si trova in una situazione delicata quando l’amore della sua vita - a cui non si è mai dichiarata - si fidanza con la sua migliore amica. Paul (Alexander Vlahos) rimane infatti colpito subito da Emma (Elizabeth Tan). Maddie decide di mettere da parte i propri sogni romantici per supportare la sua amica nel ruolo di damigella d’onore al matrimonio con Paul, che verrà celebrato in Irlanda, la terra in cui risiede la ricca famiglia dello sposo. La storia prende una svolta inaspettata pochi giorni prima delle nozze, quando Maddie esprime il desiderio di sposare Paul. La donna si risveglia in una realtà alternativa dove un incontro casuale le rivela che i desideri possono portare a fraintendimenti sulla felicità. Quando sembra che il suo sogno si stia avverando, Maddie scopre che la sua anima gemella è una persona completamente diversa, mettendo in discussione le sue convinzioni e le sue aspettative…
Una favola romantica con la protagonista sbagliata
Jane Seymour, classe 1951, è un’attrice inglese di grande rilievo nel panorama cinematografico e televisivo. Tra i suoi ruoli più celebri, quello di Solitaire nel film di James Bond Live and Let Die del 1973, che le ha permesso di guadagnare una notevole popolarità internazionale. Ha vinto un Golden Globe per la migliore attrice per La valle dell’Eden (non l'originale, quello del 1982). Nel 1993, è stata protagonista della serie televisiva La signora del West che le ha fruttato due nomination agli Emmy e quattro ai Golden Globe, con una vittoria.
Jane Seymour è anche autrice di libri per bambini e di auto-aiuto, ha fondato la Open Hearts Foundation, ha ricevuto una stella sulla Hollywood Walk of Fame e nel 2000 è stata nominata Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico.
Questo per dirvi che fatico a capire come mai abbia accettato il - divertente, senza dubbio - ruolo della madre della protagonista in Irish Wish, su Netflix.
Perché il film è una favola in tutto e per tutto. Una favola romantica rivolta ai ragazzini - Netflix lo indica come adatto per i superiori a 7 anni di età, per capirci - in cui tutto fila come previsto (la prevedibilità fa parte del gioco) e come dovrebbe, tranne un elemento. La protagonista.
Una donna alla soglia dei quarant’anni che si comporta come un’adolescente in amore - e non solo - stona come una macchia di caffè su una tovaglia immacolata. E quella macchia si chiama Lindsay Lohan, inspiegabilmente (ma firma da produttrice esecutiva, quindi alla fine si spiega) nel ruolo di un personaggio chiaramente pensato per una ventenne.
Stona lei, stonano le sue amiche, che come lei sembrano molto più grandi - diciamo così - rispetto a entrambi i personaggi maschili di maggior rilievo.
Irish Wish è una favoletta colorata, con gli spettacolari paesaggi verdi dell’Irlanda del Nord e una fotografia forzata sui toni più accesi, come si addice appunto a una favola. La verosimiglianza non è richiesta, ma un po’ di decoro invece non guasterebbe. Oltre a essere totalmente fuori parte per l’età, Lindsay Lohan sarà anche sicuramente premiata ai prossimi Razzie Awards per la peggio vestita. Abiti pensati per una ventenne, di nuovo, adattati addosso a lei, che non li sa portare come andrebbero portati: con leggerezza.
In effetti tutto ciò che riguarda Maddie diventa pesante, mentre sarebbe dovuto essere spensierato. Diventa goffo, quando era stato pensato per risultare graziosamente impacciato. Per non parlare della finta timidezza, che risulta artificiosa quando dovrebbe essere fonte di empatia.
Insomma: sbagliare il ruolo della protagonista così tanto, e in modo così evidente, fa traballare l’intera struttura.
Una storia già vista mille volte può comunque risultare gradevole se il divertimento e il colore la fanno da padrone. Ma qui ci sono più che altro musi lunghi - o forse visi che non sono più in grado di restituire espressioni senza mostrare il lavoro del chirurgo plastico.
Che Lindsay Lohan abbia avuto tanti, tanti problemi tipicamente legati all’accettazione di sé è, tristemente, cosa universalmente nota. A maggior ragione, non essendo più (da oltre vent’anni) la ragazzina di Quel pazzo venerdì, dovrebbe scegliersi ruoli adatti alla sua età, che non la ridicolizzino strizzandola in abiti pensati per qualcuno con due decenni di meno.