John Wick 3 - Parabellum
Adrenalina, battito cardiaco accelerato, esaltazione della violenza come vera e propria danza mortale: sublime, affascinante ma estremamente letale. In queste poche righe si potrebbero tranquillamente condensare le due ore che vanno a comporre la durata di John Wick 3: Parabellum.
Una saga che, sin dal suo primo film, ha saputo sorprendere il pubblico per una dose d'azione coinvolgente ma soprattutto ben coreografata. A metterci del suo ci ha pensato anche il protagonista assoluto di tutte e tre le pellicole, Keanu Reeves, che torna più in forma che mai anche in questa terza installazione della serie.
La storia riprende esattamente dopo i fatti accaduti in John Wick 2. Il noto killer, da seguito dell'uccisione del boss D'antonio sul suolo neutrale dell'albergo Continental, viene scomunicato dall'organizzazione della High table. Una taglia di 14 milioni di dollari viene posta sulla sua testa, e tutta una serie di assassini si metteranno sulle sue tracce per ucciderlo e riscattare la taglia. Una sfida apparentemente impossibile, che metterà in pericolo non solo John ma anche tutti gli amici che lo hanno aiutato in passato.
Il film, diretto ancora una volta da Chad Stahelski, consacra la completa maturazione del brand, offrendo al pubblico un action thriller in cui l'azione e la violenza regalano un elevato tasso di intrattenimento, probabilmente il più alto in assoluto se confrontato agli altri due film.
D'altronde, sin dalle prime battute, John Wick 3 è estremamente onesto nei confronti dello spettatore, mostrandogli quello che sarà il leit motiv della pellicola: una lunghissima sequenza d'azione in cui John si cimenta nelle arti marziali, nell'uso di armi da taglio, libri usati come oggetti contundenti, armi da fuoco e persino dei cavalli trasformati, con estrema fantasia, in pericolose armi di distruzione.
Un film, questo, in cui le parti di dialogo sono dei semplici cuscinetti che servono allo spettatore per riprendere fiato, e al regista per cercare di portare avanti una narrazione che, ad onor del vero, non richiede chissà quale sforzo mentale per essere seguita. Un plot piuttosto lineare, senza eccessivi colpi di scena (qualcuno sì) ma di semplice supporto all'azione. Forse, rispetto ai due precedenti, qui si spinge maggiormente sul racconto di un mondo decisamente più ampio che governa le dinamiche all'interno delle quali John si muove, ma che non manca di fascino nonostante una necessario utilizzo della sospensione di incredulità. Ninja, Mafia russa e tanto altro. Tutto è spinto sull'acceleratore, senza però mai cadere nel poco credibile.
Un'azione, dicevamo, che viene coreografata con estrema e meticolosa precisione, offrendo momenti davvero leggendari, e senza ombra di dubbio tra i migliori mai offerti in generale dalla saga. La violenza c'è, ma non è mai fine a se stessa, anzi, è una normale evoluzione della rabbia che governa il personaggio di Keanu. Una figura che, a distanza di tre film, rimane dannatamente affascinante. Un uomo di poche parole, ma che grazie alle espressioni dell'autore riesce a trasmettere qualcosa allo spettatore attraverso i suoi gesti tanto disperati quanto scenografici.
In questo lo aiuta una fotografia riuscitissima e particolare, che si è trovata a dover affrontare una sfida piuttosto importante, visto il tasso di velocità e adrenalina che rimane costante per via delle tante scene d'azione. Ma la sfida è superata con successo, e molto spesso, la cornice all'interno della quale si consumerà l'azione, sarà affascinante tanto quanto l'azione stessa.
In definitiva, possiamo quindi affermare che, pur virando su una storia a più ampio respiro, che allarga di molto le potenzialità della saga (Reeves ha già detto che finché il fisico glielo permetterà, continuerà a lavorare sul personaggio), John Wick 3 Parabellum non tradisce le aspettative dei fan, ma al contrario, le esalta con momenti che rimarranno impressi nella loro memoria.