L' Amore Bugiardo - Gone Girl
di
Nel giorno dell'anniversario di matrimonio, Nick Dunne (Ben Affleck) scopre che sua moglie Amy (Rosamund Pike) é scomparsa. Allertata subito la polizia, pare chiaro che questa bellissima giovane donna - bionda, affabile, interessante, benestante, colta e innamorata del marito - non si sia allontanata di sua volontà dalla casa sul fiume Missisipi dove si é trasferita con Nick.
L'unico vero limite di Gone Girl é l'impossibilità mia e del materiale promozionale di darvi un'idea più chiara del contenuto del film senza fornirvi spoiler madornali. L'impressione potrebbe essere quella di un film che ricalca e cavalca l'attenzione spasmodica che i media in questo momento hanno per quei casi di cronaca nera che ruotano attorno alle violenze sviluppatesi fatalmente in ambito familiare, ma sarebbe difficile giustificare il coinvolgimento di un regista tanto osannato e ricercato come David Fincher. I media poi svolgono un ruolo fondamentale nella storia, che almeno nella sua prima parte ruota attorno alla rottura del sottile equilibrio dell'immagine di Nick, pubblica e privata, con il dubbio (magistralmente insinuato e poi orchestrato dai grandi network) che sia implicato nella sparizione della moglie.
vimager1, 2, 3
Sulla seconda parte del film non si può dire davvero nulla, tranne che é la migliore, quella dove Gillian Flynn (già autrice del romanzo omonimo, diventata sceneggiatrice in occasione del film) non solo cala i suoi assi nella manica, sorprendendo lo spettatore in con un continuo ribaltamento tra i due sgradevolissimi coniugi al centro di uno dei ritratti più grotteschi del matrimonio della storia storia del cinema, ma sfodera anche un'ironia nerissima che rende persino divertente la visione di questo magistrale thriller antinatalizio.
Sulla regia di David Fincher, stavolta ancora più "imbavagliata" dalla necessità di mostrare sequenze televisive, conversazioni telefoniche e tutto l'armamentario di scene connesse alla mitologia del film poliziesco, non c'é nulla da dire: impeccabile, precisa, persino un po' gattofila. Sul casting invece rimane qualche perplessità nel reparto maschile: i lettori del libro avevano bollato fin da subito Ben Affleck come la scelta sbagliato per il ruolo di Nick e non si può che dargli ragione. Sorprende però come anche Neil Patrick Harris risulti privo di carisma. Il reparto femminile però brulica di interpretazioni eccezionali: Rosamund Pike é lanciatissima verso una meritata candidatura all'Oscar, ma anche la sorella di Carrie Coon e la detective acuta di Kim Dickens lasciano una forte impressione nonostante i ruoli marginali.
Dov'é finita Amy? Cosa le é successo?
L'unico vero limite di Gone Girl é l'impossibilità mia e del materiale promozionale di darvi un'idea più chiara del contenuto del film senza fornirvi spoiler madornali. L'impressione potrebbe essere quella di un film che ricalca e cavalca l'attenzione spasmodica che i media in questo momento hanno per quei casi di cronaca nera che ruotano attorno alle violenze sviluppatesi fatalmente in ambito familiare, ma sarebbe difficile giustificare il coinvolgimento di un regista tanto osannato e ricercato come David Fincher. I media poi svolgono un ruolo fondamentale nella storia, che almeno nella sua prima parte ruota attorno alla rottura del sottile equilibrio dell'immagine di Nick, pubblica e privata, con il dubbio (magistralmente insinuato e poi orchestrato dai grandi network) che sia implicato nella sparizione della moglie.
vimager1, 2, 3
Sulla seconda parte del film non si può dire davvero nulla, tranne che é la migliore, quella dove Gillian Flynn (già autrice del romanzo omonimo, diventata sceneggiatrice in occasione del film) non solo cala i suoi assi nella manica, sorprendendo lo spettatore in con un continuo ribaltamento tra i due sgradevolissimi coniugi al centro di uno dei ritratti più grotteschi del matrimonio della storia storia del cinema, ma sfodera anche un'ironia nerissima che rende persino divertente la visione di questo magistrale thriller antinatalizio.
Sulla regia di David Fincher, stavolta ancora più "imbavagliata" dalla necessità di mostrare sequenze televisive, conversazioni telefoniche e tutto l'armamentario di scene connesse alla mitologia del film poliziesco, non c'é nulla da dire: impeccabile, precisa, persino un po' gattofila. Sul casting invece rimane qualche perplessità nel reparto maschile: i lettori del libro avevano bollato fin da subito Ben Affleck come la scelta sbagliato per il ruolo di Nick e non si può che dargli ragione. Sorprende però come anche Neil Patrick Harris risulti privo di carisma. Il reparto femminile però brulica di interpretazioni eccezionali: Rosamund Pike é lanciatissima verso una meritata candidatura all'Oscar, ma anche la sorella di Carrie Coon e la detective acuta di Kim Dickens lasciano una forte impressione nonostante i ruoli marginali.