L'occhio del gatto - recensione. Il Blu-ray 4K visto e ascoltato
Nel 1984 il regista Lewis Teague, dopo "Cujo", diresse un film legato a racconti di Stephen King, ora nell'edizione limited Plaion Pictures su Blu-ray 4K
L'occhio del gatto - La trama
Scritto da Stephen King e diretto da Lewis Teague, L'occhio del gatto - Cat's Eye è un film horror antologico composto da tre storie che ruotano attorno a un gatto molto speciale, con una presenza ancor più significativa nell'avventura conclusiva. I primi due sono adattamenti di racconti dalla raccolta “Night Shift” di Stephen King, mentre il terzo è una storia originale curata sempre da parte del romanziere.
A fare da filo conduttore un felino randagio, eroico e sensitivo che percepisce che una bambina è in pericolo, e dopo essere sfuggito all'inseguimento di un cane raggiunge New York. Viene adottato da un tabagista deciso a smettere di fumare, che commette l'errore di affidarsi alla società Quitters, pagandone fisicamente la conseguenze assieme alla moglie.
Lo stesso gatto passa poi per la casa di un pericoloso criminale malato di gioco d'azzardo, che una volta scoperto che l'amante se la fa con un giocatore di tennis costringerà quest'ultimo a una sfida con la morte.
Quando il gatto finalmente raggiunge l'abitazione della bambina di cui aveva percepito il pericolo viene a sua volta adottato e chiamato “Generale. Pur di difendere la piccola da una malvagia creatura che la attacca di notte, il gatto rischierà di finire incolpato di una mortale aggressione.
Tra le pieghe degli anni '80
L'occhio del gatto risale al 1984 e fu diretto dal regista Lewis Teague, che solo l'anno prima era riuscito a imporre il proprio nome grazie al successo dell'horror Cujo, storia di un cane di razza sanbernardo che, diventato rabbioso, attacca una donna e suo figlio confinandoli all'interno di un'automobile.
Il film funziona grazie alle atmosfere thriller a partire dal primo episodio Quitters, Inc., con un magnifico James Woods, mantenendo elevata la tensione ma abbassando il ritmo della narrazione nel successivo Il cornicione, e un racconto poco adatto a chi soffre di vertigini.
Il terzo episodio è anche quello inedito concepito da King esclusivamente per il film, il più articolato, meglio ritmato, recitato e intrigante s'intitola Generale. Assieme al gatto qui la protagonista è l'allora giovanissima Drew Barrymore, con già alle spalle il capolavoro E.T – L'extraterrestre e il discreto Fenomeni paranormali incontrollabili. In anni in cui la computer grafica era ancora di là da venire, ad animare il mefistofelico Troll che la attacca ci pensò il nostro grande Carlo Rambaldi. Assieme a uno speciale set in scala ridotta, la bravura del regista e dell'addestratrice felina prese vita una divertente battaglia tra le due creature.
Anche se non rientra negli annali dei migliori film di quel magnifico decennio, L'occhio del gatto resta un gradevole divertissement per gli appassionati di genere, trasposizione di qualità della fantasia di Stephen King, prodotto da Dino e Martha De Laurentiis con le interessanti musiche di Alan Silvestri.
Tanti omaggi al romanziere di culto
Nel film sono presenti alcuni simpatici omaggi a Stephen King: il gatto inseguito dal sanbernardo presente in Cujo, il film La zona morta – The Dead Zone che passa in televisione nel primo episodio; la Plymouth Fury con un adesivo sul paraurti posteriore "Watch out for me - I am Pure Evil - I am Christine" e il richiamo al film di John Carpenter Christine - La macchina infernale; il libro Pet Sematary che entra in scena nella terza storia.
L'occhio del gatto - La visione in 4K
Girato 35 mm di cui non è dato sapere la sensibilità ASA, l'opera è stata recentemente restaurata (segnalate 150 ore trascorse a svecchiare il materiale riportandolo all'originale lucentezza e organicità) giungendo a un master 4K nativo con tanto di Dolby Vision. Addirittura inedito negli Stati Uniti, il film ha avuto diffusione principale per il territorio europeo. Aspect ratio 2.35:1 (3840 x 2160/24p), codifica HEVC su BD-66 doppio strato.
La qualità delle immagini è ampiamente superiore alle precedenti edizioni Home Video, di cui la recente Full HD/2K è qui presente ma non nella versione restaurata (stesso disco della precedente uscita Plaion Pictures “Stephen King Film Collection”). Dolby Vision e inferiore compressione dinamica hanno consentito di raggiungere un egregio livello di resa anche nei passaggi più bui, con ulteriore ricchezza cromatica e diversificazione dei punti luce. Più in generale siamo di fronte a un risultato di restauro sostanziale tecnicamente significativo che vale l'investimento.
L'occhio del gatto - L'ascolto del disco 4K
Sul disco 4K ritroviamo la medesima traccia italiana DTS-HD Master Audio 2.0 (24 bit) della precedente pubblicazione Blu-ray 2K, di accettabile resa ma con una risicata dinamica che rende comunque dignitoso lo spettacolo per un film di quell'epoca.
Superiore l'originale traccia inglese 5.1 DTS-HD Master Audio (24 bit, presente solo sul disco UHD) per un ascolto certo più coinvolgente senza peraltro mai raggiungere particolari vette quanto a presenza scenica dai canali posteriori, discreta dinamica così come un netto risalto dei dialoghi dal centrale. Il subwoofer ha qualche entrata ma poco profonda.
Gli extra
Da non perdere il commento sul film di Lewis Teague (su entrambi i dischi) che entra nel dettaglio della lavorazione, molto interessante per scoprire aneddoti e ricordi dal set. C'è anche il trailer (sul disco Blu-ray 2K) mentre, contrariamente a quanto riportato in quarta di copertina, è assente la versione “copia lavoro” del film. Sottotitoli in italiano. All'interno del box una cartolina da collezione e libretto di approfondimenti testuali a cura di Nocturno editore.