L'operazione Chaos e gli omicidi Manson, il documentario di Netflix da vedere per capire meglio

Un documentario pieno di documenti storici preziosi

di Chiara Poli

In occasione del 30° anniversario degli omicidi commessi dalla Famiglia, la setta di Charles Manson, che cadeva nel 1999, il giornalista e scrittore Tom O’Neill è stato incaricato di scrivere un articolo su questo argomento. Non aveva altre indicazioni, così ha deciso di concentrarsi su come abbia fatto il leader della famigerata setta responsabile degli omicidi di Cielo Drive a convincere i suoi adepti a uccidere in suo nome. Da quell’inchiesta è nato il documentario di Netflix: L’operazione Chaos e gli omicidi di Charles Manson, che ha come colonna sonora la musica dello stesso Manson (che aveva notoriamente velleità da musicista, abbiamo già ricordato i suoi rapporti con Dennis Wilson dei Beach Boys nell’episodio di Crimini in Serie dedicato a Charles Manson) - in cui Tom ci racconta tutto ciò che ha scoperto.

Charles Manson, il podcast

Testimoni dell’epoca, assassini inclusi


Intervistando il procuratore che aveva seguito il caso all’epoca, e che ricorda subito subito la copertina che Time Magazine dedicò a Charles Manson contribuendo alla sua fama, torniamo all’agosto del 1969. Al 10050 di Cielo Drive, Los Angeles, la polizia arriva sulla scena di un crimine devastante.

Sharon Tate, Jay Sebring, Wojciech Frykowski, Abigail Folger e Steven Parent morirono la notte fra il 9 e il 10 agosto 1969. Tutte vittime della follia dei seguaci di Charlie Manson. Sulla porta, con il sangue, troneggiava la scritta PIG (maiale). Due cadaveri vennero trovati in casa, uno in un’auto e due sul prato dell’abitazione. Sharon Tate era incinta di otto mesi. Cinque vittime… Più il suo bambino non ancora nato.

Con moltissime immagini di repertorio, i notiziari dell’epoca e una serie di materiali e documenti preziosissimi, il documentario di Netflix ricostruisce il dramma che ha segnato una generazione e che, a tanti anni di distanza, ancora turba le coscienze di molti.

Quando altre due cadaveri, i coniugi LaBianca, vengono trovati uccisi con modalità simili a 24 ore di distanza dal massacro di Bel Air, le autorità ancora non riescono a raccogliere abbastanza indizi da arrivare ai responsabili.

La Famiglia, la musica, gli esperimenti


Charles Manson era diventato il guru di una setta di veri e propri schiavi che avrebbero fatto tutto ciò che lui decideva. Incluso uccidere senza remore. Come automi. Il richiamo a The Manchurian Candidate è immediato, e inquietante.

Ragazzini scappati di casa, sbandati, senza punti di riferimento: inizialmente solo sei ragazze e poi una comunità sempre più nutrita, con ragazze e ragazzi che pendevano dalle labbra del loro improvvisato leader.

Le ricerche mediche sui ragazzi in contatto con Manson in contemporanea al progetto supersegreto MK-Ultra della CIA per creare assassini a comando, con tanto di esperimenti a base di LSD, una delle droghe più diffuse dell’epoca, hanno alimentato molte teorie del complotto ma anche ispirato Tom O’Neill a indagare sui legami fra la famiglia di Manson e gli esperimenti - con i documenti scampati alla distruzione - della CIA.

I Beach Boys hanno registrato una canzone di Manson: è provatamene sua, benché porti la firma di Dennis Wilson (che aveva dato un paio di centinaio di dollari a Manson). Visto il percorso inusuale ed errato dei diritti, i Beach Boys si rifiutarono di pagare Manson, comprensibilmente. E lui covava sempre più rabbia.

Il trasferimento allo Spahn


La Famiglia prende possesso dell’abbandonato Spahn’s Movie Ranch di Los Angeles, che tutti abbiamo conosciuto meglio grazie al film di Quentin Tarantino C’era una volta.. a Hollywood, anticipa i contatti con Terry Mercher, produttore musicale e figlio di Doris Day e precedente proprietario della casa del massacro di Cielo Drive. Ci torneremo poi.

Charles Manson voleva che Terry Mercher lo producesse, dopo essere riuscito a farlo andare allo Spahn’s Movie Ranch. Mercher ricorda con preoccupazione quella serata, in cui Charlie gli suonò delle canzoni davanti a un falò. Il rifiuto di produrgli un disco registrato in studio, effettivamente poco fattibile, benché accompagnato da parole lusinghiere, è notoriamente uno dei fattori scatenanti della rabbia di Manson. E l’uso indiscriminato nonché lo spaccio di droghe, certamente non aiutavano.

Bernard Crowe, spacciatore di Los Angeles, fu oggetto della confessione del primo omicidio di Charles Manson, ma Bernard Crowe non era morto: gli aveva sparato, era solo convinto di averlo ucciso. Bernard si salvò. Seguirono diversi altri episodi di violenza, e omicidi.

Cielo Drive


Susan Atkins e Charles “Tex” Watson, Linda Kasabian e Patricia Krenwinkel si recano alla villa di Cielo Drive la sera del 9 agosto 1969 con l’ordine di uccidere tutti. Ordine impartito direttamente da Charles Manson.

Il racconto del massacro, per voce di chi lo commise, è agghiacciante. Documentato e terrificante al tempo stesso. Watson uccise gli uomini, con la pistola. Susan e Patricia uccisero le due donne, a coltellate.

La notte seguente, Charles Manson riunì i sui adepti allo Spahn Ranch dicendo che la sera precedente avevano fatto “un casino”. Stavolta sarebbe andato con loro per “mostrare loro come si faceva”.

Manson, Linda Kasabian, Steve Grogan, Tex Watson, Susan Atkins, Patricia Krenkwinkel e Leslie Van Houten salgono in auto la sera del 10 agosto e girano per quasi 5 ore in cerca di persone da uccidere. Fino a quando Manson guida i suoi fino alla casa dei coniugi LaBianca. Promettendo che non sarebbe stato fatto loro alcun male, perché si trattava solo di una rapina, Charles Manson entrò in casa e legò le due vittime. Watson, Van Houten e Kranwinkel entrarono. Watson aveva un coltello, le altre due presero due coltelli in cucina. Dopo averli separati per frugare la casa, i seguaci di Manson li ammazzarono a coltellate. Tutti insieme, perché Manson aveva dato specifiche istruzioni: tutti si dovevano sporcare le mani. Tutti tranne lui, naturalmente. La lucidità e il distacco con cui le autrici degli omicidi li raccontano fanno venire i brividi.

Le teorie del complotto e la svolta


I programmi COINTELPRO e l’Operazione Chaos dell’FBI sono documentati e contestualizzati dal documentario, con tanto di carte mostrate in evidenza. C’erano addirittura i presupposti per lo scoppio di una guerra civile, con il coinvolgimento delle Pantere (a cui Manson voleva attribuire gli omicidi) e la vicenda della Famiglia con i suoi massacri s’inserisce in quel contesto.

Nonostante la polizia ipotizzasse chi fossero gli autori dei crimini, secondo Tom O’Neill non fece nulla per due mesi. Quando poi i 7 omicidi vennero legati a un’ottava vittima, venne fatta una retata allo Spahn Ranch in cui vennero arrestati tutti per altri crimini. E tutti vennero rilasciati dopo 3 giorni. Secondo Tom O’Neill, è la prova che qualcuno voleva che la Famiglia restasse in libertà. Probabilmente perché erano informatori, o per altri motivi… E qui si torna alla trama MK-Ultra e si risale addirittura fino all’omicidio di JFK, il Presidente Kennedy, del 1963.

La svolta arrivò dall’arresto di Susan Atkins, che fu di fatto la prima a fornire alla polizia indizi che legassero gli omicidi alla Famiglia di Manson. E lo fece parlando con due compagne di cella, probabilmente messe in cella con lei apposta per farla parlare.

E non appena anche i media collegano i puntini, ecco che riemerge la vecchia rabbia contro Mercher, e riemergono tutte le vicende precedenti. In un quadro politico-sociale complesso, pieno di zone d’ombra e di implicazioni che non è facile ridurre a semplici teorie del complotto, sappiamo che tutto nella realtà complesso e costantemente legato a ciò che nessuno nomina mai (nemmeno qui): il denaro. Strettamente legato al potere politico e all’influenza delle comunicazioni sulla società. Soprattutto in un mondo senza internet, in cui le fonti erano limitate.

Tex Watson venne mandato da Charles Manson a Cielo Drive per uccidere Terry Mercher: il massacro di Cielo Drive fu una semplice vendetta mancata. Perché Manson non sapeva che Mercher si era trasferito e alla domanda di Tex su cosa fare in presenza di altre persone, Manson aveva semplicemente risposto di uccidere tutti.

Con la sua X incisa in fronte durante il processo, poi trasformata in una svastica, Manson dimostrò di avere un’influenza totale sulle tre donne processate insieme a lui, che imitavano ogni sua mossa. Tutti i membri della Famiglia di Manson rimasti liberi diventano oggetto d’interesse della stampa e la vita della comune diviene nota ai media. In un modo così dettagliato, e così legato al potere di persuasione di Manson, protagonista di moltissimi video inseriti nel documentario, da essere diventata una vera e proprio ossessione culturale. Ancora oggi studiata da molti.