La maschera del demonio – Il Blu-ray 4K che non ti aspetti
64 anni fa il maestro Mario Bava esordiva alla regia con un'opera gotica divenuta pietra miliare dell'horror
Moldavia XVII° secolo. La principessa Asa è accusata di stregoneria e viene condannata a morte con una maschera di ferro chiodata sul volto. Duecento anni dopo il dottor Choma Kruvajan e il suo assistente Andrej Gorobec scoprono casualmente la cripta dov'è celata Asa, provocandone inavvertitamente il risveglio. Assetata di vendetta, la donna inizia a tramare per possedere il corpo della sua discendente, la principessa Katia, che le somiglia in modo impressionante.
La maschera del demonio è il primo lungometraggio di Mario Bava, che fino ad allora aveva lavorato come direttore della fotografia e addetto agli effetti speciali in diversi film, tra cui I vampiri e Caltiki il mostro immortale di Riccardo Freda. Film del 1960 considerato fondamentale nell'ambito del cinema horror italiano, è ispirato alla novella Vij di Nikolaj Vasil'evi Gogol'.
Con un budget ridotto, Bava riescì a creare un'atmosfera gotica e tenebrosa, sfruttando al meglio scenografie, costumi, fotografia in un livido bianco e nero e gli effetti speciali, da lui stesso realizzati. Il film si distingue anche per la sua tecnica registica, che fa uso di numerosi piani sequenza, movimenti di macchina con inquadrature suggestive e angolazioni insolite.
Il risultato è un film affascinante nonostante l'età, capace di esercitare un certo impatto emotivo. Opera oltremodo innovativa e audace per l'epoca, in quanto introduceva elementi di violenza ed erotismo (l'attrice entrò in contrasto con il regista, a disagio per inesperienza, problemi di lingua e qualche vestito definito troppo succinto da sfoggiare) inusuali per il cinema horror.
La scena iniziale in cui la maschera viene inchiodata al volto di Asa è una delle più cruente, viscerali e memorabili non solo di quel periodo. L'aspetto straordinario di questa scena è il modo in cui Bava fornisce la visione soggettiva di Asa e della maschera in avvicinamento, un montaggio che poi inverte il punto di vista vedendo la maschera verso il volto. Il personaggio di Asa, interpretato da Barbara Steele, è quello di una strega-vampiro pressoché inedito nel cinema, che usa il suo potere seduttivo per attirare a sé le vittime.
La Steele, che grazie a questo film entrò a far parte del novero delle icone horror, interpreta anche il ruolo di Katia, innocente e angelica sosia. Il contrasto tra le due figure femminili resta uno dei temi centrali del film, che esplora il tema del doppio, il dualismo tra bene e male, vita e morte. La creazione di Bava diede origine al filone del gotico italiano, con protagonisti assieme a lui altri registi come Antonio Margheriti, Riccardo Freda e Mario Caiano. Il film ha anche ispirato numerosi remake e omaggi, tra cui La maschera del demonio di Lamberto Bava del 1989 e Il mistero di Sleepy Hollow di Tim Burton del 1999.
La maschera del demonio 4K - Come si vede
Girato su pellicola 35 mm non meglio precisata, il master 4K da cui si è partiti per la realizzazione dell'edizione UHD è una gradita sorpresa e uno dei rarissimi casi di offerta a tale risoluzione per un'opera così data, per giunta in bianco e nero. Formato immagine originale 1.66:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-66 doppio strato. Anche se solo SDR, forse scelto per l'impossibilità di estrarre l'HDR da una pellicola a 2 perforazioni lo spettacolo non manca, un piacere poter assistere per la prima volta a un'impensabile risoluzione per una produzione così lontana nel tempo.
Eccellente scala di grigi, i neri alternano momenti di profondità ad altri meno incisivi e riconducibili più al girato nativo. A risaltare per la prima volta come non mai è il livello di dettaglio e l'accento su particolari che altrimenti sarebbero rimasti più “indietro”, vinti dall'opacità del tempo. Prima edizione UHD assoluta al mondo e plauso a Leone Film Group ed Eagle Pictures per questa primizia dedicata ai cultori delle pietre miliari del cinema horror, di cui Bava fu grande maestro, all'epoca tanto snobbato in patria quanto amato all'estero.
La maschera del demonio 4K - Come si sente
Doppia traccia DTS-HD Master Audio 2.0 canali (16 bit) monofonica italiano e inglese, che offre un ascolto più che dignitoso per i 64 anni che separano la produzione da questa primizia digitale assoluta in UHD che francamente era piuttosto difficile da immaginare.
Tra dialoghi, musiche e accompagnamento di elementi sonori sia in primo che secondo piano ci si ritrova comunque coinvolti nonostante la piatta dinamica alla base. Caldamente consigliato l'ascolto anche in lingua originale per gustarsi un diverso e sempre coinvolgente mood, capace di restituire diverse sfumature per ciascun personaggio.
La maschera del demonio 4K - Extra
Come extra sono presenti il trailer e una scena omessa dal montaggio finale. Inclusa cartolina con artwork ispirato all'opera, numerata 1.000 copie.
Rating: V.M. 14
Nazione: Italia
Voto
Redazione
La maschera del demonio (1960)
Opera del 1960 restaurata dalla Cineteca di Bologna partendo dai negativi camera e suono originali, raggiungendo un'insperata qualità tecnica a dimostrazione delle potenzialità di una presentazione 4K anche se al netto dell'SDR. Interessante la scena omessa dal montaggio finale negli extra.