Lonely Planet: il film sentimentale di Netflix con Laura Dern e Chris Hemsworth

Il film di Netflix non riesce ad approfondire a dovere le tematiche proposte

Lonely Planet il film sentimentale di Netflix con Laura Dern e Chris Hemsworth

Su Netflix è arrivato Lonely Planet, il film con Laura Dern e Liam Hemsworth. Ma se vi aspettate una commedia romantica, dovete sapere che questo è un film drammatico. Decisamente poco allegro, per diverse ragioni.

La trama di Lonely Planet

Lonely Planet: il film sentimentale di Netflix con Laura Dern e Chris Hemsworth

Marrakech. Al raduno internazionale di scrittori che riunisce stelle emergenti e premi Nobel, Katherine Loewe (Laura Dern, Jurassic Park, Big Little Lies) incontra per caso Owen (Liam Hemsworth, Hunger Games), il fidanzato di una delle scrittrici invitate. Owen è amichevole, ma Katherine ha una scadenza lavorativa che le impone di cercare di scrivere il più possibile. Solo dopo essersi accorta di quanto si trovi bene con Owen, Katherine inizia a parlare con lui e ad aprirsi. Intanto la fidanzata di Owen, Lily Kemp (Diana Silvers, Space Force), che ha all’attivo un solo libro di grande successo, sembra rendersi conto che l’uomo che ha accanto non ha la cultura (letteraria, almeno) che cerca in un compagno.

Il casting di Lonely Planet: una scelta furba?

Lonely Planet: il film sentimentale di Netflix con Laura Dern e Chris Hemsworth

Affrontiamo subito l’elefante nella stanza. Sappiamo di trovarci di fronte a un film sentimentale. Sappiamo chi siano i due protagonisti. Capire che si tratterà di una storia d’amore fra il personaggio di Katherine e quello di Owen è intuitivo.

Solo che lui non è libero. Si trova insieme alla fidanzata. Quindi, lui la tradirà… O almeno è ciò che ci aspettiamo subito dopo l’inizio del film. Perché Katherine è sola, lui no.

E a questo punto, è impossibile non pensare alla scelta di casting. Per questo ruolo, hanno assunto un attore al centro di una delle più celebri revenge song - sebbene il tono non sia cattivo come nel caso della canzone di Shakira - ovvero Flowers di Miley Cyrus, ex moglie di Liam Hemswoth. Il divorzio fra i due è stato piuttosto discusso e scegliere proprio lui per fargli interpretare un uomo che tradisce, sembrerebbe una cattiveria. Non è così.

Va anche detto che il primo passo di Owen verso Katherine arriva smentendo il cliché dell’uomo con la crisi di mezza età che lascia la moglie per una ragazza giovane. Qui si va esattamente al contrario: Owen pensa a tradire (o lasciare) la sua splendida e giovane fidanzata con una talentosa scrittrice decisamente più vecchia di lui. La differenza d’età fra i due interpreti è di 23 anni. Ed è questo, probabilmente, a far suonare piuttosto inverosimile il finale del film. Ma a far sembrare anche la scelta del casting come una sorta di “riabilitazione universale” per l’attore e l’uomo dietro al personaggio di Owen.

Rovesciare i cliché

Lonely Planet: il film sentimentale di Netflix con Laura Dern e Chris Hemsworth

Ma Lonely Planet, nonostante tutto, ha alcuni meriti. Oltre a rovesciare i cliché, ci parla di come Lily finisca per umiliare Owen davanti a tutti, scusandosi per la sua ignoranza, mentre si trova in mezzo a un gruppo di celebri scrittori. Una persona innamorata non si comporterebbe mai così, e quel momento rappresenta un campanello d’allarme molto realistico e soprattutto delicato. Perché fra i problemi reali delle coppie ci sono anche questi: la tendenza, soprattutto nell’era dei social, a esporre o addirittura deridere il partner per le sue mancanze.

E poi c’è un altro momento molto importante. Il momento in cui Katherine perde qualcosa di infinitamente prezioso e di non sostituibile e incolpa la propria leggerezza, secondo lei causata dalla compagnia di Owen.

Si tratta di un evento drammatico che Katherine, nonostante la sua intelligenza e la sua esperienza di vita, non riesce a non associare alla semplice presenza di Owen.

In qualche modo, anche questo è un tema particolarmente attuale: in una relazione, spesso, si tende a dare all’altro la colpa di una nostra mancanza.

Lonely Planet può quindi vantare la scelta di distinguersi da molti altri film sentimentali per la volontà di affrontare tematiche universali piuttosto scomode, differenza d’età inclusa (soprattutto quando è la donna ad avere molti più anni del suo compagno).

Peccato che queste tematiche, raramente affrontate dal cinema mainstream contemporaneo, restino in superficie. Per lasciare spazio a una risoluzione piuttosto affrettata e, di nuovo, abbastanza inverosimile.

Susannah Grant, sceneggiatrice e regista del film, non approfondisce e questo non è da lei. Non è tipico di una scrittrice che ha firmato il copione di Erin Brokovich - Forte come la verità o della toccante miniserie di Netflix: Unbelievable.

Dal punto di vista visivo, per quanto riguarda le scelte registiche è tutto molto evidente, quasi didascalico: dai muri (fisici e simbolici) che separano Owen e Lily agli spazi solitari di Katherine, dalla frenesia del mercato contrapposta alla solitudine della scrittrice che vive per mettere nero su bianco ciò che pensa.

Lonely Planet

Rating: TBA

Durata: 94'

Nazione: USA

5.5

Voto

Redazione

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Lonely Planet

Lonely Planet è il film sentimentale scritto e diretto da Susannah Grant (Erin Brokovich, Unbelievable) in cui Laura Dern è una scrittrice che incontra un uomo molto più giovane di lei, interpretato da Liam Hemsworth.

Non siamo di fronte a una commedia, anzi: si tratta di un film con qualche momento decisamente drammatico. La Grant affronta la scomoda differenza d’età che tutti additano quando è la donna a essere più “vecchia” del suo compagno, e inserisce anche un paio di tematiche interessanti e di grande rilevanza nel copione. Ciononostante, purtroppo, Lonely Planet tende a restare in superficie e a optare per una conclusione tanto scontata quanto affrettata.

Peccato, perché poteva offrire al pubblico di Netflix davvero molto di più.

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