Long Distance: l'inedito mix di comedy e sci-fi su Prime Video
Due generi che raramente vengono mescolati, qui intrattengono a dovere
È un grande classico: durante un lunghissimo viaggio nello spazio, l’equipaggio di una nave stellare in ipersonno - o sonno criogenico, o come lo definiscono nei vari film - viene svegliato anzitempo per un evento inatteso. Come sempre, il sistema automatico - il computer principale - gestisce la situazione come farebbe, appunto, una macchina. Non certo una persona.
L’inizio di Long Distance: senza ossigeno, il film di fantascienza prodotto dalla Dreamworks di Spielberg e disponibile su Prime Video non ha nulla di particolarmente originale. Ma fin dal principio la qualità visiva è evidente e fa crescere le aspettative.
Anche perché l’atteggiamento dell’ingegnere minerario Andy Ramirez (Anthony Ramos, Sognando a New York - In the Heights), che si ritrova in una situazione disperata resa tragicamente comica dalla stupidità del suddetto computer, fa virare subito il film verso un mix di sci-fi avventura e commedia.
La trama di Long Distance: senza ossigeno
Dopo una collisione con un meteorite, la nave spaziale Borealis espelle le capsule con l’equipaggio, e l’ingegnere minerario Andy Ramirez - svegliato 4 anni prima del previsto - si ritrova solo, su un pianeta sconosciuto e la cui atmosfera è incompatibile con la vita umana. Con la compagnia del computer-assistente di nome Leonard (che in lingua originale ha la voce di Zachary Quinto), incapace di comprendere la drammaticità della situazione. Per fortuna, Andy non è solo: c’è anche Dwayne (Kristofer Hivju, l’impagabile Tormund di Game of Thrones), che sembra sapere cosa fare per sopravvivere in attesa dei soccorsi. O di trovare la sopravvissuta Naomi (Naomi Scott, Smile 2). O almeno così credevamo…
Un mix fra sci-fi e comedy, formula difficile da gestire
Lo intuiamo fin dalle prime parole pronunciate da Leonard, e ce lo conferma l’atteggiamento di Andy: questo non è un film di fantascienza come tutti gli altri. La componente comedy, raramente inserita in contesti come questo perché difficile da gestire, è predominante. Ma c’è anche altro. Un po’ di horror e di avventura. Ah, e anche una rompiscatole. Riassumendo: solo su un pianeta sconosciuto, con scarsa riserva di ossigeno, mostri alieni e una sopravvissuta incapace di stare zitta.
Pieno di citazioni tratte da b-movie sci-fi passati alla storia, da Tremors a L’assalto dei granchi giganti, da Lo scorpione nero a Pitch Black e, naturalmente, Alien. Forzato nei due-tre momenti melensi inseriti, non sentimentali: proprio melensi, Long Distance se la cava discretamente bene nella gestione di un connubio inusuale. Perché qui non siamo in un film-parodia come Galaxy Quest, o il geniale Balle spaziali di Mel Brooks: questo è un esperimento abbastanza inedito. E tutto sommato riuscito.
Certo: andrebbe preso dal verso giusto. Per riuscirci, sarebbe utile sapere a cosa si va incontro, perché se ci si aspetta un film “serio”, la delusione sarà inevitabile. Accettando fin dalle prime parole che sentiamo l’idea di trovarci di fronte a un mix di azione, fantascienza e commedia, le cose cambiano.
A giudicare dal successo del film su Prime Video, che è arrivato subito in testa alla classifica dei titoli più visti in Italia, nel nostro Paese la predisposizione alla commedia che intrattiene senza troppe pretese resta valida.
Rating: TBA
Durata: 87'
Nazione: USA
Voto
Redazione
Long Distance: Senza ossigeno
Long Distance: Senza ossigeno su Prime Video è un inusuale mix di fantascienza, avventura e commedia ambientato su un pianeta sconosciuto. Dopo lo schianto della loro nave spaziale, i pochissimi sopravvissuti si trovano a dover affrontare inattese creature mostruose e un ambiente ostile e sconosciuto… Ma la prendono dal verso giusto: con una certa ironia. Andy, il protagonista, urla come una ragazzina all’arrivo dei mostri, mentre Naomi, la sopravvissuta che Andy cerca di raggiungere, è affetta da un’incontinenza verbale che rende comici perfino i momenti più pericolosi. Prodotto dalla Dreamworks di Spielberg, Long Distance è un esperimento inusuale, che unisce due generi - sci-fi e comedy - che di solito fanno a cazzotti. Con l’eccezione delle parodie, la fantascienza si prende sempre molto sul serio. Ma è bello scoprire che può anche non farlo, intrattenendo comunque a dovere.