Nightmare – Dal profondo della notte: recensione dell'edizione 4K
Prima edizione 4K per il cult di Wes Craven dell'84 con perplessità sull'impiego di DNR
Presso la ridente cittadina americana di Springwood alcuni giovani sono colpiti da una sorta di incubo collettivo nel sonno, inseguiti da un mefistofelico individuo che indossa un guanto con affilate estremità metalliche. Tra di loro c'è Tina, ben presto massacrata sotto gli occhi increduli del fidanzato Rod, che assiste inerme allo scempio del corpo della giovane da parte di invisibili lame.
Accusato di omicidio, viene braccato dalla polizia e dal tenente Thompson, la cui figlia Nancy è perseguitata dai medesimi orrendi sogni. Convinta dell'innocenza di Rod e certa che vi sia una diretta connessione tra coloro che hanno vissuto il medesimo incubo, cercherà il modo per combattere un serial killer che quando colpisce nel sonno infierisce anche nella realtà.
Freddy Krueger - Adorata icona horror anni '80
Con alle spalle il successo per Le colline hanno gli occhi del '77, Wes Craven scrisse un'ispirata sceneggiatura partendo da un articolo che raccontava di alcuni giovani cambogiani terrorizzati da una serie di incubi, al punto che uno di loro morì per attacco cardiaco. Assieme a Venerdì 13 e al folle omicida Jason Vorhees, quella di Nightmare è stata una delle saghe horror più longeve della storia del cinema con 6 sequel, chiudendo con il notevole Wes Craven's New Nightmare del 1994. A questi si aggiunse il divertente crossover Freddy vs Jason (2003) e nel 2010 il remake del capostipite, slasher purtroppo sotto tono, prodotto a basso costo senza alcuna traccia delle atmosfere propulsive dell'originale franchise.
Questo Nightmare – Dal profondo della notte è ancora oggi uno dei cult horror più amati degli anni '80 che introdusse il personaggio altrettanto iconico di Freddy Krueger, interpretato da Robert Englund. Tra elementi innovativi e un mix di orrore onirico e realtà arrivò a ridefinire il genere slasher, esplorando la vulnerabilità dei sogni come terreno di caccia da parte di un serial killer sovrannaturale ma con radici piantate nella realtà. L'idea consentì di spingersi per territori all'epoca poco esplorati, dove il limite era più che mai la fantasia nel dare vita a incubi a occhi aperti, alzando sempre più l'asticella della sfida nei capitoli successivi. Craven seppe dare forma e sostanza a un diverso terrore, trasferendo allo spettatore quell'angosciante certezza che non è possibile restare svegli senza mai dormire.
Nightmare – Dal profondo della notte 4K - Come si vede
Il film del 1984 fu girato in pellicola, ma circolano poche informazioni riguardo la sensibilità dei negativi. Vero è che siamo in presenza di materiale con nuova e diversa post-produzione, restauro 4K che si dice realizzato partendo dalla pellicola originale. Risolti tremolii e lievi instabilità dello scan 2K parte della passata edizione Full HD, salta all'occhio la differenza di aspect ratio: qui con l'originale 1.85:1 contro l'1.78:1, integrando saltuariamente elementi in zone periferiche delle scenografie, specie nell'area inferiore dell'immagine. Risoluzione UHD (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-66 doppio strato. Diverso color grading forte di un HDR-10 e di una superiore gamma dinamica che ha evidentemente favorito il lavoro del cinematographer Jacques Haitkin (Venom e Black Panther 2018 tra i tanti).
Fermo restando che per un film particolarmente complesso e con innumerevoli transizioni notturne avremmo preferito il Dolby Vision, lo spettacolo presenta limitazioni anche nella solidità. Il livello di dettaglio e il risalto particolari anche in secondo piano sono spesso sopra la media sia per gli attori che le scenografie, alternando transizioni meno brillanti. Cromatismi meno caldi ma la ricchezza dei colori c'è tutta, a partire dai neri e una notevole profondità.
Oltre alcune flessioni dove il quadro complessivo soffre per inferiore solidità, restano perplessità sulla diversa presenza della grana, meno invasiva e sostanziale e quindi all'opposto rispetto a quanto sarebbe stato lecito aspettarsi dopo aver visionato la precedente edizione Full HD. Immaginando almeno una parte del negativo a elevata sensibilità, tra 250 e 500 ASA, è quasi impossibile accettare l'abbattimento della grana al minimo sindacale, pur eseguito con perizia.
La grana qui è fine, lasciando presumere l'intervento con filtri digitali per dare alle immagini un'aria più “moderna”, rischiando di non incontrare il plauso dei puristi. Più un compromesso che scelte pesantemente invasive, senza “piallare” il segnale video facendone decadere parte dei dettagli. Operazione che ha prodotto un risultato non così devastante come nel caso del recente 4K di True Lies o andando più indietro con l'obbrobriosa “Ultimate Hunter Edition” del Predator di McTiernan Full HD, forse l'esempio di peggiore devastazione messa in atto con DNR su materiale nativo analogico.
Uncut e Theatrical - Pochi secondi di differenza
Questa uscita segna la prima volta in 4K oltre che per la versione “R” (il Restricted che indica la visione vietata ai minori di 17 anni non accompagnati da adulto) anche la non censurata, entrambe riportate sul prodotto di durata 91' minuti, ma non è un errore. La differenza è di una manciata di pochi secondi relativi alle sequenze più efferate, legate alla morte di Glen e a quella di Tina, che Craven fu costretto a tagliare.
Nightmare – Dal profondo della notte 4K - Come si sente
Ricordando che la traccia italiana è disponibile solo sulla versione Theatrical, e viste le differenze sarebbe bastato includere la sottotitolazione per i frammenti senza doppiaggio, la Dolby Digital 1.0 in italiano (192 kbps) è sufficiente per seguire l'opera. Piatta e priva di qualsiasi dinamica, dopo così tanti anni dalla prima uscita Home Video si sarebbe potuto offrire qualcosa di superiore, visto il passo in avanti tra 2K e 4K per il video.
L'inglese si avvantaggia pesantemente per una traccia DTS-HD Master Audio 2.0 dual mono (24 bit) risalente all'epoca dell'uscita in sala negli Stati Uniti che comunque non manca quanto a dinamica e corposità. A questa si aggiunge un'interessante Dolby TrueHD 7.1 con oggetti ATMOS (sempre 24 bit) che carica ulteriormente l'atmosfera regalando nuove emozioni. In quest'ultimo caso si è trascinati all'interno di una narrazione avvolta da suono ricco, profondo, ampio e più avvolgente, lasciando “respirare” maggiormente la colonna sonora di Charles Bernstein. Non tutto però è perfetto, nel caso dell'ATMOS alcune transizioni risultano meno efficaci, come nel caso della caduta di Tina nella pozza di sangue sul letto, dove dinamica e rotondità sonora vincono con la traccia 2.0 monofonica.
Nightmare – Dal profondo della notte 4K - Extra
L'edizione steelbook è molto bella quanto a grafica, con i dischi 4K e 2K su doppio vano in terza di copertina, con Freddy lato sinistro in un bel fermo immagine all'interno di un incubo. Gli extra sul disco 2K sono gli stessi del passato, molti risalenti ad anni passati tra LaserDisc e DVD.
C'è un'interessante doppia linea di commento audio, sempre solo sulla versione theatrical, purtroppo senza sottotitoli in italiano. Primo commento del 2001 con lo scrittore/regista Wes Craven, gli attori Heather Langenkamp e John Saxon e il direttore della fotografia Jacques Haitkin; secondo commento del 2006 con elementi separati dello scrittore/regista Wes Craven; il fondatore della New Line Cinema Robert Shaye; gli attori Robert Englund, Heather Langenkamp, Amanda Wyss e Ronee Blakley; i produttori Sara Risher e John Burrows; il direttore della fotografia Jacques Haitkin; il compositore Charles Bernstein; i montatori Rick Shaine e Patrick McMahon; il progettista degli effetti speciali meccanici Jim Doyle; l'artista dei make-up effects David B. Miller e lo storico del cinema David Del Valle.
Sono inoltre inclusi diversi brevi dietro le quinte e riprese alternative non restaurate, alcune parte di altri speciali. Segnaliamo il triplo finale alternativo; retrospettiva del franchise (22'); making of di 50' minuti e un focus su sogni e incubi (15'). Tutti sottotitolati.