No Escape - Colpo di Stato
di
Roberto Vicario
I fratelli Dowdle sono un duo fantastico, fratelli di sangue, uno regista e l'altro sceneggiatore hanno all'attivo già diverse pellicole, tra cui Quarantena (remake statunitense di Rec) e l'horror Necropolis.
Sebbene i loro esperimenti non siano sempre riusciti, la loro idea di cinema é piuttosto chiara: mettere l'uomo normale in condizioni eccezionali e capire come si può evolvere questa situazione. Un'idea chiara, che in questo loro ultimo progetto chiamato No Escape - Colpo di stato, trascende la sua accezione più pura per scivolare nel fantastico, nell'assurdo e nell'esagerato. Tutti termini che lo avvicinano più ad un B-movie che ad un film di prima fascia.
La storia é alquanto semplice: Jack, dipendente di un'impresa idrica americana, piuttosto che perdere il lavoro decide di trasferirsi a lavorare in un paese orientale con l'intera famiglia. Sfortunatamente per lui il paese (inventato) in cui va a lavorare é vittima di una rivolta popolare, e un gruppo di guerriglieri uccide il generale in comando - pro occidente - prendendo a loro volta il controllo della nazione.
Jack si troverà quindi nel bel mezzo di una guerra civile in cui gli occidentali sono visti come una vera e propria minaccia per il paese, rei di arrivare nella terra asiatica per schiavizzare il paese e la popolazione, e proprio per questo motivo vengono trucidati senza appello. L'unico scopo di Jack diventa quindi quello di portare sua moglie e le sue due figlie in salvo.
I film dei Dowldle, come dicevamo, prende spunto da vicende potenzialmente reali ma portarle all'interno di un contesto assurdo e fuori luogo. L'esagerazione della violenza, di alcune scelte di regia e di copione, stridono con la realtà e con quelle tipologie di film che spesso sbandierano accuse più o meno sensate.
Qui si vuole solo intrattenere, e per farlo si scelgono personaggi stereotipati, situazioni d'azione piuttosto valide e momenti di totale mancanza di credibilità ma che nell'economia della pellicola funzionano perfettamente per timing e immagini mostrate. La ferocia della popolazione sottomessa é sempre più imponente e sempre più tangibile nello scorrere delle immagini e delle situazioni in cui Jack (Owen Wilson) da semplice padre diventa improbabile eroe.
La scelta di realizzare un film a basso costo e dai tratti tipicamente lontani dai grandi film di genere, di per se, non é assolutamente un malus per il film, anzi, funziona decisamente bene. Ad abbassare il ritmo sono le troppe situazioni di parlato che scadono nella sempre troppo presente necessità di mostrare forti legami famigliari, come se si sentisse la necessità di creare ancora più empatia tra chi sta guardano e gli attori impegnati sulla schermo.
Ecco qui arrivare la solita moglie fragile e allo stesso tempo decisa a salvarsi, le bambine che cercano di trasmettere la paura ed il terrore di quella situazione. Tutto questo fa scivolare troppe volte i dialoghi del film nella solite battute riciclate, condite da “andrà tutto bene” o “ci salveremo, ve lo prometto”. Di tutto questo, forse, No Escape - Colpo di Stato poteva fare tranquillamente a meno.
Una piccola menzione d'onore a Pierce Brosnan che con il suo personaggio regala alla pellicola un'interpretazione tanto stereotipata quanto assurda, trasformandosi in un plus per il film. Non é sicuramente da meno Owen Wilson, che ricordiamo non essere un vero e proprio esordiente nel genere action, dato che fu protagonista di Behind Enemy Lines nel non troppo lontano 2001. Il suo Jack risulta abbastanza credibile in più di una occasione, trasformandosi in quell'eroe improvvisato che molto spesso abbiamo visto sbocciare in questo genere di pellicole. Sicuramente una delle interpretazioni più convincenti di questi ultimi anni.
Si potrebbero spendere mille altre parole per l'ultima pellicola dei Dowdle ma la verità é che alla fine la grossa differenza la farà lo spirito con cui vi approccerete ad essa. Se vi aspettate un prodotto maturo, completo e da grande produzione hollywoodiana, allora il risultato potrebbe essere piuttosto deludente. Se invece vi aspettate un film che pone all'attenzione dello spettatore tematiche moderne e sicuramente importanti, ma declinandole in una salsa decisamente meno seriosa e più vicina al classico cinema d'azione degli anni 70/80 con un utilizzo estremamente ridotto della computer grafica, alla fine potreste anche uscire soddisfatti dalla sala.
Quello che é certo, é che a conti fatti la paura di non osare davvero fino in fondo da parte di regista e sceneggiatore ha precluso in buona parte l'esito finale globale. Così com'é No Escape - Colpo di Stato si é rivelato un film divertente in cui l'esaltazione, troppo spesso fa largo a momenti di noia.
Sebbene i loro esperimenti non siano sempre riusciti, la loro idea di cinema é piuttosto chiara: mettere l'uomo normale in condizioni eccezionali e capire come si può evolvere questa situazione. Un'idea chiara, che in questo loro ultimo progetto chiamato No Escape - Colpo di stato, trascende la sua accezione più pura per scivolare nel fantastico, nell'assurdo e nell'esagerato. Tutti termini che lo avvicinano più ad un B-movie che ad un film di prima fascia.
Un film a cavallo tra finzione e realtà
La storia é alquanto semplice: Jack, dipendente di un'impresa idrica americana, piuttosto che perdere il lavoro decide di trasferirsi a lavorare in un paese orientale con l'intera famiglia. Sfortunatamente per lui il paese (inventato) in cui va a lavorare é vittima di una rivolta popolare, e un gruppo di guerriglieri uccide il generale in comando - pro occidente - prendendo a loro volta il controllo della nazione.
Jack si troverà quindi nel bel mezzo di una guerra civile in cui gli occidentali sono visti come una vera e propria minaccia per il paese, rei di arrivare nella terra asiatica per schiavizzare il paese e la popolazione, e proprio per questo motivo vengono trucidati senza appello. L'unico scopo di Jack diventa quindi quello di portare sua moglie e le sue due figlie in salvo.
I film dei Dowldle, come dicevamo, prende spunto da vicende potenzialmente reali ma portarle all'interno di un contesto assurdo e fuori luogo. L'esagerazione della violenza, di alcune scelte di regia e di copione, stridono con la realtà e con quelle tipologie di film che spesso sbandierano accuse più o meno sensate.
Qui si vuole solo intrattenere, e per farlo si scelgono personaggi stereotipati, situazioni d'azione piuttosto valide e momenti di totale mancanza di credibilità ma che nell'economia della pellicola funzionano perfettamente per timing e immagini mostrate. La ferocia della popolazione sottomessa é sempre più imponente e sempre più tangibile nello scorrere delle immagini e delle situazioni in cui Jack (Owen Wilson) da semplice padre diventa improbabile eroe.
La scelta di realizzare un film a basso costo e dai tratti tipicamente lontani dai grandi film di genere, di per se, non é assolutamente un malus per il film, anzi, funziona decisamente bene. Ad abbassare il ritmo sono le troppe situazioni di parlato che scadono nella sempre troppo presente necessità di mostrare forti legami famigliari, come se si sentisse la necessità di creare ancora più empatia tra chi sta guardano e gli attori impegnati sulla schermo.
Ecco qui arrivare la solita moglie fragile e allo stesso tempo decisa a salvarsi, le bambine che cercano di trasmettere la paura ed il terrore di quella situazione. Tutto questo fa scivolare troppe volte i dialoghi del film nella solite battute riciclate, condite da “andrà tutto bene” o “ci salveremo, ve lo prometto”. Di tutto questo, forse, No Escape - Colpo di Stato poteva fare tranquillamente a meno.
Una piccola menzione d'onore a Pierce Brosnan che con il suo personaggio regala alla pellicola un'interpretazione tanto stereotipata quanto assurda, trasformandosi in un plus per il film. Non é sicuramente da meno Owen Wilson, che ricordiamo non essere un vero e proprio esordiente nel genere action, dato che fu protagonista di Behind Enemy Lines nel non troppo lontano 2001. Il suo Jack risulta abbastanza credibile in più di una occasione, trasformandosi in quell'eroe improvvisato che molto spesso abbiamo visto sbocciare in questo genere di pellicole. Sicuramente una delle interpretazioni più convincenti di questi ultimi anni.
Si potrebbero spendere mille altre parole per l'ultima pellicola dei Dowdle ma la verità é che alla fine la grossa differenza la farà lo spirito con cui vi approccerete ad essa. Se vi aspettate un prodotto maturo, completo e da grande produzione hollywoodiana, allora il risultato potrebbe essere piuttosto deludente. Se invece vi aspettate un film che pone all'attenzione dello spettatore tematiche moderne e sicuramente importanti, ma declinandole in una salsa decisamente meno seriosa e più vicina al classico cinema d'azione degli anni 70/80 con un utilizzo estremamente ridotto della computer grafica, alla fine potreste anche uscire soddisfatti dalla sala.
Quello che é certo, é che a conti fatti la paura di non osare davvero fino in fondo da parte di regista e sceneggiatore ha precluso in buona parte l'esito finale globale. Così com'é No Escape - Colpo di Stato si é rivelato un film divertente in cui l'esaltazione, troppo spesso fa largo a momenti di noia.