Oppenheimer – Il film di Christopher Nolan in 4K

Scan 8K della pellicola 65mm e oltre 200 minuti di extra per rivivere alla grande la genesi della bomba atomica

Oppenheimer  Il film di Christopher Nolan in 4K

Oppenheimer è il sorprendente film di Christopher Nolan dedicato all'opera di J. Robert Oppenheimer, l'uomo conosciuto come "il padre della bomba atomica": in 3 tormentate ore condensa la creazione dell'ordigno finale di distruzione di massa e le crisi di coscienza che l'hanno accompagnato. Biopic sul genio, l'arroganza e l'operato individuale e collettivo, tracciando brillantemente la vita turbolenta del fisico teorico americano. Basato su "American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer", l'autorevole biografia del 2005 di Kai Bird e Martin J. Sherwin, il film prende ampiamente spunto dal libro per ripercorrere la vita di Oppenheimer, compreso il suo ruolo nel Manhattan Engineer District, meglio conosciuto come Progetto Manhattan.

Fu direttore di un laboratorio segreto costruito presso la desolata area di Los Alamos, nel Nuovo Messico, dove assieme ad altre delle menti scientifiche più brillanti dell'epoca si interrogarono su come sfruttare le reazioni nucleari per le armi che uccisero istantaneamente decine di migliaia di persone, terminando la guerra nel Pacifico e ponendo la parola fine alla Seconda Guerra Mondiale.

La bomba atomica e le sue conseguenze definiscono l'eredità di Oppenheimer dando forma al film. Nolan si sofferma a lungo sulla costruzione della bomba, un processo affascinante e spaventoso, ma non riprende gli attacchi; non ci sono immagini documentarie dei morti o panoramiche delle aree giapponesi in cenere. L'orrore delle due atomiche, l'ampiezza delle sofferenze che hanno causato e la corsa agli armamenti che ne è seguita, soffondono il film.

Il momento più visceralmente drammatico è l'incubo a occhi aperti in cui lo scienziato osserva i colleghi spazzati via dalla potenza distruttiva dell'ordigno una volta che il “Test Trinity” nel deserto è andato a buon fine. Oppenheimer è un grande film sotto il profilo formale e concettuale, visceralmente coinvolgente così come l'arte registica di Nolan è altrettanto cruciale e al servizio della storia che racconta. Per una recensione artistica completa potete leggere l'articolo di Aida Picone.

Un immenso spettacolo analogico

I film di Christopher Nolan sono da tempo grandi eventi cinematografici, specie per la preferenza nell'utilizzo della pellicola rispetto al digitale. Scelta molto più costosa che permette una rappresentazione visiva superiore, grazie alla straordinaria qualità offerta dalla pellicola 65mm rispetto al 4K nativo. Di fatto il negativo 65mm a 15 perforazioni e scorrimento orizzontale offre una risoluzione equivalente a 18K, mentre la pellicola 65mm a scorrimento verticale ha risoluzione di “soli” 12K/13K. Le pellicole utilizzate 35mm e 65mm hanno sensibilità 50/250/500 ASA, con diverso carico di grana, direttamente proporzionale alla crescente capacità di incamerare luce (35mm Kodak Vision3 500T 5219 – 65mm anche orizzontale Kodak Vision3 50D 5203, Vision3 250D 5207, Vision3 500T 5219, Eastman Double-X 5222).

Più precisamente la Eastman Double-X 5222 è una pellicola bianco e nero che è stata appositamente ingegnerizzata e resa disponibile per questo film per l'impiego con le cineprese sui set. Erano decenni che l'azienda non si occupava più di realizzare un simile negativo, ed è occorso del tempo per tornare a manipolare tale materia. Le riprese più “quadrate” 1.43:1, per circa il 25% dell'opera, assieme a quelle 2.20:1 per le rimanenti immagini sono transitate per le sale IMAX, mentre per questa versione Blu-ray 4K si è preferito passare a 1.78:1 + 2.21:1 (3840 x 2160/23.97p), offrendo una scelta di aspect ratio piuttosto simile. Le immagini si sviluppano tra colori desaturati per il passato e bianco e nero per il presente.

Oppenheimer 4K - Come si vede

Opera evento anche per l'Home Video, che arriva su un BD-100 triplo strato da riferimento assoluto, tra i migliori riversamenti UHD/4K mai realizzati fino a oggi in virtù di una scansione addirittura 8K della pellicola 65mm. Opera carica di toni colore, caldi, freddi, desaturati, bianco e nero, più in generale con un grado di incisività che francamente non credevamo possibile si potesse raggiungere, e con un “banale” HDR-10. Dettagli incredibilmente nitidi, risalto elementi strepitoso con texture estremamente raffinate. Assenza di banding e nessun problema nei livelli di sfumature colore per un risultato tecnico che lascia a bocca aperta e meriterebbe uno schermo 10 bit il più grande possibile, per farsi travolgere da ogni singolo frame.

Tornano gli schemi colore scelti dal cinematographer di fiducia di Nolan, Hoyte Van Hoytema, così come buca lo schermo il bianco e nero ricchissimo di sfumature di grigi. Ritroviamo gli elementi contrastati, la potenza dei campi larghi e soffocanti primi piani, il tutto accompagnato dall'immancabile grana di fondo che contribuisce alla connotazione del luogo e del tempo. Perfezione assoluta che sembrava impossibile da applicare a una compressione video, per quanto virtuosa, come l'HEVC.

Oppenheimer 4K - Come si sente

La traccia italiana DTS 5.1 “half rate” (754 kbps/24 bit) di dignitosa resa tecnica, regala un coinvolgimento di pari misura tra dialoghi, echi e un'accettabile ricchezza scenica anche dai canali posteriori. In presenza di un vero impianto Home Theater a canali discreti si percorre la narrazione spesso desiderosi di un superiore impatto della colonna sonora.

Soluzione di ascolto che giunge con la traccia DTS-HD Master Audio 5.1 inglese (24 bit) che eleva il coinvolgimento e contribuisce a dare ulteriore vitalità alle immagini. Particolarmente significativo il subwoofer e il relativo canale LFE, che sin dalle prime battute e le visioni dello scienziato di potenti elementi luminosi caratterizza la forma delle immagini conferendo superiore concretezza e solidità. Per uno spettacolo totale, ricco di elementi travolgenti non c'è che la lingua originale.

Oppenheimer 4K - Gli extra

Opera evento che beneficia di copiosi supplementi per un totale di oltre 200' minuti su un terzo Blu-ray dedicato, approfondendo la complessa e articolata produzione colma di sfide. Un primo documentario “The Story of Our Time: The Making of Oppenheimer” della durata di 73' minuti è suddiviso in 7x parti e offre una panoramica piuttosto approfondita e ampiamente esaustiva di genesi e sviluppo, riprese e post-produzione. Focus sulla pellicola 65 mm in bianco e nero (8'): la pellicola fisica, eredità e vantaggi del suo utilizzo. L'uso della pellicola è complicato e trasforma il montaggio in un'odissea, ma l'entusiasmo di Nolan trasuda dalle parole di Van Hoytema per la tecnica analogica e la consistenza della pellicola rispetto al digitale.

C'è poi l'incontro con la stampa (35') - Nolan è affiancato dal moderatore Chuck Todd, dall'autore Kai Bird, dal consulente di Interstellar, il fisico e autore Kip Thorn e dal fisico Carlo Rovelli tra domande e risposte di carattere scientifico. “To End All War: Oppenheimer & The Atomic Bomb” è un altro documentario di ben 87' minuti, realizzato dal regista Christopher Cassel che entra nel dettaglio della vita di Oppenheimer, lo sviluppo del progetto, Los Alamos, la corsa della Russia e altre nazioni per ottenere le proprie armi distruttive: una formidabile e imperdibile opera di divulgazione storico-scientifica. Presenti inoltre circa 14' minuti di elementi promozionali con 2x trailer, un teaser, trailer esclusivo IMAX e un primo sguardo al film di 5' minuti. Sottotitoli in italiano.

Attenzione che le copie Home Video 4K del film stanno andando in via di esaurimento, per cui non si escludono ristampe.

Gallery

Oppenheimer

Rating: Tutti

Nazione: Regno Unito, Stati Uniti d'America

10

Voto

Redazione

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Oppenheimer

Con Oppenheimer il regista ha vinto la sfida di rendere travolgente la storia della nascita della bomba atomica, prendendosi il tempo di un racconto al di là della maschera della scienza, con i tanti dubbi morali, la vita prima e dopo dello scienziato, dipingendo la complessità dell'uomo tra pregi e difetti. Sulla carta un'opera impossibile da trasformare in uno spettacolo così coinvolgente, tanto da desiderare di riviverlo ed esaurire le copie 4K per l'Home Video. Del resto se sulla scena cinematografica mondiale esiste un degno erede di maestri assoluti della Settima Arte come Stanley Kubrick, questo è Christopher Nolan.