Pulp Fiction – L'edizione 30° anniversario in 4K
In un box con un divertente pop-up animato una serie di gadget esclusivi
Un'affabile coppia all’interno di un ristorante ha terminato la colazione, simpatici malfattori che discutono del potenziale offerto dai locali pubblici.
Ringo “Pumpkin” (“Zucchino”, Tim Roth) spiega alla dolce metà Yolanda “Honeybunny” (“Coniglietta”, Amanda Plummer) che per evitare proprietari di negozi di liquori diffidenti e armati è meglio depredare i meno pericolosi locali come quello in cui si trovano. Con l'idea di incrociare gonfi portafogli la decisione è presto presa e scatta la rapina.
Splendida sinfonia pulp
Inizia così il secondo film diretto da Quentin Tarantino, che attraverso la splendida sceneggiatura scritta con Roger Avary accompagna per un un racconto che muove in tre direzioni: unico denominatore comune il potente malavitoso Marsellus Wallace (Ving Rhames). Nel primo movimento di questa sinfonia “pulp” assistiamo all’incontro e alla serata che il killer Vincent Vega (John Travolta) deve trascorrere con Mia (Uma Thurman), moglie del boss.
Nel secondo il pugilatore Butch (Bruce Willis) pagato per truccare un incontro tradisce la fiducia di Wallace che lo ha corrotto ottenendo due cose: una cospicua somma in danaro dalle puntate ai bookmaker e la certezza che se mai un giorno lo rincontrerà non avrà scampo. L’unica via è la fuga assieme alla dolcissima consorte Fabienne (Maria de Medeiros).
Nel terzo movimento i killer Vincent Vega e Jules Winnfield (Samuel L. Jackson), incaricati da Wallace di un'esecuzione, si ritrovano in pieno giorno con un cadavere all’interno della macchina e il problema di doverlo occultare il più velocemente possibile.
"Sono il signor Wolf, risolvo problemi"
Il racconto si dipana attraverso una narrazione volutamente non cronologica, avvenimenti cuciti a fitte maglie trasformando in un tutt’uno questo genialissimo plot per ritornare, dopo un lungo volo pindarico, proprio in quello stesso ristorante dove tutto era iniziato. Ogni singolo accadimento vive di vita propria, alcuni entrati da subito nell'immaginario collettivo.
In cima c'è Mr. Wolf - Harvey Keitel, pronto a risolvere problemi. C'è poi la serata di Mia e Vincent nel locale alla moda Jack Rabbit Slim's, dove si recano per cenare: ristorante a tema dove ogni singolo cameriere non è altro che la controfigura di una star cinematografica o televisiva anni '50 e '60. Il ballo della coppia sulle note di “You Never Can Tell” di Chuck Berry è tra le icone assolute dell'opera, in questa edizione omaggiata da elementi pop-up in stile libro animato.

Non è da meno la sequenza in cui sempre Vincent, stavolta con Jules, in perfetta tenuta da “Iene” irrompono nell'appartamento per giustiziare gli occupanti. Con gli occhi iniettati di cruda ferocia Jules si scatena nella prorompente recitazione di un passo (inesistente) della Bibbia: Ezechiele 17:25. Altra icona-culto celebrata nottetempo, con il testo separato in un riquadro sul retro della costosissima edizione LaserDisc giapponese, la prima disponibile sul mercato mondiale.
Quanto Cinema in questo film
Sin dall'esordio in Home Video il regista ha sempre evitato di fare il commento al film, il che avrebbe reso più facile andare alla scoperta degli incredibili omaggi di cui è infarcito: i più eclatanti li abbiamo messi assieme noi. Anche perché prima di diventare regista Tarantino ha lavorato in una videoteca, dove ebbe la possibilità di approfondire l'argomento. Periodo antecedente all'incontro totalmente casuale con Harvey Keitel, che oltre al pranzo si offrì di co-produrgli Le iene. Per inciso “Quentin Tarantino” fu scelto da sua madre Connie dopo aver assistito alla proiezione del film Gunsmoke, interpretato da Burt Reynolds nel ruolo di Quint.

- La gara di twist con Travolta e la Thurman richiama l’opera di Jean Luc Godard Bande à part, in inglese A Band Apart, che in seguito al primo film Le iene diventerà il nome della casa di produzione fondata da Tarantino assieme a Michael Bodnarchek e Lawrence Bender.
- Lo sconosciuto contenuto della valigetta in possesso di Jules e Vincent è un omaggio al film Kiss Me Deadly - Un Bacio e una pistola di Robert Aldrich del 1955.
- Quando Butch si ferma all’incrocio con l’auto mentre Marsellus gli attraversa la strada potrebbe tornare alla mente l’identica sequenza in Psycho di Alfred Hitchcock, dove Janet Leigh alla guida dell’auto è vista dal suo datore di lavoro.
- L’episodio di sodomia subito da Marsellus nel negozio di Zed ha fin troppo chiari riferimenti a Deliverance - Un Tranquillo Week-end di paura, diretto da John Boorman nel 1972.

- “Bonnie Situation” con il problema dell’occultamento del cadavere dentro l’auto di Jules e Vincent è un omaggio al film di Truffaut Jules e Jim.
- Il personaggio del signor Wolf interpretato da Harvey Keitel ricorda quello di Jean Reno in Nikita di Luc Besson. Keitel ha poi avuto la stessa parte nel discutibile rifacimento statunitense del film francese, intitolato Point of No Return - Nome in Codice: Nina.
- Il libro che Vincent legge in due differenti momenti del film è Modesty Blaise, racconto pulp dello scrittore Peter O’Donnell del 1965.
- L’attore Ving Rhames porta un cerotto dietro la nuca messogli appositamente dal truccatore di scena per coprire un'escoriazione.
- Il cameriere “Buddy Holly” al Jack Rabbit è interpretato dall’attore Steve Buscemi, che nel prologo in Le Iene ha una discussione con i colleghi perché non desidera lasciare mance alle cameriere.
- Nell’episodio del racconto di Walken a Butch bambino viene citato il paese di origine del suo bisnonno: Knoxville, nello stato americano del Tennessee. Questo è il luogo dove è nato il regista.

- Nella locandina che riporta l’incontro di pugilato di Butch troviamo l’indicazione di un match minore: Vossler contro Martinez. In realtà Russel Vossler e Jerry Martinez sono due amici che si azzuffavano spesso e che il regista ha conosciuto quando lavorava presso la videoteca Video Archives.
- Quando Butch torna in fretta e furia nel suo appartamento per recuperare l’orologio la radio trasmette la pubblicità del Jack Rabbit Slim's.
- Il ragazzo armato di pistola che spara a Vincent e Jules altri non è che Alexis Arquette, fratello di Rosanna e Patricia.
- Il cartone animato che Butch bambino sta guardando in televisione fa parte di uno spettacolo televisivo made in USA per giovanissimi intitolato Clutch Cargo. Animazione a basso costo che arrivò anche in Italia.
- Il film in tv nella camera d’albergo dove stanno Butch e Fabienne è The Losers diretto nel 1970 da Jack Starrett.

Pulp Fiction 30° anniversario 4K – Come si vede
Girato interamente in analogico con l'impiego di cineprese Arriflex 35-III, Panavision Panaflex Gold II, Lightweight e Platinum su pellicola 35 mm a bassa sensibilità (50 ASA), recentemente ha beneficiato di scansione 4K. Formato immagine 2.35:1 (3840 x 2160/23.97p) prossimo all'originale 2.39:1, codifica HEVC su BD-100 triplo strato.
Tale processo ha permesso di ottenere un'immagine nettamente superiore rispetto al 2K, con un maggiore livello di dettaglio, specialmente nelle aree di secondo piano, e una resa più accurata ed estesa in termini di luci e colori, grazie ai metadati dinamici del Dolby Vision. La cinematografia di Andrzej Sekula, noto per lavori come American Psycho, risulta particolarmente valorizzata grazie alla ridotta compressione dinamica: ciò rende questo 4K la migliore proposta per l'Home Video. Su schermi non nativi a 10 bit, le differenze rispetto al Blu-ray in 2K potrebbero apparire meno marcate.

Pulp Fiction 30° anniversario 4K – Come si sente
Per quanto riguarda l’audio, il disco 4K offre una traccia Dolby Digital 5.1 (640 kbps) di qualità discreta, che migliora l’esperienza di ascolto su un impianto Home Theater rispetto ai diffusori integrati delle televisioni. Nonostante ciò la resa dinamica, i bassi e la spazialità dei canali posteriori risultano limitati. Il canale centrale garantisce comunque una buona chiarezza per i dialoghi, in particolare per le voci del doppiaggio italiano.
L’audio originale inglese in DTS-HD Master Audio 5.1 (24 bit), già presente nella precedente edizione americana, si distingue nettamente: offre un'eccellente ricchezza sonora, eccellenti effetti dinamici, e una grande resa nei momenti musicali, negli effetti sonori, e nei dialoghi. Purtroppo la codifica DTS-HD lossless non è stata inclusa per l'italiano nel disco 4K, sebbene sia disponibile nel Blu-ray 2K, anch’esso presente nel cofanetto amaray.

Pulp Fiction 30° anniversario 4K – Extra
Gli extra inclusi nel disco 4K sono gli stessi delle edizioni precedenti: approfondimento con interventi del cast e i diversi coinvolgimenti nei relativi personaggi (43' minuti), tavola rotonda con critici cinematografici (20' minuti) e un trivia track interattivo. Altri contenuti sono disponibili sul disco 2K con 24' minuti di scene tagliate e l’intervista a Quentin Tarantino al Charlie Rose Show (55' minuti). Sottotitoli in italiano.
Gadget esclusivi
Rispetto alle recenti uscite Home Video questo cofanetto si distingue per l'esclusiva presenza dell'elemento O-ring con pop-up, 6 adesivi, card con i provini fotografici e 8 cartoline con scene dal film.
Rating: V.M. 14
Durata: 154'
Nazione: Stati Uniti d'America
Voto
Redazione

Pulp Fiction
L'edizione per il 30° anniversario di Pulp Fiction è un must per collezionisti del cult di Tarantino, identica per contenuti rispetto ai dischi 4K e 2K, peccato per le limitazioni della codifica audio italiana, superiore l'inglese DTS lossless 24 bit. Dischi già editati ma box impreziosito dall'o-card con il ballo di Mia e Vincent e i gadget esclusivi a corredo. A quanto pare nell'arco di 30 anni il regista non sembra aver avuto il desiderio di registrare un commento al film, il che avrebbe regalato non poche sorprese e interessanti retroscena sulla lavorazione.