Pulp Fiction - recensione. Il Blu-ray 4K visto e ascoltato
L'opera più viscerale di Tarantino, racconto corale con lo stesso stile graffiante dell'omonimo genere letterario popolare narrando di crimini e criminali
Pulp Fiction - La storia
In Pulp Fiction i piccoli delinquenti “Coniglietta” (Amanda Plummer) e “Zucchino” (Tim Roth), si convincono quanto sia facile e remunerativo rapinare il ristorante in cui si trovano a fare colazione, senza sapere che tra gli avventori ai tavoli ci sono anche Jules (Samuel L. Jackson) e Vincent (John Travolta), esattori-killer al soldo del boss Marsellus Wallace (Ving Rhames). I due hanno appena punito in maniera definitiva una scassata cricca di criminali in erba che aveva commesso l'errore di entrare in società col loro capo.
I sicari, che non sono esattamente delle cime, hanno dovuto chiedere aiuto a Mr. Wolf (Harvey Keitel) per evitare di finire arrestati dopo che a Vincent è partito per sbaglio un colpo di pistola. A quest'ultimo è stato inoltre imposto di sobbarcarsi una serata come accompagnatore della moglie del capo, Mia (Uma Thurman), annoiata e pericolosa cocainomane.
Tra le losche attività di Wallace ci sono anche le scommesse clandestine, come quella in cui il non più giovane pugile Butch (Bruce Willis) deve perdere un incontro truccato. Tradendo la parola data il boxeur punta tutto su sé stesso, nella speranza di dileguarsi senza lasciar tracce, rischiando la vita per recuperare l'orologio che appartiene alla sua famiglia da generazioni. Il racconto, in forma circolare, chiude da dove aveva iniziato, ovvero con la rapina alla tavola calda.
Pulp Fiction - Opera epocale
Pulp Fiction vanta una solida, meravigliosa sceneggiatura composta da molteplici eventi a formare un mirabile affresco intriso di black humor, tra le opere più iconiche di Tarantino. Pirotecnico sia graficamente che verbalmente, il film lo consacrò definitivamente tra i migliori registi emergenti della Hollywood anni '90, all'epoca distintosi anche per la sceneggiatura di Una vita al massimo per Tony Scott.
Pulp Fiction è un'opera cult trascinante nel ritmo, geniale nei dialoghi e nella capacità di costruire personaggi memorabili, pervadendo la narrazione con una altrettanto strepitosa selezione musicale suggerita al regista dai collaboratori Boyd Rice, Chuck Kelley e Laura Lovelace. Oltre che Lawrence Bender e la Miramax, all'epoca di Bob & Harvey Weinstein, tra i produttori esecutivi coinvolti nella realizzazione ci fu anche l'attore Danny DeVito.
Pulp Fiction - La visione in 4K
Girato interamente analogico (camere Arriflex 35-III, Panavision Panaflex Gold II, Panavision Panaflex Lightweight, Panavision Panaflex Platinum) su pellicola 35 mm a bassa sensibilità 50 ASA, recentemente il film ha beneficiato di scan 4K e il relativo master Dolby Vision da cui si è partiti per la realizzazione della prima edizione 4K. Il risultato è un'immagine superiore per grado di dettaglio anche in secondo piano, maggiore precisione ed estensione per luci e colori in virtù dei metadati dinamici del Dolby Vision.
Un livello di accuratezza di cui beneficia la splendida cinematografia del maestro Andrzej Sekula (Hackers, American Psycho) per l'inferiore compressione dinamica. Tutto concorre a rendere questa versione 4K la migliore mai comparsa in ambito Home Video, anche se in presenza di schermi non 10 bit nativi le differenze rischiano di farsi meno evidenti rispetto alla controparte Blu-ray 2K.
Pulp Fiction - L'ascolto del disco 4K
Il disco 4K include l'audio Dolby Digital 5.1 canali (640 kbps) di sufficiente resa, per un ascolto attraverso l'impianto Home Theater comunque più interessante rispetto al transito diretto dai diffusori della televisione. La dinamica resta limitata, così come i bassi e la presenza scenica dei canali posteriori, se non altro il centrale favorisce le voci dell'originale cartello italiano di doppiatori.
Superiore l'originale inglese DTS-HD Master Audio 5.1 canali (24 bit, la stessa della precedente edizione statunitense) che regala notevoli emozioni con elementi sonici, ricchezza dinamica sia nei tantissimi momenti musicali che per effetti, spari, echi e dialoghi con ampie sfumature. Un vero peccato che non si sia potuto inserire la codifica DTS-HD lossless nel disco 4K per l'italiano, presente invece nella controparte Blu-ray Full HD/2K, il cui disco è incluso nel box amaray.
Extra magnifici, ma già visti
Quanto agli extra il materiale presente è quello già precedentemente editato nelle passate edizioni, di cui un focus con interventi degli attori e come rimasero coinvolti nel cast (43'), tavola rotonda di critici cinematografici (20') e un simpatico trivia track sono inclusi anche nel disco 4K. Il resto dei supplementi, tutti già pubblicati in passato, è presente nel disco 2K tra i quali sono imperdibili: 24' minuti di scene tagliate e una bellissima intervista a Tarantino al Charlie Rose Show di 55' minuti. Sottotitoli in italiano ovunque.
Oltre all'edizione "classica" amaray in plastica con sovracoperta in cartonato, ricordiamo che l'edizione 4K è anche disponibile anche in versione steelbook.