Run All Night - Una Notte per Sopravvivere
di
Valerio De Vittorio
Dopo Unkown - Senza identità e Non-stop, il talentuoso regista catalano Jaume Collet-Serra torna all'azione e a dirigere Liam Neeson, completando una sorta di trilogia di genere con Run all Night - Una notte per Sopravvivere. Un thriller metropolitano che strizza un po' l'occhio a Michael Mann, ma mantiene la propria cifra stilistica che abbiamo imparato ad apprezzare, e si avventura in una moralità grigia. A fare da contraltare da Liam Neeson troviamo niente meno che Ed Harris.
La formula di Run all Night é sicuramente interessante, così come la premessa. Senza raccontarvi troppo, Jimmy Conlon (Liam Neeson) e Shawn Maguire (Ed Harris) sono amici fin da ragazzini, di famiglia irlandese che a New York si sono fatti strada nella criminalità organizzata. Jimmy é il killer che facendo il lavoro sporco per Shawn ha accumulato una lista di morti lunga e scomoda. Ora che é ormai stanco e vecchio, infatti, si porta addosso il peso delle sue azioni, e vive al bar costantemente ubriaco.
Shawn amministra le ricchezze accumulate e conduce una vita tranquilla, con la famiglia, é il figlio Danny che segue le orme del padre, anche se scopriamo presto che non ha la sua stessa stoffa. Si droga, frequenta personaggi poco raccomandabili e presto la situazione gli sfugge di mano.
Non vuol aver nulla a che fare col proprio padre invece Michael, il figlio di Jimmy, che é riuscito a costruirsi una vita onesta, lavorando come autista di limousine e coltivando la passione per la box. Il passato trova però sempre un modo per tornare ed una serie di eventi lo portano ad incrociare la propria strada con i loschi affari di Michael. Inizia così la fuga lunga una notte che da il titolo al film, con Jimmy ed il figlio che si ritrovano costretti a collaborare per cercare di salvare la pelle.
Non aggiungiamo altri dettagli sulla trama perché arrivati ai titoli di cosa abbiamo avuto la sensazione che sarebbe stato meglio entrare in sala senza sapere nulla della pellicola. Il principale difetto del film é la sua prevedibilità, per questo non conoscerne a priori gli eventi scatenanti lo rende molto più godibile.
Run all Night si snoda così lungo binari lineari e piuttosto semplici, con sequenze di azione e tentativi di introspezione per dare uno spessore ai protagonisti. Il rapporto tra Jimmy ed il figlio é sicuramente l'aspetto più interessante, come il primo cerca a tutti i costi di non far cadere nel buco nero della vita criminale Michael.
Non gli permette di premere il grilletto, per non fargli superare la soglia di non ritorno. I momenti tra Liam Neeson e Ed Harris sono altrettanto intriganti, due figure complesse e rugose, amici da sempre, che si promettono di morire insieme, ma che la famiglia li costringe a farsi una guerra senza alcuna pietà. Purtroppo come dicevamo la tensione latita per via di uno script facile da anticipare, e i colpi di scena sono telefonatissimi.
Ne sembra consapevole il film stesso, che inizia proprio col finale. E' un peccato, perché la regia di Jaume Collet-Serra é accattivante, con i suoi virtuosismi dietro la macchina da presa, che vola tra le strade di New York per mostrarci personaggi diversi passando dalle aree differenti della metropoli. Non é lo sguardo di chi ama e conosce la propria città come quello di un Miachel Mann con la sua Los Angeles, tanto che il regista catalano si permette alcune ingenuità. Certi incontri casuali, infatti, sono più adatti ad una paesino di provincia che ad una tentacolare metropoli americana ad esempio.
Mettendo da parte questi elementi, Run all Night rimane un discreto film d'azione, che col suo potenziale avrebbe potuto lasciare il segno, ma che così si aggiunge alla lista dei film godibili ma che dimenticherete pochi minuti dopo essere usciti dalla sala. Non sono bastati infatti la coppia di attori di alto livello, la regia creativa e l'eccellente montaggio per portare sugli schermi un'opera memorabile.
Liam sfida tutti
La formula di Run all Night é sicuramente interessante, così come la premessa. Senza raccontarvi troppo, Jimmy Conlon (Liam Neeson) e Shawn Maguire (Ed Harris) sono amici fin da ragazzini, di famiglia irlandese che a New York si sono fatti strada nella criminalità organizzata. Jimmy é il killer che facendo il lavoro sporco per Shawn ha accumulato una lista di morti lunga e scomoda. Ora che é ormai stanco e vecchio, infatti, si porta addosso il peso delle sue azioni, e vive al bar costantemente ubriaco.
Shawn amministra le ricchezze accumulate e conduce una vita tranquilla, con la famiglia, é il figlio Danny che segue le orme del padre, anche se scopriamo presto che non ha la sua stessa stoffa. Si droga, frequenta personaggi poco raccomandabili e presto la situazione gli sfugge di mano.
Nonsotante le buone premesse, rimane un film prevedibile e poco incisivo
Non vuol aver nulla a che fare col proprio padre invece Michael, il figlio di Jimmy, che é riuscito a costruirsi una vita onesta, lavorando come autista di limousine e coltivando la passione per la box. Il passato trova però sempre un modo per tornare ed una serie di eventi lo portano ad incrociare la propria strada con i loschi affari di Michael. Inizia così la fuga lunga una notte che da il titolo al film, con Jimmy ed il figlio che si ritrovano costretti a collaborare per cercare di salvare la pelle.
Non aggiungiamo altri dettagli sulla trama perché arrivati ai titoli di cosa abbiamo avuto la sensazione che sarebbe stato meglio entrare in sala senza sapere nulla della pellicola. Il principale difetto del film é la sua prevedibilità, per questo non conoscerne a priori gli eventi scatenanti lo rende molto più godibile.
Scontro tra padri
Run all Night si snoda così lungo binari lineari e piuttosto semplici, con sequenze di azione e tentativi di introspezione per dare uno spessore ai protagonisti. Il rapporto tra Jimmy ed il figlio é sicuramente l'aspetto più interessante, come il primo cerca a tutti i costi di non far cadere nel buco nero della vita criminale Michael.
Non gli permette di premere il grilletto, per non fargli superare la soglia di non ritorno. I momenti tra Liam Neeson e Ed Harris sono altrettanto intriganti, due figure complesse e rugose, amici da sempre, che si promettono di morire insieme, ma che la famiglia li costringe a farsi una guerra senza alcuna pietà. Purtroppo come dicevamo la tensione latita per via di uno script facile da anticipare, e i colpi di scena sono telefonatissimi.
Ne sembra consapevole il film stesso, che inizia proprio col finale. E' un peccato, perché la regia di Jaume Collet-Serra é accattivante, con i suoi virtuosismi dietro la macchina da presa, che vola tra le strade di New York per mostrarci personaggi diversi passando dalle aree differenti della metropoli. Non é lo sguardo di chi ama e conosce la propria città come quello di un Miachel Mann con la sua Los Angeles, tanto che il regista catalano si permette alcune ingenuità. Certi incontri casuali, infatti, sono più adatti ad una paesino di provincia che ad una tentacolare metropoli americana ad esempio.
Mettendo da parte questi elementi, Run all Night rimane un discreto film d'azione, che col suo potenziale avrebbe potuto lasciare il segno, ma che così si aggiunge alla lista dei film godibili ma che dimenticherete pochi minuti dopo essere usciti dalla sala. Non sono bastati infatti la coppia di attori di alto livello, la regia creativa e l'eccellente montaggio per portare sugli schermi un'opera memorabile.