Il bacio della discordia, l’incredibile storia in #SeAcabó: diario delle campionesse su Netflix

L'hashtag che ha fatto il giro del mondo

Il bacio della discordia lincredibile storia in SeAcab diario delle campionesse su Netflix

Su Netflix il documentario #SeAcabó: diario delle campionesse spiega i retroscena, la conseguenza e le premesse del bacio che nell'agosto del 2023 ha scosso il mondo del calcio, e non solo. Diventato un caso politico, il gesto compiuto dal Presidente della Federazione nei confronti di una giocatrice alla premiazione per la vittoria della Coppa del Mondo fa discutere ancora oggi.

Il campionato del mondo e il sogno della vittoria

Gallery


Immaginate di giocare a calcio. Di amare lo sport che fate e di volerlo trasformare in una carriera. In un lavoro. Non è difficile per noi italiani: viviamo nel Paese in cui quasi tutti i ragazzini sognano di fare i calciatori da grandi. E se fossero ragazzine?

Siete donne. Giocate a calcio e avete vinto la Coppa del Mondo, il titolo più ambito da chi gioca a calcio. Ma siete appunto donne. Una donna, in particolare: Jenni Hermoso, titolare della nazionale femminile spagnola e quando il Presidente della Federazione, Luis Rubiales, nel consegnarti la medaglia ti stampa un bacio sulla bocca, quella diventa l’unica cosa di cui tutto il mondo parla.

I titoloni sui giornali sportivi (e non solo) del pianeta parlano solo di quel bacio forzato, che potrebbe costituire una molestia sessuale. Perché sei una donna e chi se ne frega se hai appena vinto la coppa del mondo: l’unica cosa che devi fare è parlare alla stampa dicendo che non è successo niente. Guai a te, se non lo fai. Perché in quel caso, diventi un mostro. Tu, che con il tuo semplice silenzio vieni trasformata nella carnefice di un pover’uomo che non ha fatto nulla di male.

SeAcabò - Il podcast

Il calcio femminile contro Vilda: verso il mondiale

Il bacio della discordia, l’incredibile storia in #SeAcabó: diario delle campionesse su Netflix

Facciamo un passo indietro. Nel 2023, prossima a vincere il titolo mondiale, la nazionale spagnola di calcio femminile inizia a dare forfait. 18 giocatrici si rifiutano di essere convocate finché non cambia l’allenatore. Non vogliono Jorge Vilda come CT. Perché? Secondo quanto raccontano le giocatrici nel documentario di Netflix, Vilda non solo aveva una “cricca” di giocatrici che privilegiava solo perché lo assecondavano senza mai discutere, ma era anche inutile dal punto di vista strategico: in sostanza, non faceva il suo lavoro. Perché non sapeva come farlo. Secondo i racconti, aveva ottenuto il posto grazie al legame del padre con Rubiales. Per 7 anni non ottiene nulla. Nessun risultato.

Commissario tecnico, direttore sportivo, padre e padrone della nazionale femminile. Entrava nelle camere delle giocatrici durante la notte. Controllava le loro borse. Si prendeva libertà mai concesse.

Il campionato europeo aveva dimostrato che la situazione non sarebbe mai cambiata. Così alcune giocatrici contattarono il Presidente Rubiales chiedendo un nuovo allenatore.

La chat finisce sui giornali, con Rubiales furioso. Lo scandalo esplode non per questo, ma perché tutta la Spagna sa che la situazione con i calciatori - uomini - è diametralmente opposta: qualunque giocatore poteva contattarlo direttamente e ottenere tutto ciò che voleva.

All’alba della convocazione, 18 giocatrici inviano una mail dicendo che non avrebbero giocato dirette da Vilda. Rischiando anni di squalifica e le loro carriere. La mail finisce dritta sui giornali, di nuovo. E nel mirino finiscono le giocatrici, il loro “stato mentale” e la loro “debolezza” di donne. Vilda in conferenza stampa dichiara che non importa avere le giocatrici che giocano meglio, bensì quelle che dimostrano il maggiore attaccamento alla maglia.

Una parte di quelle giocatrici tornano sui loro passi ed entrano in nazionale. Arrivano in semifinale e Rubiales e Vilda dichiarano ai orinali che è merito loro. Dei due uomini contro i quali 4 sciocche si erano ribellate ingiustamente.

Il bacio della discordia

Il bacio della discordia, l’incredibile storia in #SeAcabó: diario delle campionesse su Netflix

In tutto questo, l’unica cosa di cui tutto il mondo parla è il bacio che Rubiales ha dato a Jenni, mettendola a disagio. E lui, che ha messo in imbarazzo la Spagna intera con un gestaccio poco prima del bacio, evidentemente se ne rende conto perché cerca fin da subito di minimizzare.

Ma la cosa più grave è che, a fronte delle pressioni ricevute dalla Federazione, Jenni non cede e non rilascia dichiarazioni. Eppure, alcune sue dichiarazioni inventate per minimizzare dicendo che non è successo niente finiscono nei comunicati ufficiali.

Il caso diventa politico e poi arrivano le bugie durante l’assemblea della Federazione ripresa in diretta. A quel punto, l’hashtag #seacabó (è finita) diventa virale. E quel bacio senza consenso arriva fino a Hollywood e cambia il mondo dello sport femminile spagnolo.

Meno di tre settimane dopo aver vinto il titolo mondiale, Vilda viene licenziato. Aveva espresso solidarietà a Rubiales, che non aveva voluto dimettersi, venendo poi sospeso dalla FIFA.

Per capire in che modo quel bacio abbia cambiato il mondo in Spagna, e non solo, dovrete vedere come finisce il documentario.

Un documentario meno efficace di quelli che siamo abituati a vedere su Netflix, perché è un po’ confusionario nella parte iniziale. Sembra non voler prendere una posizione, per poi cambiare idea.

I documentari, di solito, documentano - appunto - i fatti. O lo fanno in modo neutrale o attraverso una posizione chiara presa dall’autore. In questo caso, manca una scelta chiara. Peccato, perché il materiale c’era. Ma perde efficacia per il modo in cui viene raccontato.

6.5

Voto

Redazione

Screenshot 20241001 at 233729png

Il bacio della discordia, l’incredibile storia in #SeAcabó: diario delle campionesse su Netflix

Peccato per l’assenza di una scelta narrativa - documentaristica - chiara. #SeAcabó: diario delle campionesse è il documentario di Netflix che racconta in che modo un bacio rubato diventi il vero protagonista della vittoria delle calciatrici della nazionale spagnola nel campionato del mondo di calcio femminile.

Perché la storia è interessante, ma viene raccontata in modo piuttosto confusionario, soprattutto nella prima parte, dalle stesse protagoniste, intervistate in maniera non del tutto efficace. Resta una storia degna di essere documentata, ma purtroppo non in modo coinvolgente quanto avrebbe potuto essere, nel raccontare la storia di un hashtag che ha fatto il giro del mondo e cambiato lo sport femminile in Spagna.

Iscriviti alla Newsletter

Resta aggiornato sul mondo Gamesurf: anteprime, recensioni, prove e tanto altro.

ISCRIVITI