Sei mai stata sulla Luna?
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Paolo Genovese é un cineasta che ha fatto della coralità, il punto di riferimento di molti suoi film. Se guardiamo al passato, pellicole come Tutta Colpa di Freud o Immaturi, hanno dimostrato la bravura del regista di Roma nel saper far convivere sulla scena tanti attori, riuscendo a delineare per ognuno di essi i tratti caratteristici.
Con Sei mai stata sulla Luna? Genovese torna a lavorare nuovamente su una commedia corale, ma questa svolta a fare da sfondo al racconto ci sarà la campagna pugliese ed i contrasti tra una vita cittadina e quella invece più rurale. Esperimento riuscito? scopriamolo insieme!
La storia ci racconta di Guia, trentenne in carriera nata dall'amore di una donna spagnola e un padre italiano. Guia, é la classica business woman che ha deciso di votare la sua vita completamente al lavoro. Impegnata nella gestione di un'importantissima rivista di moda, passa la sua vita a viaggiare tra Milano e Parigi. Per stessa ammissione dei suoi collaborati il suo ruolo é quello della snob altezzosa.
La morte del padre però la porterà ad affrontare un viaggio verso Nardò, paesino dell'entroterra pugliese dove il papà era proprietario e gestore di una masseria. Qui si scontrerà con una vita rurale molto distante da quella a cui é abituata a Milano. Purtroppo l'incombente settimana della moda milanese porterà Guia a dover trovare il prima possibile un acquirente e poter così tornare nella capitale italiana della Moda prima dell'inizio di questa importante kermesse modaiola.
Sorvolando sulla credibilità e veridicità della trama, a nostro modo di vedere decisamente “tirata”, il film ha l'ambizione di sfruttare una classica storia d'amore, per raccontare i contrasti di due stili di vita differenti attraverso gli occhi di Guia (Liz Solari) e del fattore tuttofare Renzo, interpretato da un buon Raul Bova. A fare da sfondo ci saranno molte figure tipiche di paese interpretate da Sergio Rubini, Emilio Solfrizzi, Nino Frassica, Sabrina Impacciatore e non ultimo uno splendido Neri Marcoré.
A differenza degli altri film di Genovese, tolto un finale tutto sommato gradevole, la storia che si dipana nei suoi 90' di proiezione, risulta troppo “romantico centrica” con i due personaggi interpretati da Bova e dalla Solari, che inghiottiscono le ottime performance delle spalle. Un vero peccato, perché da una parte abbiamo una storia d'amore banale e di facilissima lettura, dall'altra invece una serie di personaggi che, nei momenti in cui trovano un po di luce, si dimostrano in grado di reggere le sorti della pellicola con interpretazioni convincenti ed in grado di strappare più di un sorriso.
A subire l'influenza della storia d'amore é anche il paesaggio della campagna pugliese che, pur regalando scorci piacevoli e rilassanti, non riesce mai ad essere pienamente valorizzato, dimostrandosi il più delle volte una semplice location piuttosto che un vero e proprio valore aggiunto.
Sei mai stata sulla Luna? poteva essere un film più profondo, che sfruttando la storia d'amore raccontava tutta una serie di contrasti in grado di fare la fortuna di molte altre pellicole nostrane. Genovese invece lascia semplicemente trasparire il contrasto tra campagna e vita in città, tra mentalità così lontane (ma anche molto vicine) e così molti altri esempi. Un vero peccato, perché la pellicola scritta dallo stesso Genovese insieme a Calderoni e Rosella si prestava benissimo a questo tipo di riflessioni senza scadere però nel banale.
Insomma, se proprio dobbiamo dirlo, l'ultimo film di Paolo Genovese non ci ha particolarmente convinto. La volontà del regista di focalizzare tutto sulla - surreale - storia d'amore tra Raul Bova e Liz Solari, trascurando molti altri punti narrativi, si é rivelata in parte fallimentare. Nonostante questo la pellicola non é da bocciare su tutta la linea, ma vive grossi momenti di alti e bassi per tutti i suoi 90' minuti di proiezione. Consigliato solamente ai super fanatici della commedia all'italiana.
Con Sei mai stata sulla Luna? Genovese torna a lavorare nuovamente su una commedia corale, ma questa svolta a fare da sfondo al racconto ci sarà la campagna pugliese ed i contrasti tra una vita cittadina e quella invece più rurale. Esperimento riuscito? scopriamolo insieme!
La ricerca della felicità passa per la campagna?
La storia ci racconta di Guia, trentenne in carriera nata dall'amore di una donna spagnola e un padre italiano. Guia, é la classica business woman che ha deciso di votare la sua vita completamente al lavoro. Impegnata nella gestione di un'importantissima rivista di moda, passa la sua vita a viaggiare tra Milano e Parigi. Per stessa ammissione dei suoi collaborati il suo ruolo é quello della snob altezzosa.
La morte del padre però la porterà ad affrontare un viaggio verso Nardò, paesino dell'entroterra pugliese dove il papà era proprietario e gestore di una masseria. Qui si scontrerà con una vita rurale molto distante da quella a cui é abituata a Milano. Purtroppo l'incombente settimana della moda milanese porterà Guia a dover trovare il prima possibile un acquirente e poter così tornare nella capitale italiana della Moda prima dell'inizio di questa importante kermesse modaiola.
Sorvolando sulla credibilità e veridicità della trama, a nostro modo di vedere decisamente “tirata”, il film ha l'ambizione di sfruttare una classica storia d'amore, per raccontare i contrasti di due stili di vita differenti attraverso gli occhi di Guia (Liz Solari) e del fattore tuttofare Renzo, interpretato da un buon Raul Bova. A fare da sfondo ci saranno molte figure tipiche di paese interpretate da Sergio Rubini, Emilio Solfrizzi, Nino Frassica, Sabrina Impacciatore e non ultimo uno splendido Neri Marcoré.
A differenza degli altri film di Genovese, tolto un finale tutto sommato gradevole, la storia che si dipana nei suoi 90' di proiezione, risulta troppo “romantico centrica” con i due personaggi interpretati da Bova e dalla Solari, che inghiottiscono le ottime performance delle spalle. Un vero peccato, perché da una parte abbiamo una storia d'amore banale e di facilissima lettura, dall'altra invece una serie di personaggi che, nei momenti in cui trovano un po di luce, si dimostrano in grado di reggere le sorti della pellicola con interpretazioni convincenti ed in grado di strappare più di un sorriso.
A subire l'influenza della storia d'amore é anche il paesaggio della campagna pugliese che, pur regalando scorci piacevoli e rilassanti, non riesce mai ad essere pienamente valorizzato, dimostrandosi il più delle volte una semplice location piuttosto che un vero e proprio valore aggiunto.
Sei mai stata sulla Luna? poteva essere un film più profondo, che sfruttando la storia d'amore raccontava tutta una serie di contrasti in grado di fare la fortuna di molte altre pellicole nostrane. Genovese invece lascia semplicemente trasparire il contrasto tra campagna e vita in città, tra mentalità così lontane (ma anche molto vicine) e così molti altri esempi. Un vero peccato, perché la pellicola scritta dallo stesso Genovese insieme a Calderoni e Rosella si prestava benissimo a questo tipo di riflessioni senza scadere però nel banale.
Insomma, se proprio dobbiamo dirlo, l'ultimo film di Paolo Genovese non ci ha particolarmente convinto. La volontà del regista di focalizzare tutto sulla - surreale - storia d'amore tra Raul Bova e Liz Solari, trascurando molti altri punti narrativi, si é rivelata in parte fallimentare. Nonostante questo la pellicola non é da bocciare su tutta la linea, ma vive grossi momenti di alti e bassi per tutti i suoi 90' minuti di proiezione. Consigliato solamente ai super fanatici della commedia all'italiana.