Slender Man
Il più grande problema di Slender Man non è tanto quello di essere un teen horror (perchè il pubblico di riferimento è quello), quanto quello di essere un horror teen. Un prodotto profondamente immaturo, incapace non solo di creare il giusto clima di tensione nel pubblico (figuriamoci paura), ma anche di non riuscire a proporre sullo schermo un qualcosa di vagamente originale e interessante.
Tanto che, giusto per non farsi mancare niente, quella proposta da Slender Man è una storia che sembra pescare a piene mani da due titoli cult del genere come Candyman e The Ring. La trama è presto detta: quattro ragazze evocano quasi per scherzo il personaggio di Slender Man, durante una cena tra amiche. Sette giorni dopo inizieranno ad accadere strani avvenimenti e le ragazze stesse inizieranno a sparire.
Come se la mancanza di originalità non fosse già un problema sufficiente, a questo si deve aggiungere anche evidenti carenze in termini recitativi e numerosi buchi di sceneggiatura, tanto che da un certo punto del film in poi alcuni personaggi sembra quasi che spariscano direttamente dal copione. Non una spiegazione sul loro destino, non un cenno nemmeno dagli altri protagonisti. Semplicemente non se ne parla più e basta.
Anche da un punto di vista degli effetti speciali, ci troviamo di fronte ad un prodotto scialbo e senza mordente, con risvolti involontariamente comici (tanto da suscitare ilarità anche nei molti giovanissimi in sala). D'altronde la figura di Slender Man, anche se molto conosciuta, soprattutto online, non gode di una letteratura di genere tale da defirne caratteristiche e contorni. Il personaggio, creato una decina di anni fa sul web per un concorso fotografico, ha avuto un sicuro successo grazie alla sua figura inquietante e d'effetto, che ha fatto presa sul pubblico più giovane.
Poi sono arrivate le web series e i videogames, ma le uscita sul grande schermo sono sempre state un totale fallimento. Anche se questo è il primo film che vanta il "marchio" Slender Man, il personaggio è stato protagonista di un'altra pellicola (Always Watching) dagli esiti forse ancora più nefasti di questa. Da evitare.