Speciale "Le ali della libertà" - Film Vault Edition 4K
Tiratura 5.000 copie per celebrare questo piccolo grande cult del cinema anni '90
Andy Dufresne (T. Robbins) è un bancario e onesto cittadino che finisce condannato per il duplice omicidio di moglie e amante. Impossibilitato a dimostrare la propria innocenza, deve scontare l'ergastolo presso la prigione americana di Shawshank. È il 1947, all'interno di un ambiente duro e violento che non fa sconti a nessuno vince paure, soprusi e vessazioni con una filosofica, disarmante calma, stringendo una sempre più solidale amicizia con il nero Red (M. Freeman), smaliziato detenuto di lungo corso.
Intelligente e intraprendente, Andy non tarda a ingraziarsi i vertici passando dalle lavanderie a prezioso consulente finanziario per il direttore Warden (B. Gunton), bieco religioso invasato, aiutandolo a gestire danaro proveniente da appalti truccati. Con l'inconsapevole aiuto di Red, il mite Andy attuerà un impensabile piano di fuga lungo 20 anni, dall'incredibile esito.
Parte della cultura pop anni '90
Opera di culto celebrata dai cinefili, vince sin da subito per la strepitosa orchestrazione del racconto in virtù di una sceneggiatura da Oscar, Robbins e Freeman in stato di grazia, grandi comprimari come il mitico Clancy Brown (Highlander, franchise John Wick), colonna sonora suggestiva di Thomas Newmann, dialoghi appassionanti a partire dal voice over di Red, che culmina nella memorabile riflessione finale.
Le ali della libertà - The Shawshank Redemption è un film del 1994 diretto da Frank Darabont, basato sul racconto di Stephen King intitolato "Rita Hayworth and Shawshank Redemption". Opera divenuta un classico del cinema, con una potente narrativa sull'amicizia, la redenzione e la forza della resilienza contro ogni avversità. Tra il film più significativi dei '90, da preservare e tramandare ai posteri.
Dal marrone al blu
Pubblicato in molteplici edizioni Home Video, l'opera di Darabont vale la pena di essere riacquistata in 4K a partire dalla cinematografia di Roger Deakins. Tra i maestri assoluti della fotografia per il cinema e tra i pochissimi in grado di plasmare la luce sia con la pellicola che in digitale, i suoi colori e le sue luci hanno qui ulteriore spazio e capacità di riprendere il proprio posto nel racconto.
Nel caso di questo film, e di certi scempi compiuti in passato con proposte su disco fisico a dir poco imbarazzanti, si pone ulteriormente l'accento sulle scelte artistiche di Deakins e Darabont. Peraltro quest'ultimo riuscì a farsi odiare ripetutamente sul set per la maniacalità del girato e l'eccesso di ciak, prendendo per sfinimento soprattutto gli attori.
Le ali della libertà 4K - Come si vede
Con un'indicazione piuttosto generica che riporta la provenienza da "precedente master 4K", le caratteristiche tecniche dell'immagine sono finalmente più prossime a quella che fu la visione in sala. Un risultato che si stacca dai toni troppo caldi e un quadro visivo troppo luminoso, distorcendo in parte il percorso narrativo. Un ritorno alle origini in virtù di toni più bluastri e freddi, enfatizzando l'isolamento di Andy in modo più letterale, e di cui lo stesso Maestro Deakins parla in un articolo del 2017 per la rivista American Cinematographer.
Certo avremmo gradito una gestione attraverso un flusso dinamico via HDR-10+ o Dolby Vision, ma nell'insieme lo spettacolo lascia la sensazione di avvicinarsi molto all'originale concept artistico. Anche se solo in HDR-10 la visione del film, specie attraverso un pannello 10 bit nativo, sa come regalare emozioni, con ulteriore profondità dei neri. A tal proposito, scegliendo di restare il più possibile in disparte da rielaborazioni interne del TV con l'impostazione Filmmaker Mode (ove disponibile), in questo caso piuttosto raro si potrebbe rischiare di percepire qualche elemento più distante in parte inghiottito dal buio.
Almeno qui la scelta di un preset tipo “Cinema” o “True Cinema” potrebbe confinare tale feedback in una sorta di comfort zone. Altra importante discriminante la proposta nel formato immagine originale 1.85:1, e non il solito 1.78:1 del passato, quindi ancora più rispettosi del lavoro di Deakins, risoluzione 3840 x 2160/23.97p, codifica HEVC su BD-100 triplo strato.
Le ali della libertà 4K - Come si sente
La vecchia traccia Dolby Digital 2.0 canali (224 kbps) in italiano può davvero poco nel porre risalto al missaggio cinema dell'epoca, ma resta anche quella più coerente rispetto agli elementi sonori che la compongono al di là del parlato. A tal proposito è fortunatamente ascoltabile l'originale doppiaggio dell'epoca, con il memorabile cartello doppiatori tra cui spicca sopra a tutti la voce del nostro Carlo Sabatini per Freeman, affiancato dal bravo Stefano Benassi per Dufresne, Eugenio Marinelli per Clancy Brown, senza dimenticare che nel cartello era presente anche il grande Luca Ward che ha dato vita al detenuto Tommy Williams (Gil Bellows).
Il missaggio DTS-HD Master Audio 5.1 canali inglese (24 bit) è piuttosto simile alla precedente codifica Dolby TrueHD sempre 6 canali favorendo la colonna sonora, ma senza raggiungere vette stratosferiche. Anche perché il film è quasi interamente dialogo-centrico, e occorre disporre di un sensibile canale centrale per godersi al massimo tutte le sfumature del parlato in presa diretta.
Le ali della libertà 4K - La collector's "Film Vault"
Disco 4K già pubblicato in steelbook, questa edizione parte della prestigiosa collana “Film Vault” ed è corredata da uno splendido cofanetto, immagini da collezione, targa trasparente con la numerazione progressiva, riproduzione della "lettera sepolta" che Red dissotterra e doppio poster del film. Una collector's edition a tiratura worldwide di 5.000 copie.
I supplementi al film: commento al film del regista, da non perdere; “La speranza dura in eterno: uno sguardo al passato del film” (31') con interventi del regista e parte di cast e troupe, dal titolo del film all'analisi della produzione; “Le ali della libertà: La redenzione” (48') con il critico britannico Mark Kermode e uno speciale per BBC TV, con ulteriori interviste e approfondimenti; “La redenzione di Sharktank” (24') è invece una parodia che vede protagonista il figlio di Morgan Freeman, Alfonso, nei panni di Fred Redding, umile assistente di una casa di produzione hollywoodiana a cui vengono regolarmente negate le "audizioni" per la promozione
E ancora: lo speciale “Charlie Rose Show” con Frank Darabont, Tim Robbins e Morgan Freeman (42'); 150 fotogrammi dal film suddivisi in 6 gruppi: Tim Robbins, Morgan Freeman, cast comprimari, Tim e Morgan, dietro le quinte, storyboard, oggetti da collezione; trailer.