Star Wars: L'Ascesa di Skywalker

Star Wars Episodio VIII aveva creato una vera e propria frattura nel fandom. Un film, quello di Johnson, che aveva osato toccare alcuni capisaldi dell’universo creato da George Lucas nel modo - a detta dei fan - sbagliato. 

Sin dalle prime battute di questo episodio IX è palese un forte senso di retromarcia. Non parliamo solamente del fatto che il film è tornato nelle mani di J.J.Abrams (già registra di Episodio VII), ma di una vera e propria prima mezz’ora abbondante di pellicola in cui il regista di New York, con un montaggio frenetico e frastornante, quasi si sbarazza di tutto quello che era stato seminato nel precedente episodio. 

Se The Last Jedi rappresentava il tentativo di azzardo da parte della Kennedy e di Johnson, L’ascesa di Skywalker è la redenzione completa nei confronti del fandom. Non esageriamo se ammettiamo che si ha quasi la sensazione che sia stato costruito tutto a tavolino; Abrams e gli sceneggiatori hanno studiato minuziosamente entrate e uscite di scena, apparizioni e situazioni che urlano Star Wars a squarciagola. 

E se le sensazione straniante della prima mezz’ora può far spaventare i più scettici, da un certo punto in poi della pellicola Episodio IX si mette in una comfort zone dal quale non esce più, sino alla fine della pellicola. 

Quello di Abrams è un vero e proprio all in cinematografico; un film che mette dentro tutto quello che ci si aspetta da uno Star Wars con entrambe le lettere del titolo maiuscole. Se The Mandalorian è il manifesto di quello che i fan chiedevano alla Disney, Episodio IX è la conferma che il messaggio è stato recepito. 

Non parliamo di un film perfetto, anzi, al netto della solita e necessaria sospensione d’incredulità, ci sono alcuni passaggi (di cui non parleremo apertamente in questa recensione per evitare spoiler) che sembrano davvero troppo didascalici e lasciati un po’ a loro stessi. Ci sono personaggi che necessitano forse di più spazio, e figure chiave che vengono utilizzate per far schizzare a mille l’asticella dei feels

In tutto questo però si percepisce quell’incredibile mix di avventura, humor ed epicità. Un cocktail che ha trasformato in successi conclamati molti dei precedenti episodi, qui riutilizzato con sapienza e coscienza da J.J..

Vale ovviamente la pena spendere due parole per Kylo Ren (Adam Driver) e Rey ( Daisy Ridley), le figure chiave di questa nuova trilogia. I due attori mettono in scena una prova convincente, supportata da una sceneggiatura che riesce a dare il giusto spessore a dei personaggi che, ovviamente, arrivati al terzo capitolo della trilogia devono svelare le proprie carte. 

Tra convincenti combattimenti spaziali e terrestri, una squadra composta dai soliti Finn (John Boyega), Poe Dameron (Oscar Isaac), BB-8 e compagnia, la rivalità dei due protagonisti culmina in un duello concettuale, profondo, per nulla banale e scontato.

Siamo però sicuri del fatto che Star Wars Episodio IX: L’Ascesa di Skywalker piacerà principalmente perché sa regalare emozioni genuine; momenti che, specialmente sul finale, riusciranno a restare impressi nella memoria degli spettatori. Si gioca sui sentimenti, certo, ma non lo si fa in maniera “sporca” ma quasi sempre funzionale all’arco narrativo. 

E poi c’è questa incredibile fotografia, forse la cosa che più ci è piaciuta in termini assoluti. Un lavoro, quello di Daniel Mindel, che cementifica in maniera concreta la sensazione di trovarsi davanti ad uno Star Wars che guarda più al passato che al presente/futuro. 

Ad onor del vero, dobbiamo ammettere che in alcuni momenti l’occhio sul presente, sotto sotto, c’è eccome con situazioni che ci hanno ricordato i film Marvel, esagerando in maniera esponenziale l'impatto visivo. Scene che però non risultano invasive ma servono come strumento per alcuni passaggi della pellicola e per dei personaggi specifici.

Insomma, Star Wars Episodio IX: L’Ascesa di Skywalker ci è piaciuto. Nonostante le sbavature citate poco sopra è un film che mostra amore e rispetto verso la saga e verso i fan, e che a suo modo chiude un ciclo di cui difficilmente il nostro cuore si dimenticherà. 

La forza è dalla parte di J.J.. Questo ci pare evidente.