Rogue One: a Star Wars Story

di Roberto Vicario
C'era molta curiosità dietro a questo Rogue One - A Star Wars Story. I fattori che hanno alimentato questa sensazione sono diversi e tutti sinergici tra loro. Pensiamo alla scia di entusiamo e successo che Episodio VII si é portata dietro in questi ultimi mesi, oppure alla volontà di capire cosa può nascere dal primo vero spin off cinematografico ispirato alla saga creata da George Lucas.


Tutta questa curiosità é stata finalmente saziata nella giornata di ieri, dove abbiamo finalmente avuto la possibilità di goderci la pellicola diretta da Gareth “Godzilla” Edwards. La galassia lontana lontana é stata ancora una volta in grado di affascinarci? Ve lo diciamo nella nostra recensione.

Il più Star Wars degli Star Wars


La storia é tanto semplice quanto interessante da raccontare. Ambientato prima degli eventi narrati in Episodio IV - Una Nuova Speranza, l'avventura ci narrerà le gesta di un gruppo di spie ribelli che si troveranno ad affrontare il difficilissimo compito di rubare i piani per distruggere l'appena costruita Morte Nera.

A comandare il gruppo c'é Jyn Erso (Felicity Jones), e insieme a lei troveranno spazio il Capitato Cassian Andor (Diego Luna), il monaco cieco Chirrut Imwe (Donnie Yen) e la sua fida spalla Baze Malbus (Jian Wen), il pilota Bodhi Rook (Riz Ahmed) e il droide K-2SO (Alan Tudyk). Un gruppo piuttosto eterogeneo in cui, nel corso del film, spiccheranno personalità molto differenti tra loro.

Questo Rogue One é una sorta di diesel: inizia lento, quasi impacciato, ma dopo la prima mezz'ora ingrana la marcia giusta e viaggia a velocità folle verso i fan; Edwards non punta al confezionamento di un film che serve per attirare nuovi fan (come fu per Star Wars Episodio VII) ma realizza un prodotto che punta a soddisfare totalmente i grandi amanti della saga.

Signori, in Rogue One abbiamo tanto di quello Star Wars che dopo i 133 minuti di proiezione, uscirete dalla sala con i postumi di una sbornia. Combattimenti aerei, terresti, un sacco di nuovi pianeti dalle location interessanti, nuovi mezzi di trasporto e truppe di terra. C'é così tanto da vedere che i vostri occhi continueranno a rimbalzare a destra e a sinistra dello schermo.


E poi ci sono le chicche. Quelle piccole perle incastonate nella sceneggiatura scritta a quattro mani da Chris Weitz e Tony Gilroy, che faranno brillare gli occhi di coloro che hanno qualche primavera in più sulle spalle. Su tutti capeggia ovviamente l'iconico Darth Vader (che nella versione originale ha ancora la voce di Jame Earl Jones), ma anche una serie di riferimenti che lasciamo a voi il piacere di scoprire, ma vi possiamo assicurare che sono stati decisamente graditi.
C'é poi un elemento che mi preme sottolineare di questo Rogue One, un punto di vista inusuale, portato avanti con coraggio e convinzione più che in altri prodotti della serie. Di fatto non ci troviamo davanti al male e al bene, ma per una volta la ribellione é dipinta su scala di grigi. Situazioni in cui si compiono gesti disperitati, e in cui vengono obbediti ordini che non si vorrebbero eseguire...perché come si dice nel film stesso:"le ribellioni sono fondate sulla speranza".

Gran parte del merito é anche da attribuire all'ottima fotografia, alla colonna sonora di Michael Giacchino e soprattutto ad una quantità incredibile di effetti speciali che rendono ancora più imponenti e "credibili" gli scontri.

Prendere il biglietto per Rogue One é come entrare nel Luna Park tematico di Guerre Stellari; Edwards é stato un maestro nell'offrire una quantità di contenuti incredibili, esagerando (positivamente) nei numeri delle battaglie, ma saziando allo stesso tempo la fantasia di chi quelle battaglie se le é immaginate milioni di volte nella testa.


C'é anche un senso di continuità in Rogue One. Sebbene sia chiaro che si tratta di uno spin off che inizia e finisce con questo film, la continuità operata e voluta dal regista di Godzilla, ci ha decisamente convinto. Ci sono dei riferimenti visivi, di inquadratura e di costumi che ricordano e omaggiano i film della trilogia originale. Ci sono citazioni nei dialoghi che non farete fatica riconoscere e, come per tutti gli altri film della saga, anche questo, alla fine, si incastrerà perfettamente nell'universo cinemaografico…anzi, meglio di molti altri.

Rogue One: A Star Wars Story segna quindi l'esordio, positivo, degli spin off che si intervelleranno nei prossimi anni con i capitoli della saga originale. Gareth Edwards ha giocato con i fan, offrendo uno prodotto valido e che non tradisce la fede che gli appassionati nutrono nei confonti di questo brand. Se avete voglia di immergervi, ancora una volta, in questa grande "favola stellare"...non ve ne pentirete!