Suicide Squad
di
Roberto Vicario
Atteso, caricato d'aspettative, bistrattato dalla stampa americana dopo l'anteprima di qualche giorno fa. Potremmo continuare per ore a parlare, in questi termini, di Suicide Squad, film diretto da David Ayer (Fury) che si inserisce nell'ormai sempre più formato universo cinematografico DC.
Grazie a una serie di trailer a dir poco esplosivi, i fan ed il grande pubblico hanno riposto tantissima fiducia su quello che, indubbiamente, all'interno del catalogo cinematografico DC é il titolo più particolare, controverso e per certi aspetti coraggioso. Siamo finalmente riusciti a vederlo in anteprima, e possiamo confermare l'aggettivo che più di tutti calza a pennello con la pellicola: controversa. Scoprite insieme a noi i motivi.
La trama di Suicide Squad ormai la dovrebbero conoscere davvero tutti, complici le tonnellate di trailer rilasciati in questi mesi. Una divisione militare, capitanata da Amanda Waller (Viola Davis), decide di fondare il progetto “task force X” una squadra di super cattivi al soldo del governo americano che, in cambio di una riduzione della pena sulla loro condanna, compie vere e proprie missioni suicide.
Responsabile sul campo di questa divisione é Rick Flag (Joel Kinnaman) militare graduato che prende ordini solamente dalla Waller, e sul campo di battaglia viene protetto da Katana (Karen Fukuhara) una donna giapponese esperta di arti marziali e dotata della katana Soultaker, una spada in grado di imprigionare le anime dei suoi nemici. Nel team troveremo invece Deadshot (Will Smith), Harley Quinn (Margot Robbie), El Diablo (Jay Hernandez), Captain Boomerang (Jai Courtney) e Killer Croc (Adewale Akinnuoye-Agbaje). Nel cast troviamo anche Jared Leto nei panni del Joker e Cara Delevigne in quelli della particolarissima Incantatrice.
Parlare di Suicide Squad é difficilissimo. Il film di Ayer vive di fortissime contraddizioni per tutte i 120 minuti di durata. Da un parte abbiamo un cast nutrito, variopinto e che riesce a distinguersi nonostante la forte componente corale. Il personaggio di Will Smith, a conti fatti, é quello che spicca più degli altri, complice anche un piglio recitativo finalmente ritrovato da parte dell'attore di colore, che non vedevamo così ispirato da davvero tantissimo tempo. Non da meno i personaggi della Robbie - che porta una folle e conturbante Harley Quinn sullo schermo - e de El Diablo, l'unico della “ciurma” a regalare quello che potremmo chiamare un piccolo colpo scena. Immensa, come sempre, Viola Davis. A rubare la scena però é il Joker di Jared Leto che, nonostante lo scarsissimo minutaggio su schermo, mette in scena un Joker diverso da quanto visto sino ad ora. Esagerato, ancora più psicopatico e a tratti quasi malinconico. Vogliamo rivederlo a tutti i costi.
Cosa non funziona allora? sostanzialmente la mancanza di una sceneggiatura in grado di dare un vero e proprio scopo a questa gentaglia, un vero cattivo o al limite quel qualcosa che abbia la forza di spingere la storia per tutta la durata della pellicola. Il film, invece, vive di momenti estemporanei: la battutina, la scena d'azione o il momento ad affetto che cesella il film nell'universo cinematografico DC. La rabbia é che questi momenti funzionano tutti alla grande e se ci fosse stata una trama di fondo a supportare il tutto, saremmo qui a parlare della Suicide Squad con molto meno rammarico e maggior esaltazione.
Gran parte dei problemi arrivano anche da un montaggio - probabilmente figlio di tutti i problemi usciti negli ultimi mesi, come la necessità di reshoot - che esattamente come il resto della pellicola vive di alti e bassi, con momenti esaltanti e incalzanti (appoggiati anche da una collana sonora davvero incredibile) ed altri decisamente più confusionari, che aggiungono un discreto tasso di perplessità al contesto.
Parliamoci chiaro: Suicide Squad non é un brutto film, abbiamo visto di peggio, molto di peggio. Il film di Ayer però é confusionario, il più delle volte approssimativo negli aspetti che vi abbiamo raccontato poche righe sopra, e soprattutto mette tantissima carne sul fuoco lasciandola però sul fuoco a bruciare.
Tirando le somme possiamo quindi affermare che nonostante il voto che abbiamo deciso di affibbiare alla Suicide Squad, il film potrebbe comunque divertire e far passare due ore in compagnia di personaggi assurdi che, difficilmente, rivedremo proposti in questa maniera in altri film DC. Questo potrebbe essere uno degli elementi in grado di spingere il pubblico al cinema e sopratutto a far apprezzare la pellicola…a patto di chiudere non uno ma entrambi gli occhi su una sceneggiatura totalmente inesistente. Peccato.
Grazie a una serie di trailer a dir poco esplosivi, i fan ed il grande pubblico hanno riposto tantissima fiducia su quello che, indubbiamente, all'interno del catalogo cinematografico DC é il titolo più particolare, controverso e per certi aspetti coraggioso. Siamo finalmente riusciti a vederlo in anteprima, e possiamo confermare l'aggettivo che più di tutti calza a pennello con la pellicola: controversa. Scoprite insieme a noi i motivi.
Super cattivi, ma non troppo!
La trama di Suicide Squad ormai la dovrebbero conoscere davvero tutti, complici le tonnellate di trailer rilasciati in questi mesi. Una divisione militare, capitanata da Amanda Waller (Viola Davis), decide di fondare il progetto “task force X” una squadra di super cattivi al soldo del governo americano che, in cambio di una riduzione della pena sulla loro condanna, compie vere e proprie missioni suicide.
Il film di Ayer vive di fortissime contraddizioni per tutti gli oltre 120 minuti di durata.
Responsabile sul campo di questa divisione é Rick Flag (Joel Kinnaman) militare graduato che prende ordini solamente dalla Waller, e sul campo di battaglia viene protetto da Katana (Karen Fukuhara) una donna giapponese esperta di arti marziali e dotata della katana Soultaker, una spada in grado di imprigionare le anime dei suoi nemici. Nel team troveremo invece Deadshot (Will Smith), Harley Quinn (Margot Robbie), El Diablo (Jay Hernandez), Captain Boomerang (Jai Courtney) e Killer Croc (Adewale Akinnuoye-Agbaje). Nel cast troviamo anche Jared Leto nei panni del Joker e Cara Delevigne in quelli della particolarissima Incantatrice.
Parlare di Suicide Squad é difficilissimo. Il film di Ayer vive di fortissime contraddizioni per tutte i 120 minuti di durata. Da un parte abbiamo un cast nutrito, variopinto e che riesce a distinguersi nonostante la forte componente corale. Il personaggio di Will Smith, a conti fatti, é quello che spicca più degli altri, complice anche un piglio recitativo finalmente ritrovato da parte dell'attore di colore, che non vedevamo così ispirato da davvero tantissimo tempo. Non da meno i personaggi della Robbie - che porta una folle e conturbante Harley Quinn sullo schermo - e de El Diablo, l'unico della “ciurma” a regalare quello che potremmo chiamare un piccolo colpo scena. Immensa, come sempre, Viola Davis. A rubare la scena però é il Joker di Jared Leto che, nonostante lo scarsissimo minutaggio su schermo, mette in scena un Joker diverso da quanto visto sino ad ora. Esagerato, ancora più psicopatico e a tratti quasi malinconico. Vogliamo rivederlo a tutti i costi.
Cosa non funziona allora? sostanzialmente la mancanza di una sceneggiatura in grado di dare un vero e proprio scopo a questa gentaglia, un vero cattivo o al limite quel qualcosa che abbia la forza di spingere la storia per tutta la durata della pellicola. Il film, invece, vive di momenti estemporanei: la battutina, la scena d'azione o il momento ad affetto che cesella il film nell'universo cinematografico DC. La rabbia é che questi momenti funzionano tutti alla grande e se ci fosse stata una trama di fondo a supportare il tutto, saremmo qui a parlare della Suicide Squad con molto meno rammarico e maggior esaltazione.
Gran parte dei problemi arrivano anche da un montaggio - probabilmente figlio di tutti i problemi usciti negli ultimi mesi, come la necessità di reshoot - che esattamente come il resto della pellicola vive di alti e bassi, con momenti esaltanti e incalzanti (appoggiati anche da una collana sonora davvero incredibile) ed altri decisamente più confusionari, che aggiungono un discreto tasso di perplessità al contesto.
Parliamoci chiaro: Suicide Squad non é un brutto film, abbiamo visto di peggio, molto di peggio. Il film di Ayer però é confusionario, il più delle volte approssimativo negli aspetti che vi abbiamo raccontato poche righe sopra, e soprattutto mette tantissima carne sul fuoco lasciandola però sul fuoco a bruciare.
Tirando le somme possiamo quindi affermare che nonostante il voto che abbiamo deciso di affibbiare alla Suicide Squad, il film potrebbe comunque divertire e far passare due ore in compagnia di personaggi assurdi che, difficilmente, rivedremo proposti in questa maniera in altri film DC. Questo potrebbe essere uno degli elementi in grado di spingere il pubblico al cinema e sopratutto a far apprezzare la pellicola…a patto di chiudere non uno ma entrambi gli occhi su una sceneggiatura totalmente inesistente. Peccato.