The Core – Il 4K che non ti aspetti
21 anni dalla produzione del film che pesano come un macigno sulla computer grafica
Una serie di catastrofici eventi apparentemente inspiegabili si abbattono su diverse parti del mondo, a partire da un gruppo di sfortunati portatori di pacemaker che collassano contemporaneamente per arresto cardiaco. Ritenuta inizialmente folle, l'ipotesi che si concretizza è quella del geologo Josh Keyes: il nucleo esterno del pianeta, uno strato fluido composto da metallo e spesso 2300 Km nelle profondità della Terra sta rallentando la rotazione. La diretta conseguenza è il decadimento dello scudo elettromagnetico che protegge dalle radiazioni cosmiche e l'imminente fine del pianeta e di tutti gli esseri viventi che lo popolano.
Con pochi mesi a disposizione prima di un inarrestabile collasso che condannerebbe all'estinzione, viene concepito un piano suicida che prevede di raggiungere il nucleo esterno e sganciare una serie di ordigni nucleari che potrebbero riavviare la rotazione del nucleo. Sfruttando un rivoluzionario sistema di laser e ultrasuoni assieme a un rarissimo materiale a protezione del veicolo progettato per penetrare il sottosuolo, un eroico team deve raggiungere a ogni costo l'obiettivo in una mortale corsa contro il tempo.
Viaggio al centro della Terra
The Core, (letteralmente “Il nucleo”) arrivò nelle sale nel 2003, a confronto con le tecnologie moderne un gap temporale enorme rispetto alla computer grafica di 21 anni fa. Immagini CGI incapaci di restituire scenografie credibili, specie quando le pretese erano eccessive come in questo caso. Per limiti di budget o per illusoria presunzione tecnica ci si spinse oltre il dovuto nel produrre questo film nel più classico dei disaster movie. Alcune idee sono decisamente funzionali, a partire dal prologo con gli arresti cardiaci in simultanea, altre lo sono molto meno: a far sorridere già all'epoca la devastazione di Roma con incendi e crolli di edifici iconici a partire dal Colosseo.
Già in sala non avevano convinto per niente (incluse le balene), oggi sembrano appartenere a un periodo lontanissimo nel tempo, con una resa peraltro ancor più posticcia in virtù della risoluzione 4K. Un viaggio al centro della Terra che merita attenzione proprio dal momento in cui l'impresa disperata ha inizio, vivendo l'attenzione di un eterogeneo equipaggio con due piloti NASA e scienziati assortiti tra follia ed eccentricità: personaggi in parte sopra le righe ma comunque capaci di restituire una minima autenticità. Chi è disposto a stare al gioco potrebbe anche trovarsi piacevolmente coinvolto tra il viaggio sotterraneo e i catastrofici intermezzi in superficie, calmierati dal nerdone hacker compulsivo chiamato a impedire che la rete impazzisca e si scateni il panico.
The Core 4K - Come si vede
Girato analogico (camere Panavision Panaflex Millennium e Millennium XL) su negativo 35mm (200 e 500 ASA) con evidente grana innescata dall'elevata sensibilità della pellicola che però in questa edizione ritroviamo solo in parte. La sensazione è quella di un impiego sbilanciato di DNR e filtri dinamici di riduzione del rumore che consegnano un'immagine che alterna la grana a passaggi che lasciano la sensazione di pulizia digitale con filtri ad hoc. Immagine in formato 2.35:1 prossima all'originale 2.39:1 (1920 x 1080/23.97p), codifica HEVC su BD-100 triplo strato. La risoluzione UHD mette con le spalle al muro quasi tutto il CGI di 21 anni fa, che rispetto alle tecnologie moderne lascia un pesante retrogusto di finzione che impedisce un maggiore coinvolgimento.
Come già accennato tra i momenti più critici la devastazione romana con esplosioni ed elementi digitali che sembrano elaborati da processori grafici ancora più datati. Benché la risoluzione favorisca una visione su schermi di grandi dimensioni, il posticcio rischia di avere quasi sempre la meglio. Quest'opera dimostra che anche con materiale da scan nativo 4K, certe produzioni sovraccariche effetti speciali CGI potrebbero mostrare il loro lato tecnico più debole e peggiorare lo spettacolo. I colori sono mediamente brillanti e ricchi, neri con una certa sostanza ma solo in parte profondi, quadro visivo reso più fedele con l'HDR-10 e ulteriore dinamica delle luci.
The Core 4K - Come si sente
La doppia traccia DTS-HD Master Audio 5.1 canali (24 bit) italiano e inglese è ottima nello stimolare le scariche di adrenalina tra gli eventi catastrofici in superficie e il viaggio sotterraneo tra esplosioni, boati, onde a bassa frequenza e parlato. Spettacolo sonoro che meriterebbe l'ascolto da impianto Home Theater per un'avventura decisamente più esaltante. Ottimo il doppiaggio dell'epoca ma è consigliata la visione tramite lingua originale per scoprire le voci originali degli attori e la diversa enfasi nei dialoghi, ovviamente senza adattamento.
The Core 4K - Gli extra
Nessun extra sul disco 4K, mentre la controparte BD-50 2K ripropone gli extra del passato con un making of di circa 11' minuti; scene tagliate per circa 14' minuti e circa 19' minuti di analisi degli effetti speciali. Sottotitoli in italiano.