The Wife - Vivere nell'ombra

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 E’ il 1992, e lo scrittore di successo Joe Castleman (Jonathan Pryce), ha appena vinto il premio Nobel per la letteratura. La fidata moglie Joan Castleman (Glenn Close), è sempre al suo fianco e lo accompagna a Stoccolma per ritirare il premio. E’ proprio durante gli eventi legati alla cerimonia che Joan si troverà a dover affrontare sacrifici e segreti sepolti da quarant’anni.

Con la prima scena (secondo me una delle più accattivanti) traspare subito la natura della coppia; lo scrittore ha la classica anima da letterato libero dalle redini dell’ordinarietà mentre la moglie si trova a gestire il lato più pratico della vita, non nascondendo un velo di disappunto nei suoi sguardi e atteggiamenti.

The Wife - Vivere nell'ombra

The Wife, nei cinema il 4 ottobre, è un film che inizia come una storia piacevole ma un po’ già sentita, per poi proseguire con un crescendo di tensione e dramma. Ambientato negli anni Novanta con flashback tra gli anni Cinquanta e Sessanta, e tra Stati Uniti e Stoccolma, il regista Bjorn Runge racconta genesi e presente del loro rapporto di coppia con molta poesia.

La scelta di Bjorn Runge (Orso d'Argento per Daybreak) come regia si è rilevata ottima. La sua cinepresa cattura i toni e le sfumature del rapporto di coppia e il film procede con equilibrio e anche una certa leggerezza. Il produttore Piers Tempest ha definito bene la natura del film "Björn definisce la storia molto bene, come una banda elastica che si estende per tutto il film e che alla fine si spezza (…) con il conseguente impatto sulla famiglia di Joe e Joan.”

The Wife - Vivere nell'ombra

L’adattamento della sceneggiatura del romanzo di Meg Wolitzer è opera di Jane Anderson (nominata a cinque Primetime Emmy Awards). Jane, come spesso succede, ha apportato modifiche al libro adattandolo al grande schermo. Ha scelto infatti di enfatizzare il rapporto di Joe e Joan con il figlio, un uomo emotivo e intimorito dal padre. E’ interessante vedere i protagonisti alle prese con altri personaggi oltre al rapporto di coppia, e il rapporto padre – figlio aggiunge spessore e umanità al personaggio di Joe.

Ma è la padronanza degli attori nell’interpretare la sceneggiatura a rendere questo film interessante. Glenn Close (sei volte nominata all’Oscar), incarna alla perfezione l’animo brillante ma contenuto di Joan. La sua recitazione riesce a incorporare la sceneggiatura in modo quasi teatrale regalando grandi emozioni e tensioni creando una forte empatia con lo spettatore. Il marito di Glenn Close sul grande schermo, Jonathan Pryce, da un tocco molto personale al suo personaggio, uno scrittore fuori dalle righe, presenza ingombrante ma anche un po’ buffa.

La sceneggiatrice auspica che il film lasci degli spunti di riflessione, che lo spettatore esca dalla sala chiedendosi quali e quanti compromessi si fanno all’interno del matrimonio. Una donna definita in luce di suo marito e una commovente storia di riscatto che ci lascia con importanti interrogativi; quanto è giusto sacrificare per il bene del nostro partner?

The Wife - Vivere nell'ombra


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