L'ultima Parola - La Vera Storia di Dalton Trumbo
di
Roberto Vicario
In un periodo che vede l'Academy martoriata per l'ormai tristemente famosa questione delle “quote nere”, esce in questi giorni nei nostri cinema un altro film che parla di perseguitati di Hollywood. Storia diverse, periodo storico lontano e soprattutto motivazioni politiche estremamente differenti.
Ne L'ultima Parola - La Vera Storia di Dalton Trumbo rivivremo la parabola di uno dei più grandi sceneggiatori di sempre, interpretato da un brillantissimo Bryan Cranston. Un film che vuole essere più biografico che politico, ma che a conti fatti manda un messaggio piuttosto chiaro.
L'ultima Parola - La Vera Storia di Dalton Trumbo é un film scritto dal brillante John McNamara e diretto da Jay Roach (Candidato a Sorpresa). La pellicola prende spunto dal libro scritto da Bruce Alexander Cook ispirato alla vita di Dalton Trumbo. Nato nella Los Angeles degli anni '40, Dalton Trumbo é lo sceneggiatore più creativo e pagato di Hollywood. Tutti vogliono lavorare con lui, e la sua carriera é in terribile ascesa. Tutto svanisce nel momento in cui la famosa “minaccia comunista” incombe negli Stati Uniti, e vengono stilate le prime black list. Trumbo (Bryan Cranston), simpatizzante comunista, viene così arrestato e insieme ad altri suoi colleghi messo alla porta da quelle stesse persone che lo corteggiavano fino al giorno. Toccato il punto più basso della sua carriera in seguito ad un arresto, Trumbo inizierà la personale battaglia contro le major e il comitato anti comunista capitanato dalla giornalista Hedda Hopper (Helen Mirren); una battaglia per la libertà di pensiero, che lo porterà a scrivere nuovamente sceneggiature sotto falso nome.
Il film di Roach indaga sulla vita dell'uomo cercando di evitare una contaminazione elevata o di prendere posizioni sulla componente politica dell'epoca. Sebbene esista un messaggio politico di fondo abbastanza chiaro, se non altro per come vengono dipinti il personaggio della Mirren e quelli a lei collegati, Trumbo punta tutto su due elementi chiave: una regia classica, pulita e lineare e sul "one man show” di Bryan Cranston.
La mano di Roach e il montaggio successivamente realizzato ci regalano una pellicola estremamente lineare, classica, senza particolari tocchi di estrosità. Un scelta che abbiamo visto attuare recentemente anche da Spielberg nel suo Il Ponte delle Spie. Niente é lasciato al caso e ogni singola immagine si concentra su un particolare elemento o su un dettaglio utile a comprendere meglio quello che sta succedendo. In questo modo si può giocare tantissimo anche con i colori e una fotografia che passa dalla saturazione più estrema, a quasi il bianco e nero. In questo senso, il lavoro di Jim Denault é davvero ineccepibile.
L'altro elemento portante della pellicola é ovviamente il personaggio di Trumbo, interpretato da un grandissimo Bryan Cranston che nella sua interpretazione riesce a mescolare la parte più drammatica a quella brillante, farcita da qualche battuta comica. I personaggio intorno a lui inoltre, come quello interpretato da John Goodman o la moglie Cleo (Diane Lane) aiutano a fargli trovare un equilibro che affascina ed emoziona lo spettatore. Proprio l'interazione tra Trumbo e tutti i personaggi della storia é l'elemento che più di ogni altro vi spingerà a seguire le vicende di quest'uomo. I dialoghi sono estremamente validi, ben ritmanti e grazie alla bravura di Cranston nel passare attraverso differenti stati d'animo, anche incredibilmente imprevedibili.
Proprio per tutti questi motivi appena citati, il film di Roach é appassionante e appassionato. Un film che punta sul classico e sulla linearità, per raccontare una storia di coraggio e passione per il mondo del cinema, in modo diametralmente opposto a come hanno fatto i Coen nel loro Ave, Cesare!.
Tralasciando qualsiasi tipo di paragone, quello che rimane di L'ultima Parola - La vera Storia di Dalton Trumbo é un prodotto in grado di appassionare coloro che amano le belle storie di una volta, fatte di coraggio e determinazione. A questi ingredienti già estremamente gustosi, aggiungete anche la componente “storia vera”, un grandissimo Bryan Cranston e il gioco é fatto!
Ne L'ultima Parola - La Vera Storia di Dalton Trumbo rivivremo la parabola di uno dei più grandi sceneggiatori di sempre, interpretato da un brillantissimo Bryan Cranston. Un film che vuole essere più biografico che politico, ma che a conti fatti manda un messaggio piuttosto chiaro.
Sceneggiatori simpatizzanti per il rosso…
L'ultima Parola - La Vera Storia di Dalton Trumbo é un film scritto dal brillante John McNamara e diretto da Jay Roach (Candidato a Sorpresa). La pellicola prende spunto dal libro scritto da Bruce Alexander Cook ispirato alla vita di Dalton Trumbo. Nato nella Los Angeles degli anni '40, Dalton Trumbo é lo sceneggiatore più creativo e pagato di Hollywood. Tutti vogliono lavorare con lui, e la sua carriera é in terribile ascesa. Tutto svanisce nel momento in cui la famosa “minaccia comunista” incombe negli Stati Uniti, e vengono stilate le prime black list. Trumbo (Bryan Cranston), simpatizzante comunista, viene così arrestato e insieme ad altri suoi colleghi messo alla porta da quelle stesse persone che lo corteggiavano fino al giorno. Toccato il punto più basso della sua carriera in seguito ad un arresto, Trumbo inizierà la personale battaglia contro le major e il comitato anti comunista capitanato dalla giornalista Hedda Hopper (Helen Mirren); una battaglia per la libertà di pensiero, che lo porterà a scrivere nuovamente sceneggiature sotto falso nome.
Il film di Roach indaga sulla vita dell'uomo cercando di evitare una contaminazione elevata o di prendere posizioni sulla componente politica dell'epoca. Sebbene esista un messaggio politico di fondo abbastanza chiaro, se non altro per come vengono dipinti il personaggio della Mirren e quelli a lei collegati, Trumbo punta tutto su due elementi chiave: una regia classica, pulita e lineare e sul "one man show” di Bryan Cranston.
La mano di Roach e il montaggio successivamente realizzato ci regalano una pellicola estremamente lineare, classica, senza particolari tocchi di estrosità. Un scelta che abbiamo visto attuare recentemente anche da Spielberg nel suo Il Ponte delle Spie. Niente é lasciato al caso e ogni singola immagine si concentra su un particolare elemento o su un dettaglio utile a comprendere meglio quello che sta succedendo. In questo modo si può giocare tantissimo anche con i colori e una fotografia che passa dalla saturazione più estrema, a quasi il bianco e nero. In questo senso, il lavoro di Jim Denault é davvero ineccepibile.
L'altro elemento portante della pellicola é ovviamente il personaggio di Trumbo, interpretato da un grandissimo Bryan Cranston che nella sua interpretazione riesce a mescolare la parte più drammatica a quella brillante, farcita da qualche battuta comica. I personaggio intorno a lui inoltre, come quello interpretato da John Goodman o la moglie Cleo (Diane Lane) aiutano a fargli trovare un equilibro che affascina ed emoziona lo spettatore. Proprio l'interazione tra Trumbo e tutti i personaggi della storia é l'elemento che più di ogni altro vi spingerà a seguire le vicende di quest'uomo. I dialoghi sono estremamente validi, ben ritmanti e grazie alla bravura di Cranston nel passare attraverso differenti stati d'animo, anche incredibilmente imprevedibili.
Proprio per tutti questi motivi appena citati, il film di Roach é appassionante e appassionato. Un film che punta sul classico e sulla linearità, per raccontare una storia di coraggio e passione per il mondo del cinema, in modo diametralmente opposto a come hanno fatto i Coen nel loro Ave, Cesare!.
Tralasciando qualsiasi tipo di paragone, quello che rimane di L'ultima Parola - La vera Storia di Dalton Trumbo é un prodotto in grado di appassionare coloro che amano le belle storie di una volta, fatte di coraggio e determinazione. A questi ingredienti già estremamente gustosi, aggiungete anche la componente “storia vera”, un grandissimo Bryan Cranston e il gioco é fatto!