Una storia vera – Poetico David Lynch in 4K
Scan 4K 16 bit con la supervisione del grande regista e supporto Dolby Vision
Alvin Straight è un uomo di 73 anni che vive a Laurens, nello stato nordamericano dello Iowa, con la figlia Rose. Di salute ormai molto cagionevole, Alvin ha un'anca malandata che lo costringe a usare due bastoni per camminare e ha problemi di vista. Un giorno l'anziano contadino riceve una telefonata da un familiare che lo informa che suo fratello Lyle, col quale ha interrotto i rapporti da 10 anni, ha avuto un ictus. Alvin sente il bisogno di raggiungerlo, ma per farlo deve colmare la distanza di 320 miglia che lo separano da Mt. Zion, nel Wisconsin, e l'unico mezzo di trasporto a sua disposizione è un tosaerba.
Deciso a compiere il percorso in solitaria, aggancia un piccolo rimorchio fatto in casa al suo John Deere, iniziando uno dei viaggi più insolitamente toccanti della storia del cinema. Il lento incedere del piccolo motore, inadatto a transitare sull'asfalto e percorrere così tanta strada, accompagna Alvin attraverso sei settimane vissute tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno. Periodo in cui Alvin ha occasione di incrociare una variopinta umanità locale, ripercorrendo eventi del passato mentre si avvicina sempre più all'agognata destinazione.
Una storia vera: il trionfo dello spirito umano
The Straight Story – Una storia vera è un film completamente diverso da qualsiasi cosa vista prima del 1999 da parte del grande artista statunitense. L'opera rappresenta a oggi quanto di più poetico David Lynch abbia mai realizzato per il grande schermo, due anni dopo l'insuccesso commerciale del capolavoro Lost Highway – Strade perdute del 1997. Opera artisticamente diversa dal consueto approccio grafico e pessimista di cui sono intrisi tanti suoi lavori, mettendo diversamente in evidenza l'estro e la vastità del suo talento.
Una "creatura cinematografica" meno direttamente riconoscibile nonostante fosse circondato da molti dei collaboratori abituali: a partire dalla sodale Mary Sweeney, qui co-sceneggiatrice assieme a Jay Roach, oltre che produttrice e responsabile del montaggio; in egual misura ha il suo “peso” il grande Angelo Badalamenti alla colonna sonora, così come l'amico Harry Dean Stanton che qui ha la parte di Lyle. Il tono registico del maestro è palpabile quanto concentrato al massimo nel comporre un mosaico di inquadrature a esaltare il racconto del viaggio intimista di Alvin, interpretato in misura altrettanto profonda e toccante da Richard Farnsworth (realmente malato di cancro), celebrando il cuore della rurale provincia statunitense. Nel cast anche Sissy Spacek ed Everett McGill.
Lynch gira magnificamente, consentendo al personaggio di Alvin di caricare a molla l'emotività che giunge con il silenzioso quanto dirompente finale. L'incedere narrativo è sottolineato dal montaggio misurato e dalle riprese curate dal grande cinematographer Freddie Francis, al fianco del regista nella creazione del livido bianco e nero di Elephant Man. Allora come in questo film anche qui si racconta una storia vera: quella del vero Alvin Straight scomparso a 76 anni nel 1996, al quale il film è dedicato. Una storia vera non fu per Lynch l'inizio di una rivoluzione nella sua carriera ma la conferma della sua immensa ecletticità, tassello fondamentale nella sua arte cinematografica per una volta con un occhio meno cinico sul mondo.
Una storia vera 4K - Come si vede
Il film è stato girato interamente analogico su pellicole a 200 e 500 ASA, 35 mm con una certa grana di fondo che ha restituito il tono polveroso di cui è impregnato il racconto, contribuendo all'ambientazione. Formato immagine originale 2.39:1 (3840 x 2160/24p), codifica HEVC su BD-100 triplo strato, recupero negativo originale e restauro con scan 4K 16 bit a cura del Laboratorio L'immagine Ritrovata di Bologna con la statunitense Fotokem che si è occupata del color grading, recupero della colonna sonora originale e supervisione di David Lynch su produzione della francese Studio Canal. Questo meraviglioso film è stato reso disponibile in Italia grazie a Eagle Pictures, addirittura in anticipo sul mercato statunitense. Per una visione appagante occorre apparato Dolby Vision possibilmente 10 bit nativo per gustarsi al meglio ogni singolo fotogramma, con neri profondi, ricchezza cromatica e capacità di risaltare al meglio il lavoro di Freddie Francis.
Una storia vera 4K - Come si sente
Traccia DTS-HD Master Audio 2.0 stereofonica (16 bit) per l'italiano come all'epoca dell'uscita in sala, di ottima resa per parlato, musica ed elementi sonori di contorno. Un risultato del tutto identico all'edizione Blu-ray 2K e un ascolto comunque consigliabile attraverso sistema Home Theater per aumentare il coinvolgimento. Cambio di registro per l'inglese, che passa dai 2 ai 5.1 canali (24 bit) sempre DTS lossless, aprendo a un più coinvolgente panorama sonoro, accendendo tutta una nuova luce sull'originale lavoro di missaggio. Una traccia che va assolutamente ascoltata per gustarsi i dialoghi in presa diretta e la capacità di restituire un mood ancora più coinvolgente.
Una storia vera 4K - Gli extra
Purtroppo non sono presenti extra, ci sarebbe piaciuto quanto meno un approfondimento sulla lavorazione della pellicola. Il precedente Blu-ray è andato esaurito tempo fa, questa edizione ripropone il medesimo disco BD-25 2K assieme alla nuovissima versione 4K, tiratura limitata a 1000 copie con cartolina esclusiva numerata.