X - Recensione della Ultralimited Edition 4K Plaion Pictures
Texas, 1979. Negli anni d'oro del porno una troupe pressoché improvvisata raggiunge un'isolata fattoria per girare un nuovo film. Oltre al produttore che sogna di sfondare al botteghino, al regista fanatico di cinema e alla sua fidanzata addetta all'audio ci sono i porno attori: il super dotato ex marine Jackson (Kid Cudi), la ballerina di burlesque Bobby-Lynne (Brittany Snow) e la cocainomane affamata di gloria Maxine (Mia Goth).
Dentro e fuori la dépendance presa in affitto prendono il via le riprese, inizialmente all'insaputa degli anziani proprietari: lo scorbutico Howard (Stephen Ure) e la lasciva Pearl (Mia Goth). Una volta compresa la vera ragione della presenza degli ospiti, la donna manifesta una sempre più irrefrenabile morbosità nei confronti dei giovani corpi, innescando una sanguinosa e devastante reazione a catena.
Più che sexy questo slasher movie resta a un metro dall'hard-core. Una raccapricciante storia immersa nelle atmosfere dell'entroterra texano con uno stile più vicino a quello di Venerdì 13, con echi di Psycho di Hitchcock. Un palese omaggio a cult di genere includendo due delle più significative opere di Tobe Hooper, quali Non aprite quella porta e Quel motel vicino alla palude.
All'interno di un environment scenografico tipico del cinema artigianale indipendente americano dei '60 e 70, il regista Ti West (V/H/S tra i tanti) fa del citazionismo la spina dorsale dell'intero film. Nonostante l'eccesso di stereotipi e archetipi si lascia guardare, sa come incutere terrore con qualche colpo di scena ben assestato e un più che credibile finale.
Peraltro X è parte di una trilogia, cui è seguìto il prequel Pearl, dedicato alla giovane antagonista (sempre interpretata da Mia Goth, che ha debuttato come produttrice e sceneggiatrice), per giungere infine a MaXXXine, incentrato sulla giovane e la sua caccia al successo nella Los Angeles anni '80. Arco di volta dell'intera operazione proprio la brava Mia Goth, che sin dalle prime battute dimostra di essere una spanna sopra il resto del cast.
Costato solamente 1 milione di dollari, X ne ha incassati oltre 15 a livello mondiale, anche il prequel è andato molto bene con oltre 8 milioni di dollari rispetto a un budget addirittura inferiore al primo (in quanto girato “back-to-back” con X). In attesa che West giri il seguito delle avventure di Maxine, da noi Pearl è ancora inedito in Home Video.
Esclusiva Plaion Pictures
Incredibile ma vero, l'edizione italiana 4K di X – A Sexy Horror Story è arrivata sul mercato italiano addirittura in anticipo rispetto a quello statunitense, per il quale al momento non si hanno notizie di un'eventuale pubblicazione. Un inedito diventato così ancora più interessante per i collezionisti, come giustamente recita l'indicazione “Ultralimited Edition” e che proprio in virtù di una stampa evidentemente rara e limitata potrebbe esaurirsi più rapidamente.
Girato interamente digitale con camere Sony CineAlta Venice a imprecisata risoluzione (immaginabile il 4K nativo), aspect ratio originale 1.90:1 (3840 x 2160/23.97p) con transizioni stile 16 mm 1.37:1 con i tipici danni da negativo di scarsa qualità omaggiando l'epoca “pionieristica” del porno poco prima dell'avvento della videoregistrazione. Codifica HEVC su BD-100 triplo strato, edizione tecnicamente strepitosa che include HDR-10, HDR-10+ e Dolby Vision. La visione a metadati dinamici è eccellente per solidità del quadro video, ricchezza cromatica, ampiezza della gamma dinamica. Eccellente livello dei neri nelle numerose sequenze notturne o scarsa illuminazione eccetto un paio di inquadrature dove risultano sollevati, lasciando però l'impressione di scelte più o meno volute da parte del cinematographer Eliot Rockett (Pearl).
Codifica audio spettacolo
Operazione tech di eccellenza da parte di Plaion Pictures anche per l'audio, con maggiore spazio alla colonna sonora italiana DTS-HD Master Audio 7.1 canali, contro l'originale 5.1 canali sempre lossless, entrambe sempre 24 bit. La gestione a metadati dinamici, l'inclusione delle due tracce 24 bit e la scelta di gestire la compressione video HEVC al meglio ha fatto superare, anche se di poco, il disco doppio strato.
L'ascolto è gradevole per apertura scenica, in particolare l'italiano si avvantaggia per l'ulteriore separazione di effetti ed echi regalando più di un momento da brividi, sostanza anche per i brani musicali e nel complesso una colonna sonora prossima al riferimento. Un gradino sotto per efficacia l'inglese solo 6 canali, che merita comunque di venire sperimentata per scoprire i diversi adattamenti dei dialoghi.
Dietro le quinte
Gli extra sono inclusi solo nello speculare disco Blu-ray Full HD: intervista alle tre protagoniste femminili (7'), intervista al regista (4'), trailer. Lo steelbook include un libretto di approfondimenti testuali a cura di Nocturno editore. Sottotitoli in italiano.
Voto
Redazione
X - Recensione della Ultralimited Edition 4K Plaion Pictures
Un (quasi) hardcore movie dai risvolti raccapriccianti, sanguinosa parabola della gioventù che non torna e dell'impossibilità di accettarlo. Tecnicamente un Blu-ray 4K da riferimento.