007: From Russia With Love
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James Bond è sicuramente l'agente segreto meno segreto al mondo: il connubio tra il mestiere pericoloso, le auto da sogno, le affascinanti donne e i tecnologicissimi gadget sembra uno dei più riusciti degli ultimi tempi, tale da rendere celebre in tutto il mondo l'agente con licenza di uccidere, nonché di suscitare costante interesse per ogni sua nuova apparizione sul grande schermo.
Ovviamente, come insegna la storia contemporanea, dove c'è un lungometraggio di successo non può mancare l'omonimo videogioco, quindi è lecito aspettarsi l'uscita sugli scaffali di un titolo di un gioco ricalcante le gesta di uno 007.
Tutto sarebbe coerente con la recente storia, se non fosse che il prodotto in questione, intitolato 007: Dalla Russia con Amore (da qui DRcA), ricalca le peripezie che ha dovuto affrontare Sean Connery in un episodio comparso nel 1963.
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Riprendere un film già uscito può avere i suoi vantaggi, primo tra tutti l'assenza della fretta nella fase di sviluppo, indispensabile per far uscire il gioco contemporaneamente al film.
Anche l'ambientazione negli anni '60 ha i suoi privilegi: la guerra fredda e quel suo stile "classico" rendono particolarmente accattivante il gioco, anche se va detto che il tutto è un po' guastato da una non perfetta attinenza dei fatti percorsi dal gioco rispetto a quelli narrati dal film. I tentativi di ricreare l'atmosfera sono evidenti nell'aspetto cinematografico donato dai numerosi filmati introduttivi che però mancano l'obiettivo primario, ovvero quello di ricreare la tensione tipica delle produzioni cinematografiche della serie.
Passaggio obbligato
Va inoltre detto che i filmati, oltre ad avere il merito di forgiare l'atmosfera, sono colpevoli di suscitare noia, in quanto non sono skippabili nemmeno dopo essere stati visti una prima volta (come invece capita in altri titoli) e, a dirla tutta, sono un tantino lunghi.
Oltre all'ambientazione, tuttavia, i fan della serie si aspettano ben altro: gadget, affascinanti donne e auto super-accessoriate. E da questo punto di vista DRcA non delude le aspettative: orologi laser e mini-elicotteri esplosivi (upgradabili, al pari delle armi a disposizione, utilizzando i punti guadagnati nelle fasi di esplorazione) non mancheranno nell'inventario del giovane Bond, così come sarà presente la solita bond-girl. Inutile dire che sono state implementate le sessioni di guida a bordo di motoscafi, di jetpack e di una Aston Martin piuttosto personalizzata (attrezzata con mitragliatrice e speroni che spuntano dalle ruote), le quali hanno il vantaggio di diversificare il gameplay.
Non è tutto oro quel che luccica
Purtroppo non mancano le pecche, evidenti nel modello di guida e in un aspetto che incontreremo anche nelle altre modalità di gioco, ovvero l'estrema facilità con cui si portano a termine le missioni. A bordo della vostra vettura, infatti, dovrete curarvi solo di rimanere in strada, tenendo pigiato il grilletto del fuoco ed, eventualmente, premendo di tanto in tanto Y per far saltare in aria le auto affiancate. L'infinità delle munizioni, la mira totalmente automatica e l'incapacità della mitragliatrice di surriscaldarsi faranno il resto.
Ad aggravare la situazione ci pensa l'architettura della città: essa è praticamente un'unica via percorribile, con qualche strada alternativa e un traffico tipico dell'Antartide al di fuori dell'ora di punta. Nulla a che vedere con i vari GTA e Driv3r.
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Purtroppo il discorso non migliora più di tanto una volta che si scende dai veicoli, per intraprendere cinematografiche sparatorie: esse sono piuttosto ben congegnate, con una serie notevole di possibilità, ma ciò che viene a mancare è il senso di sfida, che vanifica la varietà delle possibilità offerte. Anche nel livello più ardito, infatti, gli avversari non saranno in grado di mettervi in difficoltà se non quando in nettissima superiorità numerica.
Tecnicamente il gioco si presenta discretamente: il personaggio impersonato assomiglia notevolmente al Connery dei tempi che furono, mentre le ambientazioni sono belle a vedersi e piuttosto curate, anche se talvolta un po' scarne di dettagli e non certo ricche di elementi con cui interagire.
Anche gli effetti particellari sono ben fatti, così come le esplosioni. Il tutto, però, si paga con un frame rate non propriamente stabile, evidente soprattutto nelle fasi concitate.
Chiude il discorso dei difetti una estrema linearità dei livelli, a cui si aggiunge una talvolta imperfetta interazione con le porte (non compare la scritta "apri" se non si è nella giusta posizione), che fa dubitare che quel dato ingresso non sia attraversabile.
Il multiplayer è presente, ma senza le modalità online: qui si gioca sulla stessa console nelle solite sfide, caratterizzate da un frame rate attorno aI 30 fps e da un popolamento di poligoni inferiore all'esperienza in single player.
In conclusione, questo DRcA non riesce a convincere per tutta una serie di motivi, ma è comunque in grado di fornire un'esperienza di gioco tutto sommato divertente, a patto di non ricercare un elevato senso di sfida.
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Ovviamente, come insegna la storia contemporanea, dove c'è un lungometraggio di successo non può mancare l'omonimo videogioco, quindi è lecito aspettarsi l'uscita sugli scaffali di un titolo di un gioco ricalcante le gesta di uno 007.
Tutto sarebbe coerente con la recente storia, se non fosse che il prodotto in questione, intitolato 007: Dalla Russia con Amore (da qui DRcA), ricalca le peripezie che ha dovuto affrontare Sean Connery in un episodio comparso nel 1963.
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Riprendere un film già uscito può avere i suoi vantaggi, primo tra tutti l'assenza della fretta nella fase di sviluppo, indispensabile per far uscire il gioco contemporaneamente al film.
Anche l'ambientazione negli anni '60 ha i suoi privilegi: la guerra fredda e quel suo stile "classico" rendono particolarmente accattivante il gioco, anche se va detto che il tutto è un po' guastato da una non perfetta attinenza dei fatti percorsi dal gioco rispetto a quelli narrati dal film. I tentativi di ricreare l'atmosfera sono evidenti nell'aspetto cinematografico donato dai numerosi filmati introduttivi che però mancano l'obiettivo primario, ovvero quello di ricreare la tensione tipica delle produzioni cinematografiche della serie.
Passaggio obbligato
Va inoltre detto che i filmati, oltre ad avere il merito di forgiare l'atmosfera, sono colpevoli di suscitare noia, in quanto non sono skippabili nemmeno dopo essere stati visti una prima volta (come invece capita in altri titoli) e, a dirla tutta, sono un tantino lunghi.
Oltre all'ambientazione, tuttavia, i fan della serie si aspettano ben altro: gadget, affascinanti donne e auto super-accessoriate. E da questo punto di vista DRcA non delude le aspettative: orologi laser e mini-elicotteri esplosivi (upgradabili, al pari delle armi a disposizione, utilizzando i punti guadagnati nelle fasi di esplorazione) non mancheranno nell'inventario del giovane Bond, così come sarà presente la solita bond-girl. Inutile dire che sono state implementate le sessioni di guida a bordo di motoscafi, di jetpack e di una Aston Martin piuttosto personalizzata (attrezzata con mitragliatrice e speroni che spuntano dalle ruote), le quali hanno il vantaggio di diversificare il gameplay.
Non è tutto oro quel che luccica
Purtroppo non mancano le pecche, evidenti nel modello di guida e in un aspetto che incontreremo anche nelle altre modalità di gioco, ovvero l'estrema facilità con cui si portano a termine le missioni. A bordo della vostra vettura, infatti, dovrete curarvi solo di rimanere in strada, tenendo pigiato il grilletto del fuoco ed, eventualmente, premendo di tanto in tanto Y per far saltare in aria le auto affiancate. L'infinità delle munizioni, la mira totalmente automatica e l'incapacità della mitragliatrice di surriscaldarsi faranno il resto.
Ad aggravare la situazione ci pensa l'architettura della città: essa è praticamente un'unica via percorribile, con qualche strada alternativa e un traffico tipico dell'Antartide al di fuori dell'ora di punta. Nulla a che vedere con i vari GTA e Driv3r.
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Purtroppo il discorso non migliora più di tanto una volta che si scende dai veicoli, per intraprendere cinematografiche sparatorie: esse sono piuttosto ben congegnate, con una serie notevole di possibilità, ma ciò che viene a mancare è il senso di sfida, che vanifica la varietà delle possibilità offerte. Anche nel livello più ardito, infatti, gli avversari non saranno in grado di mettervi in difficoltà se non quando in nettissima superiorità numerica.
Tecnicamente il gioco si presenta discretamente: il personaggio impersonato assomiglia notevolmente al Connery dei tempi che furono, mentre le ambientazioni sono belle a vedersi e piuttosto curate, anche se talvolta un po' scarne di dettagli e non certo ricche di elementi con cui interagire.
Anche gli effetti particellari sono ben fatti, così come le esplosioni. Il tutto, però, si paga con un frame rate non propriamente stabile, evidente soprattutto nelle fasi concitate.
Chiude il discorso dei difetti una estrema linearità dei livelli, a cui si aggiunge una talvolta imperfetta interazione con le porte (non compare la scritta "apri" se non si è nella giusta posizione), che fa dubitare che quel dato ingresso non sia attraversabile.
Il multiplayer è presente, ma senza le modalità online: qui si gioca sulla stessa console nelle solite sfide, caratterizzate da un frame rate attorno aI 30 fps e da un popolamento di poligoni inferiore all'esperienza in single player.
In conclusione, questo DRcA non riesce a convincere per tutta una serie di motivi, ma è comunque in grado di fornire un'esperienza di gioco tutto sommato divertente, a patto di non ricercare un elevato senso di sfida.
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