007: Everything or Nothing

007 Everything or Nothing
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007: Everything or Nothing

First person is not enough

Tutto o niente, queste le parole che recita il sottotitolo della creazione targata Ea Games che vanta come protagonista l'indiscusso agente segreto per eccellenza del grande e piccolo schermo. Sin dai tempi di "007 Goldeneye" per Nintendo 64 (l'evocare il suddetto titolo in fase di recensione è quasi obbligatorio), il fedele eroe della Corona britannica è stato rappresentato in veste videoludica prevalentemente in prima persona (qualcuno ricorderà anche il pessimo "Tomorrow Never Dies" per Psone, ma sorvoliamo). Forse gli sviluppatori vedevano nell'eredità del titolo Rare una chiave per il proprio successo, ma mai si sono avvicinati a quel gioiello ludico che i fan Nintendo ben ricorderanno nella sua unicità.
Per la medesima e gloriosa console uscì "007: The world is not enough" ispirato dall'omonima pellicola e sotto etichetta Ea Games, mentre per Gamecube hanno fatto la loro comparsa due First Person Shooter firmati anch'essi Electronic Arts e aventi una propria sceneggiatura e location create appositamente per essi senza prendere in prestito nulla, se non citazioni ricorrenti, da alcun film esistenti ("James Bond 007 in... Agent under fire" e "James Bond 007: Nightfire", ambedue multipiattaforma).
Ora, negli studi canadesi della Ea Games si è deciso di intraprendere altre strade e di far sì che le innumerevoli abilità di James Bond venissero in gran parte riproposte in una più apparentemente appropriata meccanica di gioco: quella di un'avventura action tridimensionale in terza persona con svariati innesti "extra genus".
Per genere, particolarità e qualità globale il paragone tra il masterpiece Rare (tuttora uno dei migliori Tie-in di sempre) e questo Everything or Nothing (che comunque Tie-in non è) è altamente improponibile, ma vedere disponibile una più vasta parte del repertorio di mosse del poliedrico James non sembrerebbe un'idea malvagia, peccato che il risultato finale dica ben altro.


Everything ...

Il cattivo di turno è un tale Nikolai Diavolo (si accettano commenti sul nome), ex agente del KGB di turno e maligno essere umano che vuol fare della nano-tecnologia un uso improprio e votato il più possibilmente a nuocere il prossimo suo. Per nostra fortuna entrano qui in gioco i nostri comprimari, destinati (con licenza d'uccidere) a salvare nuovamente il mondo dagli egocentrici piani del solito folle. Nel suo aspetto prettamente ludico James Bond 007: Everything or Nothing e "tutto" nella quantità, "niente" nell'eccezionalità. Il suo gameplay è una miscellanea di vari generi che propone nel corso dell'avventura un frettoloso alternarsi di sezioni di guida, scene Stealth e naturalmente fasi di pura azione. Il tutto, lungi dall'essere un esempio di illuminante originalità, dà l'impressione di essere stato curato superficialmente senza mai soffermarsi su un singolo particolare che probabilmente avrebbe fatto la differenza.
Il nostro 007 si muoverà infatti per delle aree di gioco seguito alle sue spalle da una telecamera (perfezionabile tramite il C-stick) e, sbarazzandosi di qualsiasi entità ostile che ostacoli il suo cammino, porterà a termine (come da consuetudine) gli obbiettivi delle missioni in corso. L'eliminazione dei nemici avverrà tramite il vasto e ingegnoso armamentario (con un'intelligenza artificiale risibile) o, magari, attraverso alcune tecniche furtive quali ad esempio l'approccio alle spalle del nemico e il conseguente collo spezzato (mossa manuale ormai irrinunciabile per qualsiasi agente segreto che si rispetti).

Che il pericolo fosse il suo mestiere si era capito da tempo e il fatto che James Bond se ne vada in giro per il mondo scalando e discendendo fra le scoscese pareti di grattaceli con un rampino dell'ultima generazione non fa che confermare la nota tesi. La guida sportiva è un'altra virtù dell'agente Bond e il gioco in esame offre dei momenti di guida in pieno stile 007, vagando nella maniera più spericolata possibile attraverso le ambientazioni disponibili e con il canonico uso di improbabili armi nascoste (non si sa dove) all'interno delle vetture (quest'ultime di varia natura, a partire da motocicli fino ad arrivare a lussuose e fatali ammiraglie), peccato che il sistema di controllo dei veicoli sia tutto fuorché perfetto.

James Bond 007: Everything or Nothing
6.5

Voto

Redazione

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James Bond 007: Everything or Nothing

James Bond 007: Everything or Nothing, presentato sovente dai suoi sviluppatori con altisonanti ambizioni, non sa andare oltre la soglia della sufficienza, per via di una costante piattezza nell'ambito del suo intero gameplay multi-evento (non c'è una singola sfumatura che risulti essere affascinante). Stupire, meravigliare sono azioni precluse dal qualunquismo dimostrato, laddove con un così prolifico cast di volti e voci non si è andati oltre una banale trama priva di mordente e proposta più per riempire le frettolose sedute ludiche che per svolgere un ruolo aulico e di primo piano. I fan di 007 apprezzeranno senz'altro il fatto di poter controllare il loro poliedrico eroe, i videogiocatori dal palato fine sapranno guardare altrove.

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