007: Everything or Nothing
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Da una parte all'altra del mondo, in un crescendo di situazioni esplosive che si susseguono l'un l'altra con la solita carica spettacolare dei film bondiani. Tutto l'universo della più famosa spia inglese trasposto in forma videoludica come Ea sa fare: spettacolo, licenze della MGM, un cast di attori veri e una trama forse fin troppo articolata, perfino per uno come Ian Fleming, che al tempo disse che le sue storie potevano essere pazzamente oltre il probabile, ma non oltre il possibile. Dai suoi tempi di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, e come se non bastasse la dimostrazione degli ultimi film fracassoni, arriva questa versione targata EA a ricordarci che per Bond nulla è impossibile, o che almeno il "probabile" è stato superato già da qualche decennio. In fondo la macchina da soldi hollywoodiana può imbastire qualsiasi spettacolo, anche il più impensabile, ma anche l'X-Box non è da meno e tra sparatorie, inseguimenti in elicottero, in macchina, in moto o in carro armato fino ad arrivare a un salto da uno strapiombo con atterraggio tramite rampino, si arriva nel campo di definizione "impossibile", quello per intenderci che i fan della serie apprezzano e in ogni episodio pretendono.
Nell'opera omnia imbastita dai programmatori i rimandi al film sono più che espliciti, i deja-vù si sprecano, come anche le trovate o le americanate che qua vengono proposte in dosi-extra: la Porsche Cayanne Turbo, la V12 Vanquish, l'Honda 600 Triumph sono dei biglietti da visita invitantissimi per i fanatici, e l'aver usato il motore grafico di Need For Speed Underground nelle sezioni racing rientra pienamente nel clima d'eccesso che si respira in questa produzione. Dicevamo opera omnia, perchè qua l'universo bondiano è proposto in tutte le salse, da quella piccante fino al nero di seppia. Ce n'è per tutti i gusti, e si passa da una sezione all'altra con una naturalezza inaudita, complice uno story-board in perfetto stile, capace di incollare lo spettatore con un susseguirsi di azioni a catena da panico. Anche le sorprese non mancano. Dove ci si aspettava il classico fps, ci troviamo davanti uno sparatutto in terza persona, soluzione azzardata ma riuscita che non fa rimpiangere la vecchia tradizione. Ovviamente miriadi di altre sezioni movimentano il gameplay, ognuna in grado di avere una sua dimensione e non le sembianze di una figura patetica atta a distrarre il giocatore tra una sparatoria e l'altra.
Tutto o niente. E' indubbio che stavolta la EA abbia tentato il tutto per tutto, pur di riuscire nella mastodontica impresa di creare quel film interattivo che riuscisse a non sfigurare dinnanzi alle costosissime produzioni hollywoodiane. Ovviamente lo fa a modo suo, cercando di rimpiazzare con lo spettacolo la mancanza di spessore ludico, ma il risultato è soddisfacente, viste anche le perplessità suscitate dalla visuale non più in prima persona ma in terza. La EA si è messa in testa di fare le cose in grande? Stavolta ce l'ha fatta. Dietro l'algida presenza di Pierce Brosnan, un cast di tutto rispetto che comprende nomi quali William Dafoe, il cattivo di turno, Judi Dench nel ruolo di "M" e John Cleese in quello di "Q". Quanto alle bond girl stavolta la lista si allunga, con presenze mozzafiato quali Heidi Klum nella parte della Dr. Katya Nadanova o Shannon Elizabeth nei panni della geologa Serena St. Germaine. Misaki Ito è invece Miss Nagai, la bellissima assistente di Q, mentre Mya un'agente dell'NSA. La storia, scritta dall'ormai veterano Bruce Feirstein, ricalca tutti gli stereotipi del genere, col cattivone di turno, belle figliole pro e contro annesse, e scontri e inseguimenti connessi. Il cattivo di turno è Nikolai Diavolo (William Dafoe), che tra nano-robot e gingilli vari minaccia tanto per cambiare la salvaguardia del pianeta. Niente di scontato e anzi, tra dialoghi d'eccezione e una trama curata c'è da sedersi in poltrona e godersi lo spettacolo.