007: Everything or Nothing
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I gadget poi non mancano, e tra le novità citiamo la presenza dei ragnetti meccanici (simili esteticamente a quelli di Minority Report) utili per raggiungere locazioni altrimenti inaccessibili o per uccidere esplodendo i nemici, macchine telecomandate, tute mimetiche, rampini e così via discorrendo, senza dimenticare un arsenale di tutto rispetto. Le sezioni di guida, manco a voler confermare il dispendio di risorse da parte della EA, vantano l'engine grafico di Need for Speed Underground, e le analogie sono facilmente ravvisabili soprattutto nella corsa notturna a bordo della V12 Vanquish. Qualche rallentamento di troppo è un marchio indelebile che anche stavolta si trova in bella vista, ma di fronte a livelli di guida così curati sarebbe davvero ingeneroso lamentarci. Altri stage come quelli al comando di un elicottero o come il lancio senza paracadute da uno strapiombo risultano delle piccole variazioni sul tema, che però hanno un loro fascino, divertono e sono un giusto diversivo tra un livello e l'altro. Anche la sezione multiplayer risulta assai curata, con la possibilità di affrontare le missioni in cooperativa o di confrontarsi nelle varie arene sbloccabili.
Tutto, dai modelli poligonali delle vetture fino ad arrivare ai volti dei personaggi, gode di una cura per il dettaglio che ha del maniacale, e il risultato finale è davvero apprezzabile. Ottime locazioni fanno da teatro a una vicenda che gira il mondo, fotografata splendidamente da un motore in grado di gestire una grande mole di poligoni senza incorrere in rallentamenti, se non quando a bordo del bolide di turno. Le texture, sempre curatissime e dettagliatissime sono al pari delle animazioni, anch'esse egregiamente realizzate. Anche la colonna dal canto suo non è da meno, e oltre alla canzone "Everything or Nothing" cantata da Mya, troviamo il classico repertorio di brani musicali che è lecito aspettarsi. Ottimo anche il parlato, in lingua inglese ma doppiato dagli attori originali. Chiudendo, se rimaniamo in tema di cinematografia, le scene d'azione non mancano, con inquadrature e trovate che non di discostano più di tanto dall'ultimo episodio girato da Lee Tamahori, "La morte può attendere", o altre più originali che arricchiscono la galleria d'invenzioni che in ogni puntata stupisce lo spettatore. E se l'invisibilità della Porche Cayanne è ripresa pari pari dal film poco sopra citato, come anche un intermezzo dove si libera di tre nemici facendo esplodere la vetrata sottostante (stavolta non con l'anello ma con la pistola), altre chicche originali si trovano lungo il corso dell'avventura, che per fortuna non sa di già visto ma offre spunti originali. Se invece parliamo in termini di gameplay, allora scendiamo di qualche gradino. Oddio, 007 Everything or Nothing è divertente, semplice e immediato, accattivante e a volte eccessivo, ma si ha sempre la sensazione di trovarsi davanti a un giochino.