007: Legends
di
Massimiliano Pacchiano
Ecco il gioco che tutti i fan di James Bond aspettavano con ansia, una vera celebrazione del cinquantesimo anniversario cinematografico di questo personaggio. Il primo leggendario film della serie risale infatti al 1962 (Licenza di Uccidere con Sean Connery) ma le origini di Bond sono da ricercare più indietro. Partorito dalla fervida immaginazione di Ian Fleming nel lontano 1953, come personaggio del romanzo Casino Royale, l'agente 007 ha sempre riscosso un notevole successo con le sue avventure fanta-spionistiche in bilico tra azione, intrigo e umorismo. Il paradosso é che James Bond é ben presto diventato l'archetipo dell'agente segreto internazionale, ma pochi sanno che in realtà il personaggio era nato con intento parodistico: una versione assurda, esagerata e surreale di tutte le spy-story che giravano negli anni ‘40 e ‘50.
Ma veniamo al gioco, che si prefigge di essere un omaggio ai fan della serie: nel corso del gioco vivremo le scene più memorabili di alcuni film storici come Goldfinger, Moonraker, Al Servizio Segreto di Sua Maestà, Vendetta Privata (ossia Licence to Kill, quello con Timothy Dalton) fino al più recente La Morte può Attendere (Die Another Day). I problemi però sorgono già da queste scelte iniziali, infatti non solo la selezione dei film non é assolutamente la migliore che si poteva effettuare, ma persino la rappresentazione di Bond é discutibile. Andiamo però con ordine: Goldfinger é un caposaldo della serie e va benissimo, ma per gli altri film avremmo preferito ben altri classici come Licenza di Uccidere (Dr.No), Goldeneye, La Spia che mi Amava, Dalla Russia con Amore, Thunderball o Casino Royale. A quanto pare si é scelto di mettere un livello per ogni “attore”, limitando ad esempio la possibile scelta dei primi film con Connery ad uno solo. A dirla tutta c'é anche una sesta missione ispirata al recentissimo Skyfall, ma é sbloccabile solo con l'apposito codice incluso in confezione. Codice che, inutile dirlo, non é presente nella versione per la stampa fornitaci dal distributore.
Ma la cosa peggiore é che il James Bond che interpreteremo in tute le missioni ispirate ai vari film avrà sempre e comunque le fattezze di quello attuale, Daniel Craig. Comprendiamo le esigenze di sviluppo (tanti modelli 3D come protagonisti richiedono costi e tempi esponenzialmente più alti) ed anche la questione dei diritti sull'immagine degli attori, che sarebbe stata decisamente troppo onerosa, ma a questo punto sarebbe bastato realizzare un Bond generico con le fattezze di “tutti e nessuno”. Insomma, uno 007 che incorporasse qualche caratteristica comune ai vari attori che l'hanno interpretato in questi 50 anni. In questo modo i fan sarebbero stati più soddisfatti, e Activision non avrebbe dovuto nemmeno cacciare i soldi per il faccione butterato di Craig (magari dirottando tali fondi verso lo sviluppo, che come vedremo tra poco ne avrebbe avuto decisamente bisogno).
Il gioco é un FPS classico con obbiettivi e gadget “bondiani” da utilizzare, quindi similare ai vari Nightfire e compagnia ma più incline agli sparatutto militari moderni (se capite cosa intendiamo). Avremmo preferito di gran lunga qualcosa di più incentrato all'action spettacolare ed immediato come in From Russia with Love, Everything or Nothing e Bloodstone; insomma un gioco più moderno e divertente, adatto ad un pubblico forse casual ma più ampio possibile (dal momento che i fan del franchise spaziano dai vecchietti ai ragazzini passando per gli ultraventenni). Ma a parte le trite meccaniche sparatutto ed i terribli momenti stealth, ciò che stupisce in negativo é l'assoluta mancanza di fedeltà ai film originali. I set e le ambientazioni sono totalmente diversi, come se si trattasse di un “remake” fatto al giorno d'oggi, ma quel che é peggio é che Bond avrà sempre gli stessi gadget attuali (ad esempio lo smartphone e la penna spara-dardi) infischiandosene della dotazione originale dei vari bond nei film effettivi. Fortunatamente i modelli dei comprimari e dei nemici hanno spesso le fattezze degli attori originali, ma non é sufficiente. A tal proposito, gli scontri-boss in stile Punch-Out sono piuttosto deprimenti.
Le meccaniche da FPS tentano di scimmiottare il modello di Call of Duty (cosa che mal si adatta al personaggio) integrando il tutto con fasi stealth funestate da una terribile IA dei nemici e all'utilizzo forzato dei gadget a disposizione. L'unico sconto alla ripetitività da sparatutto é la quinta missione basata su “Moonraker”, in cui abbiamo un'interessante fase a gravità zero che influenza sia la deambulazione che l'uso delle armi. La durata é decisamente misera, con 4-5 ore necessarie completare il tutto (escludso il DLC Skyfall, che non abbiamo potuto testare). Il multiplayer ci offre otto modalità, sia online che in locale. Sempre che troviate qualcuno sul Live con cui giocare, cosa più difficile del previsto. Ripiegando sullo split-screen in locale abbiamo avuto alcuni flashback dal vecchio Goldeneye per Nintendo 64, ma molto alla lontana. Fortunatamente ad allungare la durata é presente una modalità “sfida” con 10 brevi missioni da superare, ambientate in altrettante mappe.
Tecnicamente parlando, l'engine se la cava bene ma non é all'altezza degli ultimi sparatutto, soprattutto per quanto riguarda gli effetti video e la complessità dei personaggi. L'impressione é di una versione leggermente più attuale del vecchissimo Perfect Dark Zero, e contando che si tratta di uno dei giochi di lancio per 360, che si porta sulle spalle ormai 7 anni, non é certo un complimento. L'audio ci offre musiche estrapolate direttamente dai film di riferimento, dialoghi fedeli a quelli originali ma interpretati da nuovi doppiatori e, purtroppo, l'assenza totale di qualsivoglia localizzazzione: il gioco é totalmente in inglese, menù inclusi, ed i dialoghi parlati sono privi di sottotitoli. Cosa ne penso a riguardo? I'm shaken but not stirred, Mr. Bond.
Ma veniamo al gioco, che si prefigge di essere un omaggio ai fan della serie: nel corso del gioco vivremo le scene più memorabili di alcuni film storici come Goldfinger, Moonraker, Al Servizio Segreto di Sua Maestà, Vendetta Privata (ossia Licence to Kill, quello con Timothy Dalton) fino al più recente La Morte può Attendere (Die Another Day). I problemi però sorgono già da queste scelte iniziali, infatti non solo la selezione dei film non é assolutamente la migliore che si poteva effettuare, ma persino la rappresentazione di Bond é discutibile. Andiamo però con ordine: Goldfinger é un caposaldo della serie e va benissimo, ma per gli altri film avremmo preferito ben altri classici come Licenza di Uccidere (Dr.No), Goldeneye, La Spia che mi Amava, Dalla Russia con Amore, Thunderball o Casino Royale. A quanto pare si é scelto di mettere un livello per ogni “attore”, limitando ad esempio la possibile scelta dei primi film con Connery ad uno solo. A dirla tutta c'é anche una sesta missione ispirata al recentissimo Skyfall, ma é sbloccabile solo con l'apposito codice incluso in confezione. Codice che, inutile dirlo, non é presente nella versione per la stampa fornitaci dal distributore.
Ma la cosa peggiore é che il James Bond che interpreteremo in tute le missioni ispirate ai vari film avrà sempre e comunque le fattezze di quello attuale, Daniel Craig. Comprendiamo le esigenze di sviluppo (tanti modelli 3D come protagonisti richiedono costi e tempi esponenzialmente più alti) ed anche la questione dei diritti sull'immagine degli attori, che sarebbe stata decisamente troppo onerosa, ma a questo punto sarebbe bastato realizzare un Bond generico con le fattezze di “tutti e nessuno”. Insomma, uno 007 che incorporasse qualche caratteristica comune ai vari attori che l'hanno interpretato in questi 50 anni. In questo modo i fan sarebbero stati più soddisfatti, e Activision non avrebbe dovuto nemmeno cacciare i soldi per il faccione butterato di Craig (magari dirottando tali fondi verso lo sviluppo, che come vedremo tra poco ne avrebbe avuto decisamente bisogno).
Il gioco é un FPS classico con obbiettivi e gadget “bondiani” da utilizzare, quindi similare ai vari Nightfire e compagnia ma più incline agli sparatutto militari moderni (se capite cosa intendiamo). Avremmo preferito di gran lunga qualcosa di più incentrato all'action spettacolare ed immediato come in From Russia with Love, Everything or Nothing e Bloodstone; insomma un gioco più moderno e divertente, adatto ad un pubblico forse casual ma più ampio possibile (dal momento che i fan del franchise spaziano dai vecchietti ai ragazzini passando per gli ultraventenni). Ma a parte le trite meccaniche sparatutto ed i terribli momenti stealth, ciò che stupisce in negativo é l'assoluta mancanza di fedeltà ai film originali. I set e le ambientazioni sono totalmente diversi, come se si trattasse di un “remake” fatto al giorno d'oggi, ma quel che é peggio é che Bond avrà sempre gli stessi gadget attuali (ad esempio lo smartphone e la penna spara-dardi) infischiandosene della dotazione originale dei vari bond nei film effettivi. Fortunatamente i modelli dei comprimari e dei nemici hanno spesso le fattezze degli attori originali, ma non é sufficiente. A tal proposito, gli scontri-boss in stile Punch-Out sono piuttosto deprimenti.
Le meccaniche da FPS tentano di scimmiottare il modello di Call of Duty (cosa che mal si adatta al personaggio) integrando il tutto con fasi stealth funestate da una terribile IA dei nemici e all'utilizzo forzato dei gadget a disposizione. L'unico sconto alla ripetitività da sparatutto é la quinta missione basata su “Moonraker”, in cui abbiamo un'interessante fase a gravità zero che influenza sia la deambulazione che l'uso delle armi. La durata é decisamente misera, con 4-5 ore necessarie completare il tutto (escludso il DLC Skyfall, che non abbiamo potuto testare). Il multiplayer ci offre otto modalità, sia online che in locale. Sempre che troviate qualcuno sul Live con cui giocare, cosa più difficile del previsto. Ripiegando sullo split-screen in locale abbiamo avuto alcuni flashback dal vecchio Goldeneye per Nintendo 64, ma molto alla lontana. Fortunatamente ad allungare la durata é presente una modalità “sfida” con 10 brevi missioni da superare, ambientate in altrettante mappe.
Tecnicamente parlando, l'engine se la cava bene ma non é all'altezza degli ultimi sparatutto, soprattutto per quanto riguarda gli effetti video e la complessità dei personaggi. L'impressione é di una versione leggermente più attuale del vecchissimo Perfect Dark Zero, e contando che si tratta di uno dei giochi di lancio per 360, che si porta sulle spalle ormai 7 anni, non é certo un complimento. L'audio ci offre musiche estrapolate direttamente dai film di riferimento, dialoghi fedeli a quelli originali ma interpretati da nuovi doppiatori e, purtroppo, l'assenza totale di qualsivoglia localizzazzione: il gioco é totalmente in inglese, menù inclusi, ed i dialoghi parlati sono privi di sottotitoli. Cosa ne penso a riguardo? I'm shaken but not stirred, Mr. Bond.
007: Legends
4.5
Voto
Redazione
007: Legends
007 Legends fallisce nel suo doppio scopo di omaggiare i cinquant'anni del Bond cinematografico e di far felici i fan della serie. Ci troviamo davanti ad un blando clone di CoD con IA scadente, pessimi intermezzi stealth e qualche gadget da utilizzare, ma la cosa peggiore é che la fedeltà alle pellicole originali é molto discutibile. Si salva solo il multiplayer locale, che ricorda alla lontana i fasti di Goldeneye, ma per il resto abbiamo una serie di missioni slegate tra loro che hanno ben poco a che vedere con le atmosfere ed i setting originali. Se sopportate di vedere un Sean Connery con la faccia di Daniel Craig che risponde allo smartphone (in inglese senza sottotitoli) mentre combatte con Squalo e dietro di lui delle guardie corrono con la faccia contro il muro, beh, il gioco potrebbe anche piacervi. Ma certamente non vi piace James Bond.