007: Nightfire
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Dopo il mitico Goldeneye ad opera dei rare sul Nintendo 64, l'acquisizione della licenza da parte di electronic arts, non ha fino ad ora giovato a James Bond, che si è ritrovato coinvolto in molti giochi non sempre all'altezza della sua fama.
La Ea dopo il suo debutto sul Gamecube (e sugli altri 128 bit) con il discreto Agent under fire, ritorna adesso alla carica con Nightfire.
The story is so far....
La Phoenyx International Corporation, guidata dall'industriale ambientalista Rafael Drake, è stata incaricata di smantellare armi nucleari in tutto il mondo. Questi sforzi considerati dai mass media di natura filantropica, nascono invece ragioni più sinistre. Infatti, secondo le informazioni dei servizi segreti, Drake è implicato nell'organizzazione di un furto di un componente hardware di guida missilistica, progettato per la piattaforma delle armi spaziali statunitensi.
Inutile aggiungere che saremo noi, nei panni di James Bond a dover ancora una volta sventare un piano per la dominazione del mondo.
La trama del gioco, come nel precedente Agent Under Fire, è stata interamente scritta dagli sviluppatori e non si basa su nessun film in particolare, nonostante ciò, ricrea perfettamente l'atmosfera alla base delle pellicole di 007, non facendosi mancare nulla tra armi, gadgets e belle donne.
Oltre che i livelli più canonici, classici in uno sparatutto in prima persona (su cui ci concentreremo in seguito) Nightfire presenta anche delle missioni di guida e delle sezioni on rail (letteralmente sui binari).
Mentre nei primi avremo il doppio ruolo di guidare e sparare, a bordo dei più svariati mezzi (tra cui l'Aston Martin V12, qui anche in versione anfibia), nelle sezioni on rail saremo sì sempre a bordo di veicoli, ma in questo caso dovremo preoccuparci solamente di mirare e sparare nel modo più veloce e preciso possibile.
Queste sezioni non sono però curate come il resto del gioco principale, ma risultano solamente un diversivo (seppure piacevole del gioco principale.
Il gioco rimane comunque essenzialmente uno sparatutto in prima persona, a differenza però di molti altri esponenti dello stesso genere, dispone di un approccio molto più stealth e strategico.
Dovremmo, infatti, immedesimarci presto nel nostro ruolo di spia, agendo in modo furtivo e silenzioso, e cercando il più possibile di passare inosservati, utilizzando vie alternative, disattivando sistemi d'allarme e così via.
Nightfire si divide in di 12 missioni, ambientate in diverse parti del globo: passeremo nel giro di poche ore da una trasvolata in elicottero a Parigi, a una festa in un castello sulle alpi, passando per la varie industrie nucleari, isole con base militari e cosi via.