007: Racing

007 Racing
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Quando Electronic Arts mette le mani su una buona licenza é ben decisa a sfruttarla fino in fondo: e così, a breve distanza dal discreto The World is not Enough, ecco un secondo gioco per PlayStation basato sulle gesta di James Bond, l'agente segreto più noto del mondo. Tutti i film di 007 hanno in comune mirabolanti inseguimenti automobilistici, in cui James é di solito alla guida di bellissime vetture, spesso equipaggiate con tutta una serie di mirabolanti e utilissimi "gadget" preparati dal geniale e fedele Q. 007 Racing tenta di riproporre su PlayStation l'azione e il feeling di quelle sequenze mozzafiato (molte delle quali sono rievocate nella simpatica introduzione del gioco), proponendo un modello di gioco suddiviso per missioni di crescente difficoltà
007: Racing
La scelta delle armi del gioco: come vedete, non c'è troppa varietà

DALLA CASSIA CON AMORE
A differenza di The World is not Enough, 007 Racing non include una trama vera e propria, o per lo meno gli spezzoni di "storia" che uniscono le varie singole missioni (realizzati in grafica pre-renderizzata) tentano in qualche modo di legarle tra loro secondo un certo filo conduttore, senza riuscirci troppo, come avveniva nel famoso Driver. In pratica, lo svolgersi del gioco contempla l'assegnazione di volta in volta di una certa missione, da portare a compimento rimanendo rigorosamente seduti al volante dell'auto assegnata. La natura delle missioni può suddividersi in tre distinte categorie: quelle di corsa, quelle di esplorazione e quelle di combattimento (sebbene alcune missioni siano "ibride"). Nel primo tipo avremo a che fare in pratica con una versione tridimensionale del classico Spy Hunter, gioco arcade di oltre venti anni fa, e dovremo cioé correre a più non posso lungo determinati percorsi (urbani e non) tentando di portare a termine un certo compito (come bloccare un'auto avversaria in fuga, o semplicemente raggiungere un luogo il più velocemente possibile) eliminando nel contempo le automobili nemiche facendo uso degli eventuali armamenti a disposizione (o speronandole contro ostacoli di varia natura). Le missioni di esplorazione vi vedranno invece impegnati a girovagare in ampie zone di gioco in cerca di determinati oggetti (come ad esempio la ragazza nel primo livello o i micro-chip nel secondo), in ambientazioni che spesso ricordano molto da vicino quelle del già citato Driver. Infine, le missioni di combattimento vero e proprio consiteranno in scontri contro uno o più avversari, spesso armati di tutto punto, in puro stile Twisted Metal o Vigilante 8. Dunque, una fusione di vari generi di gioco "a quattro ruote" in un unico prodotto
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007: Racing

Sprecare così un'idea nata vincente è un vero peccato: eppure, 007 Racing è un gioco di qualità molto bassa, rovinato da una grafica mediocre, da una giocabilità scarsa e da un design delle missioni appena sufficiente. I fan dei film di James Bond potranno sicuramente divertirsi a guidare le mirabolanti vetture del gioco, anche se si potrebbe trovare di meglio sul mercato. Nel caso in cui siate veramente interessati al mito di James Bond, puntate The World Is Not Enough, che è decisamente più valido.

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