1-2-Switch

di Roberto Vicario

Da diverso tempo a questo parte, per il lancio di una sua console, Nintendo si affida ad un party game all’interno della sua line up. Fu così per Wii Sport su Wii e Nintendoland su Wii U. La tradizione non è si è rotta nemmeno su Nintendo Switch, ma con la grossa differenza che il titolo party di riferimento, in questa occasione 1-2-Switch non esce in bundle con la console, ma come gioco a parte.

Una mossa che molti non hanno apprezzato, ma che in questa sede cercheremo di mettere un attimo da parte, per analizzare le potenzialità di questo gioco. Siete pronti quindi? Bene, allora impugnate i joy-con e state pronti a sfidarvi.

Una grande occasione sprecata?

La formula di 1-2-Switch è assolutamente semplice nella sua struttura di base: 28 mini giochi, molti dei quali studiati per far percepire ai giocatori le potenzialità della console. Proprio questo punto di partenza dovrebbe già farvi intuire che, se siete giocatori disabituati a giocare in un gruppo, o se preferite le esperienze solitarie, il titolo di nintendo non ha nulla da offrirvi.

Diverso è invece il discorso se pensiamo a quello che può fare il gioco durante una serata con amici, magari non ancora a conoscenza di quello che può fare Nintendo Switch. Abbiamo testato in diverse serata il titolo e possiamo affermavi che la ricezione da parte di coloro che impugnano il joy-con per la prima volta, è stata per la maggior parte dei casi positiva.

I 28 minigiochi propongono una serie di sfide che il più delle volte richiedono di non guardare lo schermo della Switch, ma di mettersi faccia a faccia e farsi guidare unicamente dalla voce del gioco; è così ad esempio per il duello nel far west, in cui bisogna sparare il più velocemente possibile al giocatore, oppure, in Samurai in cui un giocatore deve cercare di bloccare (virtualmente) la spada che l’avversario proverà a sbattergli sulla testa.

Se quindi da una parte alcuni di questi giochi riescono a fare gruppo, dall’altra ci sono delle limitazioni strutturali a cui Nintendo avrebbe dovuto pensare durante la fase di sviluppo. Su tutti la necessità di aver un ambiente abbastanza “protetto”, basta infatti un po di brusio nella stanza di gioco per perdersi le informazioni della voce guida, oppure, nei giochi in cui è richiesto un piano dove poter appoggiare i joy-con, munirsi di una superficie piatta a portata di mano. Certo, la portabilità della console viene sicuramente in aiuto a queste richieste, ma rimangono comunque dei passaggi macchinosi di cui non se ne sentiva francamente la necessità.

A questo si aggiungono poi una serie di altri giochi che non divertono e, una volta giocati la prima volta, difficilmente verranno rigiocati una seconda volta. Ed è proprio questo il limite in cui troppo spesso ci siamo imbattuti. 1-2-Switch offre degli ottimi spunti, ma che non vengono minimamente approfonditi, ma anzi, diluiti con mini giochi che non offro il minimo appeal. Ed in questa esperienza diluita, purtroppo, molti dei minigiochi che meritano - come ad esempio il gioco delle biglie che offre il miglior esempio possibile delle potenzialità del rumble HD -si perdono all’interno di questo ecosistema.

Una piccola nota a margine per i filmati di presentazione e spiegazione dei vari giochi: sebbene si sia cercato di creare qualcosa di simpatico e divertente, non sono particolarmente incisivi, complice anche una certa enfasi, molto irreale, degli attori coinvolti.

Non è comunque tutto da buttare via. 1-2-Switch rimane tutto sommato un buon prodotto per far scoprire Switch ai giocatori casual, e un simpatico passatempo per riempire le serate quando non si ha nulla da fare. Certo, il prezzo per la tipologia di offerta prodotta rimane ancora un po troppo alto, ma quando calerà di prezzo, fateci un pensierino. Giocato in momenti morti delle serate in compagnia di amici, potrebbe comunque rivelarsi divertente.