18 Wheeler: American Pro Trucker

di Redazione Gamesurf
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Non molto diversa dalla principale é la modalità Score Attack, ambientata in quattro diversi circuiti chiusi da percorrere tre volte di seguito. In questo caso, benché l'obiettivo principale resti quello di arrivare al traguardo davanti all'avversario, bisogna preoccuparsi anche del punteggio, che va incrementato tamponando più e più volte i furgoni bonus citati nel paragrafo precedente. Molto meno frenetica é la terza modalità di gioco, che mette da parte le doti velocistiche del giocatore a favore di una maggiore precisione nella guida

In uno scenario decisamente più tranquillo (niente più auto né avversari) bisogna condurre il proprio autoarticolato attraverso vie e viuzze, alla ricerca del parcheggio perfetto. Uno dopo l'altro compariranno dei posteggi sempre più angusti, all'interno dei quali bisogna sostare il camion evitando di urtare i lampioni, i muri delle case e le decine di altri oggetti che i programmatori hanno pensato bene di spargere lungo le vie della città
Ultima, ma non per questo meno valida é la modalità Versus, grazie alla quale é possibile sfidare a colpi di clacson un altro giocatore in carne ed ossa. I tracciati in questo caso sono gli stessi visti in Score Attack, identico é anche l'obiettivo che resta quello di accumulare punti e arrivare primi al traguardo dopo i tre giri obbligatori
DA O A 100 IN 1 MINUTO
Nonostante la sua natura puramente arcade a 18 Wheeler American Pro Trucker manca la frenesia tipica della stragrande maggioranza dei giochi di guida. La scelta di prendere dei mastodontici TIR come protagonisti delle gare ha per forza di cose obbligato gli sviluppatori a scegliere uno stile di guida che rispecchiasse, seppure in minima parte, quello dei reali automezzi da lavoro. Per quanto sia possibile spingere questi giganti di acciaio e ferro oltre i limiti consentiti dalla legge, prima di raggiungere delle velocità sufficientemente elevate bisogna lavorare molto di acceleratore, cercando di sfruttare al massimo i giri del motore grazie ai due rapporti predefiniti (basso e alto) ed evitando soprattutto il contatto con il pedale del freno