2002 Fifa World Cup

di Manuel 'MaD' Orrù
LA PARTITA

L'aspetto più importante di un prodotto che si propone di essere una simulazione sportiva risiede naturalmente nell'implementazione della fase di gioco. La serie di FIFA è sempre stata nota più per la spettacolarità degli aspetti di contorno e per l'ottimo motore grafico piuttosto che per la cura nel riprodurre realisticamente le situazioni che avvengono sul campo di gioco. World Cup 2002 non abbandona la strada segnata dai suoi predecessori (forse a ragione, visto il riscontro delle vendite) ma anzi aggiunge altri elementi che rendono il gioco della EA Sports quasi cartoonesco. In quale partita di calcio gli sviluppatori abbiano visto le scie luminose che il pallone sprigiona quando viene calciato con particolare violenza sfugge alla nostra cognizione così come non si riesce a capire perché qualunque gesto tecnico, anche il più semplice stop o passaggio, venga replicato attraverso la presenza di animazioni spesso lunghissime e irrealistiche.

In questo modo vi troverete ad "ammirare" i vostri difensori che prima di allontanare il pallone compiono dei giochetti con lo stesso, a volte perdendolo. Notevoli anche dei tiri ad effetto degni del vecchio Microprose Soccer, che denotano uno studio della fisica degno di un coin-op ad impostazione arcade e che mal si sposano con quella che dovrebbe essere (e si propone di essere) una simulazione sportiva. Inutile citare un vezzo di cui evidentemente gli sviluppatori vanno fieri, visto che continuano a riproporlo ad ogni edizione, e cioè le innumerevoli finezze che sarebbero una ciliegina sulla torta se venissero eseguite solo da particolari giocatori (i fuoriclasse) in particolari momenti, ma che vengono svilite dal fatto che in ogni azione se ne vedano in quantità industriale.

A parte questo inciso sul realismo di gioco, in World Cup 2002 si ha spesso una sensazione di inadeguatezza: in alcune situazioni è impossibile contrastare un giocatore avversario in quanto i vostri tackle non avranno alcun effetto o, in alternativa, ne avranno uno eccessivo facendovi commettere fallo, così come pur essendo spesso praticamente impossibile fermare un avversario lanciato a rete a volte capita che nella stessa azione vengano sbagliati (anche tramite l'intervento quasi divino dei pali della porta) dei gol facilissimi; unendo questi aspetti alla difficoltà nell'eseguire delle trame degne di nota a causa della difficoltà nel calibrare anche i più semplici passaggi si può capire come per gli amanti del realismo il gioco della EA Sports diventi frustrante assai prima di divenire interessante.

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Gli amanti degli arcade saranno invece contenti di vedere il solito campionario di giochetti col pallone, giravolte e dribbling spettacolari che in questo nuovo prodotto è stato ancora ampliato. Una nota di merito, è la ricostruzione dell'aspetto fisico dei giocatori e dei campi di gioco su cui si svolgeranno i mondiali: ma di questo parleremo nella sezione successiva...

REALIZZAZIONE TECNICA
Raramente si è visto un prodotto della EA Sports difettare dal punto di vista della spettacolarità e anche World Cup 2002 ben si difende sotto questo profilo: il motore grafico del gioco è in grado di muovere una altissima quantità di poligoni che sono stati usati dagli sviluppatori per ricostruire realisticamente la fisionomia di tutti i giocatori inclusi nel gioco così come degli stadi in cui si svolge l'azione di gioco, la quale d'altro canto è sempre fluida anche nelle situazioni di grande affollamento. La palette di colori scelta per il gioco è più vivida e brillante rispetto alle precedenti realizzazioni (sembra di essere tornati ai colori dell'originale FIFA International Soccer del 1994) e tutta la realizzazione grafica in generale è piacevole se si eccettua l'effetto cometa che accompagna alcuni tiri di cui abbiamo già discusso in precedenza.

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