4X4 Evolution 2
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Comunque le missioni sono un'aggiunta molto interessante ad un gioco che presenta più di cento veicoli diversi e un sacco di upgrade. Questi ultimi poi non sono solo un abbellimento ma sono davvero necessari se si vuole un minimo di chance di successo nelle gare più avanzate.
Infine ogni corsa nasconde, come si accennava sopra, un buon numero di scorciatoie che a volte sono una semplice seconda strada ma spesso sono invece il modo per balzare in testa alla corsa.
Fin qui 4 X 4 E2 pur senza essere nulla di eclatante, con la sola vera novità delle missioni, sembra essere un buon titolo. In realtà qualche difetto abbastanza rilevante c'è. La prima cattiva impressione viene dagli upgrades.
Nonostante si arrivi, acquisto dopo acquisto, ad avere un veicolo potenzialmente esplosivo, non c'è maniera di guadagnarsi un vantaggio sensibile in nessuna gara. Sembra quindi che i miglioramenti del mezzo per quanto necessari non dispieghino tutta l'efficacia che dovrebbero visto che gli avversari sono e restano sempre un osso duro. Questo porta a parlare del comportamento dei veicoli nemici ovvero dell'aspetto di 4 X 4 E2 che suscita la maggiore perplessità.
Non solo gli altri mezzi cercano ogni modo, con spinte e tamponamenti, di farci finire fuori strada o sbagliare una curva, cosa anche normale in una rude gara in fuoristrada ma soprattutto non presentano il minimo segno di personalità o di reattività alle situazioni di gara. In ogni frangente il gruppo di avversari controllati dalla CPU si muove in un blocco unico, tanto compatto che diventa letteralmente impossibile inserirsi. Sembra di assistere ad una processione in cui ogni elemento estraneo non è il benvenuto. A questa difficoltà di trovare spazio si aggiunga che una volta guadagnata una buona posizione non si riesce a distanziare gli avversari.
Probabilmente l'intento è quello di garantire sempre una dura sfida ma questi recuperi miracolosi della CPU non sono nemmeno troppo veritieri. Parlando dei tracciati e delle scorciatoie bisogna dire poi che queste ultime portano spesso a perdersi se non sono state esplorate a fondo, per esempio nel Free Roam, mentre le piste presentano dei checkpoints troppo ravvicinati (tutti sulla strada principale) che costringono a lasciar perdere le vie alternative se non si vuole rimanere tagliati fuori. E, infine, il realismo subisce un duro colpo dalla mancanza di danni visibili sui veicoli.
Anche la grafica ha i suoi alti e bassi. Per quanto l'aspetto generale sia convincente alcune magagne saltano all'occhio. Capita di passare attraverso ostacoli che dovrebbero frenare la corsa mentre il paesaggio circostante sembra del tutto privo di vita: tanti edifici ma nessuna persona. Non solo poi i veicoli non presentano danni ma anche l'ambiente, salvo sporadiche eccezioni, non è modificabile dal passaggio dei veicoli.
Per concludere, le visuali, tre in tutto, funzionano bene anche se quella in terza persona inquadra un po' troppo spesso il terreno, quando si supera un dislivello, piuttosto che il percorso.
4 X 4 Evolution 2 insomma ha tanta carne al fuoco ma il risultato non è proprio soddisfacente.
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