4x4 Evolution

di Redazione Gamesurf
Nei mondo dei videogame ci sono tipologie di gioco che attraversano periodi di intensa produzione. Sicuramente in questo Duemila i videogiochi relativi alle simulazioni di guida stanno attraversando un periodo felice, tra i titoli che strizzano l'occhio alla Formula Uno e le altre categorie sportive minori c'è davvero l'imbarazzo della scelta. Nel campo delle simulazioni, quelle inerenti al fuoristrada, l'unico titolo degno di nota del passato è stato Monster Truck Madness edizione uno e due, a cui guarda caso lavorarono anche i programmatori della Terminal Reality. A distanza di circa due anni non ci sono stati altri prodotti degni di essere ricordati, senz'altro questo 4x4 Evolution lascerà un segno nella storia dei videogame, se non altro per il fatto di essere il primo prodotto che, in multiplayer, può essere giocato contemporaneamente da utenti PC, Macintosh e Sega Dreamcast. Il codice multigiocatore è stato sviluppato nientemeno che dallo staff di Gamespy, famosi per l'omonimo "software - browser" dedicato ai giochi in prima persona, sfruttando la tecnica del peer to peer (una vocina sicuramente familiare specie se associata alla parola Napster. NdA) che permette gli utenti di collegarsi direttamente tra i loro IP dopo essersi "incontrati" in un server comune, in questo caso gestito dalla Sega stessa

PRONTI, VIA... VERSO ORIZZONTI LONTANI
Il titolo oggetto della recensione attualmente conta solo un avversario nel mercato, ovvero "Insane" dei Codemasters, giunto oramai alla fase finale dello sviluppo. Entrambi usano la stessa tecnica nel gestire lo spazio virtuale offerto dalla mappa, rifacendosi a "Space Rock", famoso titolo da sala giochi negli anni '80, in cui si pilotava una piccola astronave nello spazio (non proprio infinito), dove una volta oltrepassato il limite visivo dello schermo, il nostro triangolino di pixel riappariva esattamente dalla parte opposta. Ora pensate allo stesso concetto, ma applicato a un ambiente virtuale di cento chilometri quadtati: otterrete una mappa infinita dove poter correre liberamente! Tutto questo vi farà dimenticare quel fastidiosissimo "muro invisibile" che confinava la libertà di movimento, un espediante purtroppo necessario nei titoli di vecchia generazione. Restando in tema di "ambiente", il paesaggio attorno alla pista è curatissimo e particolareggiato, mentre le aree esterne al tracciato sono pressoché spoglie e monotone. Le locazioni di gioco sono 16, tutte diverse tra loro e fortemente caratterizzate. Si va dall'immancabile deserto con tanto di base aerea militare, all'impianto di pozzi petroliferi, alla pista di motocross, all'area urbana con insidiosi cantieri. Parlando di insidie, in 4X4 Evolution ce ne sono davvero molte, non solo intese come curve strette, alberi lungo la strada o fossati da saltare, ma anche e soprattutto quali treni in movimento, ruspe che invadono la carreggiata e robusti carrelli elevatori che fanno il loro lavoro nel bel mezzo della competizione!

OGGI MI SENTO MOLTO DICK DASTARDLY!
La tipologia di gioco è la stessa del già citato Monster Truck Madness, ovvero "pronti? partenza... via!". Viene poi il momento in cui dovrete infilare con rigore matematico tutti i checkpoint, nell'ordine prestabilito e presentarvi per primi al traguardo. Durante le competizioni vi capiterà, magari dopo aver sudato sette camicie per superare tutti e guadagnare un certo distacco, che al punto di verifica successivo qualcuno vi preceda senza che abbiate notato un sorpasso nei vostri confronti... Non stupitevi: il fatto che la mappa sia infinita e si possa andare dove si vuole, consente, previa una buona conoscenza del territorio, di trovare una via più breve tra un checkpoint e l'altro, così da risparmiare tempo e percorso in maniera efficace (c'è da dire che non si è mai abbandonati a sè stessi perchè una grossa freccia dà costantemente l'indicazione sulla posizione del prossimo obiettivo): è un espediente che s'è già visto in ReVolt della Acclaim e nel recente Smuggler's Run