4x4 World Trophy
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L'ennesimo titolo di corse automobilistiche per Gameboy, 4x4 World Trophy, tenta di catapultare l'ignaro giocatore nel meraviglioso mondo delle competizioni per fuoristrada. Oddio, definire meraviglioso questo mondo forse è un po' azzardato, ed, in effetti, pochissimi giochi di questo tipo, per qualsiasi piattaforma, hanno saputo centrare il bersaglio ed offrire un divertimento pari alle aspettative. Sarebbe dunque una bella soddisfazione vedere finalmente questo tipo di giochi trionfare proprio dove non te lo aspetteresti, sulla piccola console portatile della Nintendo
Ma anche questa volta qualcosa è andato storto. Anche le premesse, in effetti, non erano entusiasmanti: 4x4 World Trophy è il titolo assegnato in Europa a quello che in America è conosciuto come Test Drive Off-Road tre. Questo nome ci ricollega subito alla non fortunatissima serie di giochi di corsa per PC dell'Infogrames, che puntualmente firma anche questo prodotto. Il Gameboy, sia normale sia color, non è certo rinomato per le sue potenzialità di grafica 3D, quindi l'impresa di convertire un gioco di questo tipo appariva ardua fin dal principio. La Xantera, che sì è occupata dello sviluppo di questo prodotto, aveva già creato il mediocre Test Drive 6 per Gameboy, ed ha scelto di utilizzare lo stesso motore grafico e le stesse soluzioni di gioco per questo titolo, semplicemente adattandole al mondo dei fuoristrada. Appena si accende la console con dentro il suo bravo giochino, ci si rende conto che le novità sono poche rispetto al titolo sopraccitato, e nemmeno di rilievo, anzi. Rispetto alla visuale leggermente isometrica di TD6 qui si è scelta una radicale vista a volo d'uccello. Graficamente, quello che differenzia maggiormente questo titolo, sono i blocchettoni pseudo 3d che compaiono spessissimo sul tracciato e che devono essere superati semplicemente accelerando. Le automobili a nostra disposizione sono tante e godono di una licenza ufficiale, ma purtroppo sono rappresentate graficamente nel gioco in maniera piuttosto povera, specie a livello delle animazioni. Vedrete uno sprite ruotare miseramente o saltellare, niente di più. Quindi della licenza sinceramente ce ne facciamo ben poco: a che serve avere di fronte una Subaru, quando in realtà vediamo una matassa di pixel che potrebbero benissimo essere un'Apecross? Tanto vale lasciare libero sfogo alla fantasia dei giocatori. Ma non è certo una rappresentazione grafica accurata che ci aspetteremmo dal Gameboy (anche se alcuni giochi sono riusciti nell'impresa), ma una cosa semplice semplice: tanto divertimento. E se prima le cose non erano rose e fiori, qui si fanno mestamente drammatiche. Il senso di velocità offerto dal videogame è paragonabile a quello che si prova guidando una macchinina radiocomandata con le pile scariche
Ma anche questa volta qualcosa è andato storto. Anche le premesse, in effetti, non erano entusiasmanti: 4x4 World Trophy è il titolo assegnato in Europa a quello che in America è conosciuto come Test Drive Off-Road tre. Questo nome ci ricollega subito alla non fortunatissima serie di giochi di corsa per PC dell'Infogrames, che puntualmente firma anche questo prodotto. Il Gameboy, sia normale sia color, non è certo rinomato per le sue potenzialità di grafica 3D, quindi l'impresa di convertire un gioco di questo tipo appariva ardua fin dal principio. La Xantera, che sì è occupata dello sviluppo di questo prodotto, aveva già creato il mediocre Test Drive 6 per Gameboy, ed ha scelto di utilizzare lo stesso motore grafico e le stesse soluzioni di gioco per questo titolo, semplicemente adattandole al mondo dei fuoristrada. Appena si accende la console con dentro il suo bravo giochino, ci si rende conto che le novità sono poche rispetto al titolo sopraccitato, e nemmeno di rilievo, anzi. Rispetto alla visuale leggermente isometrica di TD6 qui si è scelta una radicale vista a volo d'uccello. Graficamente, quello che differenzia maggiormente questo titolo, sono i blocchettoni pseudo 3d che compaiono spessissimo sul tracciato e che devono essere superati semplicemente accelerando. Le automobili a nostra disposizione sono tante e godono di una licenza ufficiale, ma purtroppo sono rappresentate graficamente nel gioco in maniera piuttosto povera, specie a livello delle animazioni. Vedrete uno sprite ruotare miseramente o saltellare, niente di più. Quindi della licenza sinceramente ce ne facciamo ben poco: a che serve avere di fronte una Subaru, quando in realtà vediamo una matassa di pixel che potrebbero benissimo essere un'Apecross? Tanto vale lasciare libero sfogo alla fantasia dei giocatori. Ma non è certo una rappresentazione grafica accurata che ci aspetteremmo dal Gameboy (anche se alcuni giochi sono riusciti nell'impresa), ma una cosa semplice semplice: tanto divertimento. E se prima le cose non erano rose e fiori, qui si fanno mestamente drammatiche. Il senso di velocità offerto dal videogame è paragonabile a quello che si prova guidando una macchinina radiocomandata con le pile scariche