Destroy all Humans un piacevole tuffo nel passato
Uscito per la prima volta sul mercato nel lontano 2005, Destroy all Humans si inquadra alla perfezione nel vasto repertorio di “avventure dinamiche” che popolavano il panorama videoludico di quel periodo. Lasciato da solo sul nostro pianeta, il piccolo (ma malefico) alieno Crypto è chiamato a mettere in atto tutta una serie di azioni necessarie per preparare al meglio l’invasione della terra da parte della sua specie originale.
Al di là delle dinamiche ludiche, il mood di Destroy All Humans pesca a piene mani dalla vastissima mitologia legata al mondo degli UFO e dei suoi occupanti interplanetari. Il gioco, che prende vita attorno agli anni ‘40 (periodo storico in cui gli ufologi posizionano il famoso incidente di Roswell) e presenta tutta una serie di stilemi e personaggi tipici dell’immensa bibliografia sull’argomento. Ci sono gli uomini in nero, gli uomini dell’esercito americano, sempre pronti ad accorrere in aiuto dei poveri abitanti coinvolti, e più in generale un Governo a stelle e strisce che sembra sempre operare nell’ombra, bramoso di catturare il nostro Crypto (questo il nome del nostro personaggio) per impossessarsi delle sue tecnologie.
Dal canto suo Crypto dovrà portare a termine tutta una serie di missioni molto variegate per porre le basi della successiva invasione. Dovrà, per esempio, modificare le trasmissioni televisive per diffondere pericolose onde elettromagnetiche che consentiranno una facile manipolazione mentale, oppure mimetizzarsi con gli abitanti dei paesi visitati (di solito periferiche zone rurali), per comprendere la semplice mentalità terrestre. Dalla sua Crypto potrà disporre di armamenti e tecnologie ben superiori a quelli disponibili ai nostri avversari, che però possono intervenire in numero sicuramente superiore al nostro. Ed è proprio questo equilibrio così ben studiato a rappresentare il punto vincente del prodotto.
Assieme a questo fa piacere sottolineare anche la natura molto variegata delle missioni, che spaziano da vere e proprie azioni di forza ad altre dove invece dovremo cercare di passare inosservati, prendendo il controllo mentale e le fattezze dei tanti terrestri che ci ritroveremo accanto durante la nostra permanenza sulla terra. Potremo anche disporre di un vero e proprio disco volante, che funzionerà come hub per le missioni e per upgradare armi e poteri del nostro personaggio, grazie al DNA che Crypto potrà raccogliere dalle sue vittime.
Graficamente il gioco riproduce alla perfezione i vecchi B-Movies della fantascienza hollywoodiana degli anni ‘40, musiche comprese e la fase di rimasterizzazione del prodotto ha portato notevoli vantaggi alla cosmesi del gioco, senza comunque stravolgerlo dalle fondamenta. I comandi di Crypto sono numerosi ma ben mappati sul joypad Xbox e movimenti e comandi di gioco sono sempre molto precisi e reattivi.
Versione Testata: Xbox One
Voto
Redazione