La Formula 1 di Codemasters entra nel 2022
La F1 riparte tra assenze e new entry
Il campionato di Formula 1 2022 è ormai nel vivo, con gli appassionati italiani (e non solo) in bilico tra la gioia per i primi risultati della Ferrari e la rabbia per qualche eccessivo intoppo nella ricerca di un mondiale che manca davvero da troppo tempo alla casa di Maranello che dal 2007 non porta a casa un pilota campione del mondo e dal 2008 non si impone nel campionato costruttori. Ecco dunque arrivare a corredo l'appuntamento annuale con la versione videoludica del mondiale con alle redini Codemasters, ormai veterana di questo marchio e una sicurezza per quanto riguarda la qualità.
Dopo l'ottimo esordio su nuova generazione della scorso anno, ecco una nuova sfida da affrontare, non tanto dal punto di vista tecnico, visto che il gioco rimane cross gen, con le edizioni per Xbox One e PlayStation 4 aggiornabili gratuitamente a quelle dedicate alle sorelle maggiori. La sfida, infatti, era quella di riuscire a riportare a schermo le nuove regole che hanno stravolto il circus e costretto le scuderie a rivedere le proprie monoposto fin dalla fase della progettazione. Allo stesso modo Codemasters ha dovuto studiare tutto il materiale a propria disposizione per non deludere le aspettative, ed eccoci qui con a disposizione tutte le novità tecniche delle monoposto.
Partiamo, però, da quella che secondo noi è la maggior nota dolente del gioco, cioè l'assenza della stupenda modalità Breaking Point che lo scorso anno ha conquistato i favori di pubblico e critica. Il team di sviluppo ha infatti annunciato che vede lo sviluppo di una modalità con trama come un elemento a cadenza biennale e che quindi potremo rivedere solo il prossimo anno. Che si voglia accettare la spiegazione data o no, rimane il fatto che F1 22 rimane orfano del fattore che era riuscito a svecchiarne l'immagine e a renderlo una rarità nel campo dei racing game: un vero peccato! L'offerta ludica rimane comunque ampia, sebbene abbastanza classica, dove le aggiunte più innovative sono la F1 Life e le Supercar che, in effetti, vivono in simbiosi. F1 Life è un hub personale che rappresenta la casa virtuale di ogni singolo giocatore. Qui potremo dedicarci alla decorazione della casa tra mobili e simili e al vestiario del protagonista, grazie a un negozio in cui comprare abiti di diverse marche spendendo la valuta guadagnata giocando o acquistandone sui vari store.
La vita del pilota dentro e fuori la pista
Potremo conquistare anche dei token che ci permetteranno di diventare possessori di alcune supercar, in modo da avvicinare il nostro stile di vita in game a quello dei piloti più famosi. Oltre ad esporle potremo anche guidarle, così da arricchire l'esperienza di gioco con vetture ben diverse da quelle da Formula 1. Portare in pista queste auto da sogno (una decina), magari affrontando apposite sfide, si limita ad essere un buon modo per cambiare prospettiva tra un gran premio e l'altro e non preoccupatevi: anche se siete sotto contratto con la McLaren nessuno vi dirà qualcosa se in garage avrete una fiammante Ferrari Roma. Se le Supercar non entusiasmano ma nemmeno deludono, attualmente l'idea di F1 Live appare estremamente accessoria e la possibilità di mostrare il proprio appartamento da sogno e di visitare quello degli altri giocatori per vederne trofei, abbigliamento o vetture, non ha mosso il nostro interesse, sempre che dopo l'uscita nei negozi Codemasters non trovi il modo per arricchirla.
Tornando al gioco in singolo, come sempre la parte principale è rappresentata dalla carriera che ancora una volta potremo affrontare da piloti o aggiungendovi quello di proprietario del team, andando a ricoprire un doppio ruolo come fece, ad esempio Jack Brabham nel 1962. Inutile dire che unendo le due figure dovremo occuparci di elementi manageriali tenendo d'occhio anche la parte economica e la gestione dello staff, creando da zero la nostra scuderia e seguendola in ogni elemento. In veste di semplici piloti, invece, ci limiteremo a guidare al meglio e a dare indicazioni per lo sviluppo delle varie componenti. Le due formule sono molto simili al passato, ma si è lavorato per arricchirle ulteriormente per quanto riguarda i particolari e tutto quello che gira intorno al mondo della F1, come ad esempio il rapporto con la stampa, la gestione dei pit stop e la festa sul podio.
Potrete, come sempre, creare campionati a vostro piacimento, correre weekend di gara o cercare giri veloci. Tutte queste modalità saranno affrontabili sia con le attuali vetture di F1 che con quelle di F 2 dello scorso anno, in attesa di un aggiornamento che le aggiornerà a quelle odierne. Nutrita anche l'offerta in multiplayer a partire dalla possibilità di giocare a due (in cooperativa o competitiva) la stessa carriera, senza contare che potrete dare vita a sfide rapide in split screen, anche se il grosso offerta è tramite internet, con gare con utenti di tutto il mondo e sfide cross platform che saranno sbloccate nei prossimi mesi. Interessantissimo il supporto promesso d Codemasters che di settimana in settimana rilascerà eventi dedicati alle gare del mondiale che si svolgeranno nella realtà, unite a un costante rilascio di aggiornamenti che renderanno i piloti in game più coerenti ai risultati che avranno durante la stagione.
Le migliorie tecniche ci sono, ma non si discostano troppo dallo standard dello scorso episodio che, comunque, rimane un ottimo livello. Anche quest'anno potremo decidere se puntare su una grafica a 4k con un frame rate sino a un massimo di 60 FPS o se rinunciare a un po' di risoluzione per avere 60 FPS costanti. Su PS5 (edizione da noi testata) e Xbox Series X/S il titolo non delude, ma siamo sempre più curiosi di vedere cosa potrà fare Codemasters quando potrà lavorare ad una unica generazione. Sono stati i circuiti a ricevere aggiornamenti più o meno importanti, tra cui spicca l'inserimento della nuova location americana a Miami che è stata resa nel migliore del modi.
Le vetture, più che una rivisitazione grafica, hanno goduto di un lavoro dedicato al modello di guida che come detto inizialmente, parte dalle nuove regole del campionato e da monoposto che risultano rivoluzionate rispetto al passato. Si sente immediatamente quanto le macchine siano più pesanti e questo vada a chiare il rapporto con lo spazio di frenata e la manovrabilità. Il pericolo era che gli sviluppatori si limitassero ad aggiungere i nuovi dati al modello precedente, ma è chiaro che invece abbiano deciso di lavorare a un livello più profondo. La fisica risulta ben studiata e il comportamento delle vetture, per quanto nessuno di noi giocatori sia probabilmente mai salito su una F1, risulta molto convincente rispetto a quanto visto in TV e alle sensazioni che i vari piloti ufficiali ci hanno raccontato di stare vivendo quest'anno. Naturalmente potrete scegliere di attivare o disattivare tantissimi aiuti alla guida, sapendo che Codemasters ha lavorato per rendere il gioco estremamente fruibile da chiunque. Oggi più che ma, F1 può essere giocato senza alcun problema da qualsiasi neofita, ma una volta scelte impostazioni "pro" avrete davanti una sfida estremamente complicata e vivrete una vera e propria battaglia con ogni singolo cavallo della vostra monoposto a ogni metro del circuito. Inutile dire che vincere questo scontro è estremamente soddisfacente.
Giocando su PlayStation 5 avrete il plus dei grilletti adattivi, ma con gli aiuti settati al massimo non vi renderete quasi conto della loro presenza. Iniziando a disattivarli la musica cambia e godrete di una resa stupenda delle peculiarità del Dualsense, tra frenate con blocco delle gomme, curve con sovrasterzo da domare e una ottima resa delle zone di bassa aderenza come cordoli o fuoripista. I trigger si bloccano, perdono resistenza, sobbalzano e via dicendo in base alla situazione, per la gioia di noi piloti virtuali.
Complimenti a Codemasters che rispetto allo scorso anno ha lavorato ancora meglio: il livello di utilizzo dei grilletti adattivi raggiunge senza alcun problema quello visto nella saga di MotoGP che, per noi, è il termine di paragone sino a oggi. Intorno a tutto questo girano altre discrete migliorie come ad esempio, il meteo dinamico, ancora più realistico rispetto al passato. Il quadro generale è quindi quello di un gran bel gioco di guida che saprà sicuramente appassionare gli amanti alla formula 1, sia che siano gamer neofiti sia esperti, portando con sé una fisica e un set di contenuti interessanti, ma perde la freschezza dello scorso episodio con la mancanza di Breaking Point e l'inserimento di F1 Live che, attualmente, pare un enorme punto interrogativo.