Recensione Greedfall Gold: "Portar nel nuovo mondo cerveza y latifondo", diceva il Bardo Magno
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"Portar nel nuovo mondo cerveza y latifondo", diceva il Bardo Magno
Of Orcs and Men, Bound by Flame e The Technomamcer. Cosa hanno in comune questi videogame? Sono tutti RPG sviluppati dal team francese Spiders e hanno portato sulle nostre macchine da gioco un mix di ottime idee e svariati problemi di realizzazione che hanno vanificato quanto di buono era uscito dalle meningi del "ragni" di oltralpe. Sin dai primi trailer di GreedFall, era abbastanza chiaro che la vena artistica non era esaurita e che c'erano tutti i presupposti per un titolo finalmente più maturo. Arrivato su PC, PlayStation 4 e Xbox One, GreedFall ci trasporta in un universo immediatamente capace di affascinare, in bilico tra epoca coloniale e elementi fantasy, andando a esplorare una ambientazione decisamente poco sfruttata. Saremo nei panni di De Sardet, protagonista (maschio o femmina che sia) di buona famiglia incaricato di diventare legato di New Serene, in aiuto al nuovo governatore della città, nonché nostro cugino Costantin, ancora poco abile con la politica ma davvero un fenomeno nella sacra arte di mettersi nei guai. La madrepatria è messa in ginocchio dalla Malicore, una malattia di cui non si conosce la cura e il nostro compito, oltre a tirare le fila delle varie fazioni di New Serene, è anche quello di esplorare la selvaggia isola di Teer Fradee, in cui si trova la nostra nuova città, alla ricerca di una fantomatica cura.
Il tutto viene inserito in un gameplay GDR-action con una trama principale da seguire e molteplici quest secondarie ad arricchire il piatto, con una fase esplorativa simil free roaming e combattimenti action con tanto di pausa tattica per studiare al meglio le mosse da fare per avere la meglio dei nostri avversari. La parte ruolistica è davvero interessante in ogni suo elemento, a partire dalla gestione del protagonista e del suo variegato party. Potremo modellare a nostro piacimento la crescita e le qualità di De Sardet, tra combattimenti all’arma bianca, armi da fuoco e magie, più un gran numero di talenti come alchimia, carisma e via dicendo. Salendo di livello, con una classica progressione derivata dall’accumulo di punti esperienza, daremo vita alla nostra personale idea di eroe. Un interessante sistema di crafting, tantissimi oggetti da utilizzare, armi leggere, pesanti, armature e via dicendo. Insomma, siamo davanti a quello che dovrebbe portare con sé ogni gioco di ruolo che si rispetti.
Non mancano poi linee e linee di testi a schermo (in italiano, mentre le voci non sono state tradotte) che vanno a formare un mondo “vivo” con un ottimo background, dove fazioni e personaggi creano una fitta rete di situazioni e situazioni con cui andremo a rapportarci, avendo occasione di decidere con chi parteggiare, sempre ricordando che la stabilità politica di Nuova Serene è la strada più gradita dalla nostra confraternita. Il tutto è davvero soddisfacente, sebbene in fase di regia si siano lasciate alcune situazioni un po’ in sospeso, perdendo la possibilità di creare un universo ancora più completo. In tutto questo non ci si deve dimenticare dei nostri compagni, un interessante gruppo di personaggi ognuno con la propria storia e le proprie idee. Dovremo decidere chi portare con noi, tenendo presente che ognuno di loro avrà specifiche reazioni in base alla fazione con cui andremo a rapportarci. Con tutti loro avremo la possibilità di intavolare discussioni e dialoghi estremamente interessanti per il background, per la gioia dei giocatori di ruolo. Aggiungete a questo il fatto che le quest potranno quasi sempre essere portate a termine con varie modalità (astuzia, forza, approccio stealth, diplomazia e via dicendo) e avrete un quadro completo del perché GreedFall non debba assolutamente passare inosservato.
Qualsiasi avventura è più bella in 4k
Queste erano le premesse nel 2019 e tali rimangono per la nuova edizione Gold che va a aggiungere importanti novità e a proporci le avventure di De Sardet con un sostanzioso upgrade next gen. Se siete in possesso della precedente edizione, troverete un download gratuito, mentre se non avete mai giocato a GreedFall, potrete comprarlo in questa nuova veste ad un prezzo decisamente interessante, cioè circa 40 euro. Le aggiunte sono sia tecniche che contenutistiche e che si sia fatto un gran lavoro dal punto di vista grafico, lo si nota subito. Le animazioni rimangono legnose, ma tutto brilla di nuova luce (e di nuove ombre) e maggior dettaglio. Potrete decidere se giocare con due modalità, una che privilegia la bellezza grafica e una che offre 60 fps stabili. A voi la scelta, da una parte godrete di pregevoli scorci, dall’altra di una fluidità più che gradevole. Certo si deve tenere da conto che la versione originale aveva comunque un impianto visivo non di primissimo ordine, tra animazioni rivedibili e qualità altalenante, nonostante la direzione artistica si sa sempre mantenuta su ottimi livelli. Insomma, tecnicamente passi avanti, ma tenendo conto di una base di partenza non certo inattaccabile.
Dal punto di vista contenutistico, la edizione Gold porta anche il DLC The De Vespe Cospiracy e il gioco ci ricorda sin da subito che dovremo arrivare a circa metà della trama principale per potervi avere accesso. Avremo occasione di esplorare una nuova zona del Teer Fradee, ma nulla che possa portare vera e propria carne al fuoco al prodotto originale. Qualche oretta in più di gioco, da aggiungere alle cinquanta circa che vi serviranno per arrivare in fondo alla storia di GreedFall. Avremmo gradito qualche novità dal punto di vista della personalizzazione dei comandi, visto che alcuni rimangono abbastanza scomodi, come quello legato all’arma da fuoco. Perché, appunto, GreedFall è davvero un buon titolo, ma pecca su alcuni elementi che, se sviluppati con maggiore attenzione, avrebbero potuto renderlo ancora migliore. Abbiamo già parlato di un impatto grafico non proprio all’ultimo grido e bisogna aggiungere un sostanziale disequilibrio in combattimento tra uso di magie e armi classiche: fare il mago si è rivelato abbastanza complicato, mentre un buon colpo di pistola ci ha spesso tolto le castagne dal fuoco.
Poca varietà di avversari (ma alcuni davvero ispirati), trama che su alcuni temi poteva essere approfondita e sfruttata meglio, ma comunque un titolo che ci sentiamo di consigliare a tutti gli amanti dei giochi di ruolo, soprattutto se si sono persi la prima uscita del titolo del team Spiders. Insomma diverse ingenuità, ma tante buone idee finalmente portate sui nostri schermi in maniera godibile, tanto che GreedFall va a porsi come gioco da tenere ampiamente in considerazione anche perché ad oggi non sono in tanti a rischiare la strada dello sviluppo di un GDR di queste dimensioni e gli sviluppatori francesi hanno davvero fatto il massimo che potevano. Aspettiamo il loro prossimo lavoro (SteelRising, non vediamo l’ora), augurandoci un maggior budget, ma nel mentre non neghiamoci una piacevole avventura a Teer Fradee!