Recensione Observer Redux
Di Bloober Team ne abbiamo parlato piuttosto recentemente per via del loro ultimo lavoro uscito, all’inizio di quest’anno, su Xbox e PC. Accolto in maniera tutto sommato positiva, The Medium non è l’opera più conosciuta del team polacco, che già tre anni fa si era fatto conoscere al grande pubblico con Observer.
Proprio in questo periodo i giocatori PS5 e Series X, potranno tornare nella Cracovia del 2084, impersonando nuovamente il Detective Daniel Lazarski (interpretato dal compianto Rutger Hauer) alla ricerca del figlio scomparso. Una storia che, a distanza di qualche anno, risulta ancora freschissima e allegoricamente perfetta, a partire da quel 2084 che non ha caso a rimandi a 1984 di George Orwell.
Il nostro protagonista è infatti un poliziotto potenziato da innesti cybernetici che gli permettono non solo di analizzare le scene del crimine con particolari visori, ma anche e soprattutto di invadere la mente altrui, materializzando i lori pensieri. Sfruttando questo espediente, il team di sviluppo racconta una storia dai connotati horror-cyberpunk che riesce a rapire il giocatore grazie alle sue tinte oscure,corrotte e “sporche”.Toni cupi che si mescolano a neon e visioni al limite della più cupa immaginazione. Observer,nonostante qualche calo di ritmo qua e là - in particolare quando ci troviamo all’interno della mente delle altre persone - è una storia tanto disturbante quanto affascinante, che vi porta “dentro” e non vi molla fino alla risoluzione del caso. Storia che viene anche arricchita da una serie di missioni secondarie valide e in grado di allargare lo spettro narrativo dell’esperienza, arricchendola di dettagli validi e utili.
Parte del successo è anche da attribuire ad un comparto visivo assolutamente azzeccato, che unisce alcuni dei più classici elementi della scena cyberpunk mescolandi a visioni cyber-mistiche degne del genere horror. Una commistione visiva cupa e funzionale, che grazie anche all’upgrade tecnico di questa versione per PS5 e Series X, vive di una luce tutta nuova. Il team ha infatti rielaborato tutti i modelli poligonali dei personaggi presenti nel gioco, ora più ricchi di poligoni e dettagli; a questo si aggiunge un reskin convincenti delle superfici e un’illuminazione completamente rivista che gode anche del supporto del Ray Tracing.
Lato gameplay, per chi non lo conoscesse, Observer è un’avventura in prima persona. Oltre ai sogni che spesso e volentieri vengono costruiti come delle specie di puzzle ambientali da risolvere, molto importanti sono le sezioni in cui la visione biologica e quella tecnologica ci permettono di proseguire la nostra avventura. La prima evidenzia tracce di sangue, liquidi e tutto quello che può essere organico, mentre la seconda fonti di calore, collegamenti elettrici e molto altro. Sfruttando queste particolarità investigative il giocatore dovrà esplorare, dialogare con i PNG presenti nella palazzina in cui è stato visto per l’ultima volta il figlio del protagonista venendo così a capo di una storia che, lo ribadiamo, è ben raccontata e gode di un finale più che convincente.
Insomma, questo Observer System Redux si allontana dai classici “compitini” che spesso accompagnano questo tipo di operazioni, dimostrando al contrario quanto il team di sviluppo sia realmente affezionato alla sua opera. Non va poi dimenticato - per quanto riguarda la versione PS5 - il pieno supporto al Dual Sense della console di Sony, un’aggiunta tutt’altro che velleitaria, ma in grado di rendere ancora più intensi e sentiti alcuni passaggi del gioco. Se non avete mai incrociato Observer sulla vostra strada, questo è un buonissimo momento per recuperarlo, godendovi il suo gameplay e la sua storia al massimo splendore possibile.
Versione Testata: Xbox Series X
Voto
Redazione