I Pikmin compaiono su Nintendo Switch!

Pikmin non è mai stata una serie di gran successo, bisogna essere onesti. Una sorte strana per quella che è indubbiamente una delle creature preferite dal maestro Miyamoto. A distanza di 7 anni dalla sua uscita su Wii U, Pikmin 3 si ripresenta in grande spolvero su Switch in una edizione Deluxe che segue molto da vicino la scia di altri titoli che hanno fatto il balzo dalla precedente console Nintendo, sull’attuale ammiraglia. 

Pikmin 3 era un gioco estremamente divertente e profondo, uno strategico in tempo reale che mescolava temi ecologici e sul ciclo della vita (in maniera piuttosto blanda e accessibile, nel pieno dello stile Nintendo) ad un gameplay decisamente convincente, arricchito e impreziosito nei dettagli rispetto ai due capitoli precedenti usciti su Game Cube. 

Nei panni di tre intrepidi astronauti di nome Alph, Brittany e Charlie, i giocatori si trovano ad esplorare il pianeta PNF-404, ultima speranza per la loro razza afflitta da una forte carestia. Nel corso della loro avventura si troveranno anche impegnati nel salvataggio del ben più famoso capitano Olimar e del compagno pasticcione Louie. Non ci addentriamo ulteriormente nella componente narrativa, dando così la possibilità, qualora fosse la prima volta che mettete le vostri mani sul gioco, di scoprire da voi la narrazione.  

Strategia, pianificazione e multitasking. Questi sono i requisiti fondamentali per affrontare al meglio un’esperienza con Pikmin 3. Questi simpatici esseri possono essere interamente gestiti dagli astronauti attraverso l’uso di un fischietto. Sono di diversi colori e con differenti caratteristiche: i rossi resistono al fuoco e solo abili in combattimento, i gialli saltano in alto e resistono all’elettricità, i grigi spaccano il vetro e sono piuttosto robusti, i blu possono andare sott’acqua e i viola sono gli unici in grado di volare. La combinazione di questi poteri vi porterà a risolvere una serie di enigmi giorno per giorno, con lo scopo di portare avanti gli obiettivi della storia e allo stesso tempo di trovare cibo che vi permettere di sopravvivere sul pianeta cibandosi. L’idea che ogni giornata è sempre definita da un tempo massimo (la notte si vola via dal pianeta per via delle creature che mangiano i pikmin) richiede un’attenta pianificazione, uno studio del territorio e soprattutto degli eventuali pericoli da affrontare. Fortunatamente, la presenza di tre astronauti permette di operare quasi in tempo reale su tre differenti punti della mappa, accorciando i tempo di lavoro. Inoltre, tra boss fight ed enigmi ambientali,  ancor più spesso vi verrà richiesto di far lavorare in sinergia gli astronauti tra di loro. 

Come dicevamo poche righe sopra, il gioco già su Wii U offriva un gameplay in grado di sfruttare pienamente le possibilità del doppio schermo della console. In questa edizione molte cose sono state sacrificate (non ci sarà, per ovvi motivi, il doppio schermo a disposizione del giocatore) ma tante altre sono state adattate a Switch. A funzionare in maniera decisamente efficace è sicuramente il nuovo sistema di lock, che permette di passare agilmente da un obiettivo all’altro verso cui direzionare i nostri Pikmin. Inoltre, per mantenere fede alla filosofia di Switch, è stato introdotta la possibilità di giocare in due contemporaneamente sulla stessa console, e possiamo dire che il risultato è davvero ottimo.

In termini puramente contenutistici lo sforzo fatto non è però completamente soddisfacente. Oltre alla storia principale, sono state aggiunte delle piccole sfide collegate da un sottile filone narrativo in cui si potranno utilizzare Olimar e Louie. Si tratta di sfide a tempo in cui dovremo cercare di performare nel miglior modo possibile per ottenere un buon punteggio. Un aggiunta divertente, ma che non sposta in maniera significativa l’offerta del gioco. 

Sotto l’aspetto tecnico il gioco è ancora oggi molto bello da vedere e sia un versione mobile che docked, Pikmin 3 offre un impatto visivo appagante e piacevole. Così come apprezzabile è ancora il comparto sonoro nella sua semplicità